Viareggio dispone di due straordinari centri commerciali naturali, la Passeggiata e piazza Cavour: dall’una all’altra zona corre via Verdi, 400 metri di asfalto a tratti sconnesso, usata quando va bene solo come parcheggio delle auto. Proprio via Verdi, chiudendo al traffico delle automobili, potrebbe diventare l’arteria che unisce i due cuori commerciali di Viareggio in modo che le due zone possano valorizzarsi a vicenda e diventare un unico grande percorso ciclo-pedonale che vada dalle spiagge al centro della città.

«Per mettere in pratica questo progetto, almeno nelle linee generali, non servono grosse spese e grossi investimenti, basta volerlo fare davvero – spiega Del Ghingaro -. Programmeremo le ristrutturazioni, l’illuminazione, la pavimentazione adeguata. L’obiettivo è quello di rendere di nuovo vivibile il centro cittadino: e dove c’è vita c’è anche più sicurezza».

«Piazza Cavour si sente nominare sempre più spesso solo per episodi di microcriminalità e per il degrado diffuso. Frequento di norma quella piazza e l’ho immaginata di nuovo bella, l’ho immaginata di nuovo viva. Tutto intorno negozi e commercianti che lottano ogni giorno per tenere in piedi attività in una zona che per sua vocazione e collocazione dovrebbe essere il cuore pulsante e popolare di Viareggio».

«Un centro commerciale naturale a cielo aperto che deve tornare ad attirare clienti e turisti, che deve essere, con la sua terrazza ormai seminascosta e dimenticata, uno dei luoghi simbolo della nostra città. Basta con le strutture fatiscenti, le strade mal lastricate, i marciapiedi semidistrutti».

«Certo per valorizzare una zona non basta chiudere una strada – spiega ancora Giorgio Del Ghingaro -. Decideremo tempistiche e modi, di concerto con i cittadini , i commercianti e le associazioni di categoria».

«Serviranno parcheggi per auto e motorini, speciali permessi di accesso, rastrelliere per le biciclette, zone adibite a carico e scarico per i negozianti, con fasce orarie apposite da rispettare. Servirà un periodo di sperimentazione per aggiustare il tiro e capire meglio le esigenze di chi abita e lavora lungo la strada».

«Servono risposte concrete in tempi brevi. Viareggio sconta l’immobilismo delle passate Amministrazioni: chi doveva prende decisioni non le ha prese, forse per mancanza di competenza, forse per la paura di scontentare questa o quella parte. Un’Amministrazione immobile non fa il bene della città: non progredisce, non guarda avanti, non investe».

«Io credo che Viareggio sia stanca di restare immobile – conclude Giorgio Del Ghingaro -. A Viareggio si deve stare bene, i cittadini devono essere fieri di abitare qui fra la sabbia e il cielo, fra i monti e il mare: Viareggio ha già iniziato a pensarsi più bella, più ricca, più sicura. Con le competenze giuste, l’esperienza e la professionalità, tutti insieme progetteremo il futuro di Viareggio».

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