La cantieristica e il porto sono l’anima di Viareggio, da qui escono i grandi Yacht che hanno reso la città e le sue imprese sinonimo d’eccellenza in tutto il mondo. La nautica toscana, e quella Viareggina, mantiene, nonostante la crisi, il 20% di produzione a livello mondiale: ma lo scenario è cambiato, è cresciuta la forbice fra piccola e grande nautica, si vendono le barche sopra i 50 metri e sotto i 10 metri.
Ovviamente non tutto è positivo: ci sono molte persone in cassa integrazione e molte imprese di fornitura sono sparite. Siamo passati da circa 6000 lavoratori nel 2008 a circa 4500 nel 2014: stanno resistendo quelli che sanno operare sul territorio ma anche fuori sia in Italia che all’estero e quelli che hanno saputo diversificare anche su altri mercati, per quanto riguarda i fornitori.
Il refit tiene ma ha bisogno di mezzi idonei, prezzi idonei e grande professionalità.
«Cosa serve? – spiega il candidato sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Serve da un lato un porto adatto, ottimizzando le strutture che già ci sono per sviluppare ulteriormente il mercato dei grandi yacht, capace di portare investimenti importanti a Viareggio. Sviluppo che deve andare di pari passo con la sostenibilità ambientale».
«E poi semplificazione amministrativa, supporto ai progetti di investimento, la banda larga: insomma bisogna creare le condizioni che favoriscano le imprese, compresi i servizi che hanno impatto con la comunità».
«Capitolo a parte la Viareggio Porto per la quale potrebbero essere valutati anche investimenti da parte di privati. ».
«Ma la nautica – continua il candidato – è anche la cultura di Viareggio: dobbiamo riportare le scolaresche dentro al porto, supportando programmi e progetti che vedano coinvolti soprattutto gli istituti ad indirizzo specifico».
«Infine l’aspetto turistico: darò tutto il supporto possibile a eventi e manifestazioni che possano portare i riflettori del mondo della nautica su Viareggio. In quest’ottica – conclude Del Ghingaro – via Coppino potrebbe diventare, con opportuni investimenti, vetrina della nautica mondiale e puntare ad eventi internazionali che possano portare potenziali clienti a Viareggio e presenze in termini turistici, in tutta la Versilia».