“Sono un imprenditore che opera prevalentemente nel settore nautico da oltre trent’anni, ho scelto Viareggio come mia città, non ci sono capitato per caso e amo questa terra con tutte le sue contraddizioni. Purtroppo ho visto negli anni la città decadere sempre più in ogni suo aspetto e questo nell’indifferenza di molti e principalmente di chi doveva governarla”. La riflessione, che pubblichiamo integralmente, è di Pasquale Sgrò: “In questi giorni ho sentito e letto di diversi candidati a sindaco, non ho sentito progetti se non le solite vecchie cose ed è stato spontaneo confrontarmi con amici e imprenditori cosa ne pensassero, la domanda univoca è stata: “Viareggio può giocarsi il futuro a dadi?” e la risposta è stata altrettanto chiara: No, non è più tempo di scommesse. La situazione è talmente grave nella nostra città che a questo punto servono certezze. Certezze di buon governo, di esperienza, di legalità e di buon senso. Certezze di massima unità politica, civile, sociale, per poter affrontare la difficilissima fase del dissesto, del ripianamento dei debiti, del riavvio della vita cittadina per uscire prima possibile dall’emergenza e rilanciare l’economia. Come cittadini e come imprenditori non possiamo continuare ad assistere al declino della città e di conseguenza al declino dei mercati e delle aziende con conseguenti negative ricadute sul lavoro e sulla società tutta. E’ questa assoluta necessità che mi spinge, anche a nome di altri amici imprenditori, ad accogliere e rilanciare la proposta fatta nei giorni scorsi di una candidatura a sindaco di Viareggio di Giorgio Del Ghingaro. L’ex sindaco di Capannori è a nostro avviso il nome giusto per affrontare le grandi sfide che la città ha di fronte. Del Ghingaro vanta dieci anni di esperienza come amministratore. E che esperienza: ha trovato il Comune di Capannori sull’orlo del dissesto e lo ha trasformato in un comune modello portato ad esempio in tutto il mondo (fino in Giappone!) e premiato in numerose sedi dalle istituzioni europee. Modello sul fronte del Bilancio (riuscendo addirittura a coinvolgere i cittadini negli investimenti con una procedura di partecipazione essa stessa presa ad esempio da molti). Modello per lo smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata che da spesa colossale è stato trasformato in un vero e proprio business per la popolazione e per il Comune attraverso il raggiungimento dell’obiettivo cosiddetto “rifiuti zero”. Modello per la gestione dei servizi sociali, dell’integrazione, della difesa dell’occupazione, delle imprese e del territorio. Tutti problemi che invece gravano su Viareggio come macigni e che da anni attendono qualcuno che li affronti. E allora chi meglio di Giorgio Del Ghingaro – che ha dalla sua anche una professionalità e una competenza specifiche proprio nel settore dei bilanci e della contabilità oltre che nei servizi al mondo del lavoro – potrebbe affrontare queste sfide con il ‘mestiere’, la capacità, le conoscenze e la grande energia che tutti gli riconoscono? La sua candidatura potrebbe finalmente unire e non dividere, raccogliere consensi trasversali, anche questi assolutamente necessari per costituire un’alleanza vasta e alta delle forze migliori della città. Un’alleanza di partiti e movimenti, liste civiche e associazioni, di persone serie e determinate a ridare una speranza alla nostra città. Noi auspichiamo che per una volta prevalga la saggezza e si mettano da parte faziosità e beghe di bottega, con un unico obiettivo: farsi carico responsabilmente del futuro di Viareggio in una sintesi nuova e diversa che Giorgio Del Ghingaro ben può rappresentare e guidare”.
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