Non amo l’indecisione

Non amo l’indecisione

Non amo l’indecisione.

Penso che bisogna ragionare, discutere, confrontarsi, ascoltare, magari anche litigare, ma alla fine chi è a capo di una qualsiasi amministrazione pubblica si deve assumere la responsabilità di decidere.

Sennò che ci sta a fare nel posto dove i cittadini, votandolo, lo hanno messo? È chiaro che decidendo accontenti e scontenti nello stesso momento, è chiaro che ti schieri da una parte o dall’altra, ma se non lo fai e stai a galleggiare vai dove ti porta il vento e non dove tu ritieni opportuno andare.

A me piacciono i leader che scelgono la strada e poi la percorrono decisi.

Fino al traguardo.

Vorrei che la partecipazione fosse anche un pezzetto di pacificazione. La politica si fa così

Vorrei che la partecipazione fosse anche un pezzetto di pacificazione. La politica si fa così

Spero che la partecipazione costituisca anche un elemento di pacificazione.

Insisto molto sui percorsi di coinvolgimento perché così si parla, ci si confronta, si scambiano idee e magari si superano le piccole e grandi questioni personali che negli anni si sono sedimentate, si sono moltiplicate, in un “tutti contro tutti” che certamente non ha giovato e non giova alla città.

So che il compito é arduo, ma prima di risolvere le tante situazioni delicate del comune, ci dovremo sforzare di far riparlare i troppi che non si parlano, di far incrociare i tanti che non riescono a guardarsi negli occhi, di creare luoghi di incontro e non di scontro.

So che posso apparire quasi blasfemo a dire queste cose, in una realtá politica come quella di viareggio, dove le beghe, negli anni, sono assurte a complicazioni irreversibili tra le persone, ma io ci provo.
 Per questo il mio comitato è aperto a tutti, ma proprio tutti e vi confesso che ogni tanto intercetto qualche sguardo torvo di qualcuno rivolto a qualcun altro, ma intanto, penso, si guardano, che è giá qualcosa…

Io insisto, perché so che serve alla città, per ridarle dignitá e consapevolezza nei propri mezzi, so che per far questo serve l’aiuto di tutti, rimanendo fermo il concetto che nessuno puó sfuggire di fronte alle proprie passate e presenti responsabilità. Io vado avanti e lascio la porta aperta.

Vorrei che la partecipazione fosse anche un pezzetto di pacificazione.

La politica si fa anche così.

Sinistra per Capannori “Una politica per contrastare la crisi e tutelare l’ambiente”

 Inaugurata la sede, la sinistra presenta i punti programmatici. I giovani che vivono di contratti a progetto, i lavoratori in posizione occupazionale debole, le persone che a stento sbarcano il lunario, e le famiglie che faticano a pagare le bollette: questi i protagonisti del programma elettorale di “Sinistra per Capannori”. La nuova lista – nata dall’unione di Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica e Impegno per Capannori – si fa portatrice, per le amministrative del 6 e 7 giugno, di una politica territoriale all’insegna della sicurezza ambientale, sociale ed economica. (altro…)

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