Animali e animalisti al centro del programma politico di Giorgio Del Ghingaro: dopo le recenti notizie apparse sulla cronaca riguardo a bocconi avvelenati e quella di un daino investito sulla via Aurelia, si fa sempre più pressante il bisogno di una politica che porti avanti in maniera chiara le buone pratiche che riguardano gli animali, sia quelli d’affezione che quelli selvatici ospiti della città e delle pinete.Anche su questo argomento Giorgio Del Ghingaro si impegna a mantenere una linea chiara e precisa.
«Prima di tutto sarebbe opportuno creare un Ufficio Tutela Animali; in secondo luogo poi, sarebbe utile avere una specifica sezione della polizia municipale sempre aggiornata con dei corsi di ad hoc, e infine una consulta comunale delle associazioni del volontariato animalista» spiega il candidato sindaco.
E ancora: «Applicazione delle norme per la prevenzione del randagismo ma anche tutela delle colone feline e supporto per i volontari che se ne prendono cura», continua il candidato.
Attenzione massima per gli animali domestici abbiamo detto, ma anche tutela per quelli selvatici. Dai piccioni ospiti della città per i quali servirebbero interventi non cruenti, agli abitanti delle pinete che corrono seri rischi ogni volta che si affacciano sulle strade più trafficate.
Bisogna insomma favorire più che mai la diffusione di una “cultura animalista”: perché non basta voler bene al proprio animale, serve saperlo accudire, curare, proteggere. Quindi sì all’organizzazione di campagne informative ed educative per incentivare la sterilizzazione degli animali domestici ma anche finalizzate all’adozione responsabile nei canili.
«Gli animali sono esseri viventi con dei bisogni veri, esattamente come noi. Non possono essere trattati come oggetti da vincere a una fiera – commenta Del Ghingaro – o da prendere per qualche mese e poi disfarsene perché troppo impegnativi».
«Vorrei che i cani potessero entrare tranquillamente in ogni esercizio commerciale e avessero aree a loro dedicate, vorrei più strutture e degli sgambatoi adeguati, dove correre senza la paura delle automobili – conclude il candidato -. Vorrei padroni responsabili e attenti, perché un animale maleducato è sempre il risultato di un padrone che non è stato in grado di prendersene cura».
Sicuri, si cambia.