Inaugurata la sede, la sinistra presenta i punti programmatici. I giovani che vivono di contratti a progetto, i lavoratori in posizione occupazionale debole, le persone che a stento sbarcano il lunario, e le famiglie che faticano a pagare le bollette: questi i protagonisti del programma elettorale di “Sinistra per Capannori”. La nuova lista – nata dall’unione di Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica e Impegno per Capannori – si fa portatrice, per le amministrative del 6 e 7 giugno, di una politica territoriale all’insegna della sicurezza ambientale, sociale ed economica. Perché la sfera dei diritti sia estesa. Perché si intervenga sulla crisi economica in corso puntando sulla filiera corta e altre iniziative locali di sostegno alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini. E ancora, perché sia realizzato un bilancio partecipativo, un bilancio di genere e sia previsto un consigliere aggiunto per i residenti stranieri. Leana Quilici, Ylenia Da Valle, Alessio Cecchini per Impegno per Capannori, Eugenio Baronti e Giovanni Corazzi per Rifondazione Comunista, Giuseppe Bertolucci per il Pdci e Alberto Pellicci per Sinistra Democratica dicono di non voler ignorare quanto sta accadendo a livello globale, nazionale e locale, e si fanno promotori di una politica del fare. Sinistra per Capannori, quindi, si presenterà alle elezioni sostenendo la candidatura di Giorgio Del Ghingaro, presente all’inaugurazione della sede in via dei Colombini, per dar voce a tutti quelle persone che, per la condizione di precarietà in cui vivono, non riescono a esercitare in piena libertà, ogni giorno, il loro diritto di cittadinanza. Giudicando positivamente il percorso di ristrutturazione del territorio iniziato dalla giunta Del Ghingaro -in particolare per la raccolta differenziata, la variante urbanistica e la filiera corta- la nuova lista ha tradotto la sua visione politica in alcuni punti programmatici. Ambiente, economia, urbanistica. Integrazione fra le politiche urbanistiche e ambientali, per recuperare gli equilibri tra zone urbanizzate e zone verdi; favorire il risparmio e l’occupazione; promuovere la filiera corta e la tutela dei beni comuni; diffusione della cultura dei consumi consapevoli; impiego di energie rinnovabili; creazione di un piano del verde; potenziamento del trasporto pubblico; realizzazione di piste ciclabili; sperimentazione di forme di mobilità collettiva. Servizi sociali. Istituzione di un consigliere aggiunto per i residenti stranieri; sostegno alle nuove forme di convivenza; promozione delle reti sociali di protezione per la persona e per la famiglia; realizzazione di asili nido comunali e domiciliari; particolare attenzione ai disabili fisici e psichici. Governo dell’ente. Creazione di un bilancio di genere e di un bilancio partecipativo; controllo da parte dei cittadini per garantire trasparenza nell’amministrazione. Politiche giovanili. Apertura di uno sportello per i precari; apertura delle scuole per gli spazi sociali, culturali, educativi e sportivi; realizzazione di spazi per i giovani; gestione comune dei libri di testo.
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