Da “Il Tirreno”
di Duccio Casini
Ormai è una certezza: Giorgio Del Ghingaro, esponente del Partito democratico e per dieci anni sindaco di Capannori, dà la propria disponibilità a presentarsi come candidato consigliere alle elezioni regionali in programma (data ancora da indicare) a metà maggio. L’annuncio ufficiale arriverà probabilmente ai primi della prossima settimana, ma il dado è tratto anche se il diretto interessato si trincera dietro un diplomatico no comment. Non rilascia alcuna dichiarazione e tuttavia i suoi fedelissimi sono pronti a mettere la mano sul fuoco: il nome di Del Ghingaro sarà presente sulla scheda elettorale. Sarà un duello con il compagno di partito Stefano Baccelli, che a marzo si dimetterà dalla presidenza dell’amministrazione provinciale per essere libero di candidarsi. Tra i due le polemiche sono state all’ordine del giorno nel corso degli ultimi anni. L’ultima è legata proprio alle consultazioni regionali. Sotto Natale, Del Ghingaro aveva sostenuto che Baccelli sbaglia a lasciare Palazzo Ducale affermando che si tratta di un tradimento nei confronti di chi lo aveva votato e di un comportamento discutibile verso i dipendenti dell’ente, il cui futuro è incerto vista la soppressione delle Province. La risposta di Baccelli era stata netta: aveva accusato l’ex sindaco, senza peraltro citarlo, di “exitudine”. I due politici si ritroveranno in corsa da avversari. Resta da vedere quanti saranno gli altri esponenti della Lucchesia perché l’ipotesi – per ora non smentita – è che il nostro territorio debba esprimere cinque candidati su un totale di otto. Due uomini (e ci siamo) e tre donne. Sicura appare Cecilia Carmassi già componente della segreteria nazionale Pd ai tempi di Bersani, probabile Gabriella Pedreschi, ex assessore provinciale, già bersaniana e ora renziana, capace di attrarre voti anche dalla sinistra del Pd. Da scegliere la terza candidata. La Versilia, in base a questi calcoli, dovrebbe perciò mettere sul tavolo una donna e due uomini. Vale a dire Michele Sillicani ex primo cittadino di Stazzemna, di provata fede renziana, e Ettore Neri sindaco di Seravezza, non renziano, indicato come il candidato più autorevole al di là del Quiesa. Da indicare la candidata. A ratificare le candidature sarà la direzione territoriale del Partito democratico, passaggio che potrebbe avvenire a febbraio. Prima il Pd regionale deve indicare le regole, che al momento non ci sono. Con la nuova legge elettorale i cittadini potranno esprimere le preferenze. È stato introdotto il principio dell’alternanza di genere. Il voto alla lista potrà essere accompagnato dall’espressione di uno o due voti di preferenza. In caso di due voti di preferenza, essi devono essere espressi in favore di candidati di genere diverso, pena la nullità della seconda preferenza. Duccio Casini ©RIPRODUZIONE RISERVATA