Certamente è l’età.
È quella roba lì, che fa imbiancare i capelli e diventare meno istintivo e più riflessivo, che m’induce a pensare che in questo finto nuovismo, contrapposto al vecchiume, in questa sbandierata onestà, misurata sulle presunte malefatte dei predecessori, in questa competenza, affinata sui social e nei barini con gli amici, in tutto questo c’è in realtá tanta arroganza, supponenza e superficialità.
Non ci si inventa amministratori, non si è bravi solo perchè si è “nuovi”, non si puó diventare astronauti se non sai cosa sia la forza di gravità.
L’esperienza non puó diventare una categoria da cancellare, perchè catalogata tra quelle negative e portatrici di danni e malefatte. La competenza arriva (e mai quanto ne servirebbe) dopo anni di studi, di approfondimenti, di decisioni prese.
Ho letto tempo fa, da qualche parte, che esiste una “protervia dei dilettanti”, che è pericolosa, molto di più di quella delle elites, non so se sia vero, ma certamente un po’ di dubbi mi stanno venendo.
Ma forse, come dicevo all’inizio, è banalmente e semplicemente l’età.
(Da Archivio DG)