Un assessore con delega specifica, uno sportello dedicato, più pattuglie di polizia municipale in strada distribuite nelle 24 ore, illuminazione e telecamere nei punti strategici. Poi un colloquio urgente con il prefetto per pianificare interventi non più rimandabili e il coordinamento fattivo con le forze dell’ordine. Questi i punti salienti del Piano Straordinario per la Sicurezza: il progetto del candidato sindaco Giorgio Del Ghingaro, pensato e strutturato per combattere l’illegalità sul territorio viareggino.
«La sicurezza deve essere una delle priorità per un sindaco che deve fare tutto quanto è in suo potere per tutelare i propri cittadini – commenta Del Ghingaro -. La pineta, la stazione, le marine di Viareggio e di Torre del Lago, ma anche zone centrali come il Piazzone, sono spesso alla ribalta della cronaca per fatti di microcriminalità. Adesso è arrivato il momento di dire basta. I viareggini devono essere liberi di camminare per le strade della città, liberi di uscire, liberi di aprire attività».
Rispetto della legge al primo posto quindi con misure concrete da mettere in atto nel più breve tempo possibile.
«Prima di tutto – dichiara Del Ghingaro – aprirò uno sportello in Comune interamente dedicato alla sicurezza. Un punto d’ascolto operativo, gestito in collaborazione con la polizia municipale e in stretto rapporto con le forze dell’ordine, al quale il cittadino potrà rivolgersi per segnalare problemi ed emergenze».
«Sportello – continua il candidato – che dovrà lavorare interfacciandosi continuamente con un tecnico specializzato di mia nomina, un assessore con delega specifica: una persona competente che conosca a fondo le problematiche di Viareggio e sappia coordinare l’Ente con le forze di polizia presenti sul territorio».
La polizia municipale deve essere una risorsa preziosa e lavorare sulla prevenzione: quindi più pattuglie in strada e, soprattutto in determinati periodi dell’anno, anche in orario notturno.
«E’ prioritario fare un lavoro di prevenzione e vigilanza prima che di repressione dei reati. Con un coordinamento reale con carabinieri e polizia, tutto questo è possibile senza grossi investimenti di denaro e dispendio inutile di energie».
Controllo del territorio da attuare anche con il supporto di telecamere di sorveglianza: «Chiederò l’aiuto dei vertici delle forze dell’ordine cittadine in modo da lavorare insieme e individuare razionalmente dei punti strategici dove posizionare le telecamere in modo che le immagini possano essere davvero utili sia per scoraggiare i malviventi che per aiutare ad individuare i responsabili di eventuali reati».
Lavoro di squadra con il coordinamento del prefetto: «Ho già richiesto un incontro con sua eccellenza il prefetto Giovanna Cagliostro, che ha accettato di fissare un colloquio subito dopo l’esito del ballottaggio. Dobbiamo sollecitare attenzione alle problematiche di Viareggio: servono soluzioni urgenti e non più procrastinabili, servono un lavoro di squadra su più fronti, e azioni mirate e distribuite sul breve, medio e lungo periodo».
Infine decoro e partecipazione: «Vogliamo una Viareggio più bella: i cittadini devono tornare a considerare il loro territorio un bene comune. E a dare l’esempio, deve essere primo fra tutti il sindaco che deve voler bene alla propria città e impegnarsi perché le scene di degrado diffuso come quelle che si vedono oggi nei quartieri più periferici, ma anche nei cosiddetti salotti buoni della città, non rappresentino la quotidianità degli uomini e delle donne di Viareggio».
Un sindaco deve prendersi cura del luogo in cui si vive e renderlo fruibile: quindi più illuminazione dove serve e più attenzione al decoro urbano.
«Non possiamo continuare a far finta di non sapere quali sono le piazze e le strade, completamente in balia di dubbie frequentazioni caratterizzate da sporcizia, cattivi odori e abbandono. Ogni forma di illegalità non può più essere tollerata – conclude Del Ghingaro -. Non servono scuse, c’è bisogno di un cambiamento radicale. Con noi, sicuri, si cambia».