Tagli al sostegno per gli alunni disabili. Insorge l’Istituto Comprensivo “Carlo Piaggia” di Capannori, da oltre 30 anni un’eccellenza del campo dell’insegnamento e inserimento dei ragazzi portatori di handicap. Organico dimezzato, mentre aumenta il rapporto tra alunni disabili e insegnanti, ore in deroga non concesse, diminuzione del personale Ata.
Insomma, impossibile garantire il giusto supporto agli alunni disabili. La scuola chiede aiuto e le istituzioni rispondono: i Comune di Capannori e Porcari promettono di farsi portavoce delle richieste, mentre Massimo Toschi, consulente per la cooperazione e le relazioni internazionali per la Regione Toscana, dice: «Organizzare proprio qui a Capannori un convegno su questi problemi». Ma intanto l’emergenza rimane.
«Con questa conferenza stampa intendiamo valorizzare il lavoro fatto dall’Istituto Comprensivo “Carlo Piaggia”, un’eccellenza del nostro territorio nel campo dell’inserimento degli alunni disabili. Un’eccellenza che rischia di essere messa in ginocchio a causa dei tagli drastici operati dal Ministero dell’Istruzione, che hanno ridotto a metà le ore di sostegno. Vogliamo e dobbiamo dare voce a questa situazione». Così ha esordito l’assessore alla scuola del Comune di Capannori Leana Quilici, prima di lasciare la parola alla dirigente scolastica Tina Centoni, che ha snocciolato numeri e contenuti, spiegato come e dove i tagli stiano penalizzando i ragazzi portatori di handicap.
«Da sempre la nostra scuola lavora per portare avanti il progetto di integrazione che ci ha fatto conoscere non solo nel Comune di Capannori, ma in tutta la Piana e fino nella Mediavale. Ma portare avanti portare avanti questo progetto comporta uno sforzo grandissimo – ha spiegato Centoni – I tagli, poi, hanno avuto una ricaduta dirompente sulle nostre attività. Il supporto che arriviamo a provvedere non è sufficiente. Quando gli insegnanti vengo a mancare, i ragazzi sono inseriti nelle classi, che però, a loro volta, sono molto numerose sempre a causa dei tagli imposti dalla finanziaria. Ci sono poi i laboratori e le attività trasversali, ma questi dovrebbero essere frequentati a seconda delle esigenze e delle patologie, ma spesso neanche questo è possibile. Per non parlare della necessità della stabilità di rapporto che certe disabilità richiedono. Riusciamo a tamponare solo grazie alla grande disponibilità degli insegnanti». Insomma, una situazione al limite della sostenibilità. Di certo, il diritto allo studio non è assicurato.
«La situazione è complicata dal fatto che gli alunni disabili sono aumentati del 10 per cento negli ultimi due anni – ha aggiungo l’assessore alle politiche sociali del Comune di Porcari Fabrizia Rimanti – Dunque, mentre il bisogno di assistenza aumenta, le risorse diminuiscono. Allo stesso tempo diminuiscono le risorse destinate agli enti locali, che così non hanno la possibilità di aiutare le scuole. È arrivato il momento di spezzare questo circolo vizioso».
«La Costituzione parla chiaramente di “diritti dei minorati” e il Ministro Gelmini non può passare sopra alla Costituzione – ha sottolineato Massimo Toschi – Le risorse devono essere reperite, come ha sentenziato la Corte Costituzionale, o la scuola rischia di diventare niente altro che un deposito per disabili. Fanno bene le scuole a gridare allo scandalo e fanno bene le amministrazioni locali a supportarle. Mi auguro che il Comune di Capannori si faccia promotore di un convegno nel quale affrontare questi temi che coinvolga tutti i sindaci e la Regione. Lo stato sociale non può e non deve morire».