«Questa è una manovra iniqua che non risolve i problemi e va cambiata. Non offre alcun futuro ai giovani, li penalizza sul piano dell’occupazione e dello studio e li carica del debito futuro. Questa manovra ci costringerà, in futuro, a farne altre».
Lo ha detto il vicesegretario della Cgil Susanna Camusso, ieri a Firenze in vista della manifestazione organizzata per oggi nel capoluogo nell’ambito dello sciopero di otto ore indetto dal sindacato (non partecipano Cisl e Uil) contro la manovra in Toscana (e in Liguria e Piemonte).
Secondo Camusso «i margini di cambiamento ci sono, ma quello che al governo manca è la volontà. Il tema non è se bisogna fare la manovra, che va fatta, ma se si può farla evitando di addossarne il peso solo su alcuni».
«La Toscana in particolare – ha aggiunto che ha un amministrazione efficiente e ha avuto uno sviluppo industriale significativo, è penalizzata due volte. In primo luogo per colpa dei tagli alle Regioni, e quindi ai servizi, e in secondo luogo perchè in assenza di alcuna politica di investimento nazionale sull’occupazione, il peso sarà scaricato tutto sulle famiglie toscane».
La Cgil si attende per oggi una grande partecipazione – con 400 pullman da tutta la Toscana – alla manifestazione. Hanno aderito anche molti esponenti delle istituzioni locali, a partire dal governatore Enrico Rossi («a titolo personale»).