13/11/13. Del Ghingaro “Sto coi tordelli, ma ho le mani legate”

Da Dì Lucca

di Marco Baldocchi

Capannori – Non sono mai appuntamenti banali quelli legati al Question Time del sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro.
Anche stamani parecchi gli spunti dal primo cittadino.
Partiamo da quello di stretta attualità, ovvero il nuovo ristorante McDonald’s che dovrebbe aprire prossimamente sul viale Europa a Lammari, come già avevamo anticipato a fine Giugno, ma che in questi giorni da ipotesi sta diventando realtà con le procedure di inizio attività presentate al Suap di Capannori.

Del Ghingaro è chiaro come lo era stato mesi fa: “Potessi scegliere io, ci farei i tordelli, ma siccome la normativa presenta una superficie massima per i locali di 400 metri quadrati, sotto la quale non si può parlare di grande distribuzione, di fatto non posso impedire lo sbarco della catena americana, se questa si attiene ai parametri di legge”.
In sostanza uno scippo non voluto al comune di Porcari che per anni ha auspicato l’arrivo di McDonalds, Del Ghingaro fa presente che controllerà personalmente che le pratiche siano portate avanti per bene.
Poi la discussione si sposta sulla politica, intesa a livello elettorale.
Si parte dalla questione interna al Pd, col sindaco neo tesserato della sezione di Lucca, che ha dichiarato di voler ripartire da 0, senza schierarsi su alcuna mozione congressuale, non volendo commentare l’esito della segreteria di Capannori, perchè non più di suo interesse.
Poi le elezioni, e qui si registra in parte lo sconforto del primo cittadino che vorrebbe vedere proposte all’altezza per una politica che anche in contrapposizione con la sua amministrazione fosse propositiva e non distruttiva o denigratoria.
Sulle elezioni per il consorzio di bonifica, nessun dubbio il sostegno è per l’attuale presidente dell’Auser Bientina, Ismaele Ridolfi.
In chiusura la buona notizia, dopo anni di trattative a Gennaio si dovrebbe definire e presentare la gara per il parcheggio scambiatore al casello del Frizzone, una telenovela che termina dopo quasi 5 anni, il condizionale usato da Del Ghingaro è più scaramanzia che effettivo rischio di non andare fino in fondo.

13/11/13. A gennaio la gara per il parcheggio scambiatore al Frizzone

Da Lucca in diretta

di Mirco Baldacci

Giorgio Del Ghingaro pensa a Capannori e al suo futuro. E poco c’entra se ha deciso di prendere la tessera del Pd di Lucca per proseguire nel capoluogo la sua attività politica dopo la scadenza del mandato. Il primo cittadino, al periodico question time davanti ai giornalisti, si offre come al solito al fuoco di fila delle questioni aperte e messe sul tavolo, senza lesinare frecciatine, attacchi, messaggi e anche motivi di soddisfazione per idee e progetti in cantiere in questi ultimi mesi alla guida dell’ente di piazza Aldo Moro.
Inevitabile partire dalla novità del giorno, l’apertura del nuovo ristorante Mc Donald’s sul viale Europa a Lammari, con le procedure di inizio attività che sono state presentate al Suap di Capannori: “Se potessi scegliere io – dice Del Ghingaro – ci farei i tordelli, ma il Comune non ha gli strumenti adeguati per impedire lo sbarco di un Mc Donald’s, se la catena americana si attiene ai parametri di legge”. Inoltre, se ad alcuni può apparire una contraddizione, il sindaco aggiunge che “il Comune promuove le politiche e noi continueremo a promuovere la politica della filiera corta e della valorizzazione dei prodotti tipici locali. Ma controllerò personalmente che le pratiche vengano portare avanti in modo corretto”. Dunque, se a Porcari c’era stata una volontà politica forte in favore dell’arrivo del McDonald’s, non si può dire altrettanto per Capannori, terra in cui sembra che effettivamente la catena americana sbarcherà.
La discussione si sposta sulla politica, sul Pd e sulle primarie. Si parte dalla questione interna al Pd, col sindaco neotesserato della sezione di Lucca: “Voglio ripartire da zero, senza schiararmi su alcuna mozione congressuale. E non voglio neanche commentare l’esito della segreteria di Capannori, perchè non più di mio interesse. Tanto meno voglio entrare nel merito delle primarie che si svolgeranno a Capannori anche se sono un po’ sconfortato perché non vedo, rispetto alla continuità con questa amministrazione, proposte all’altezza che, anche in contrapposizione con la mia amministrazione siano propositive e non distruttive o denigratorie”. Sarà interessante, tuttavia, capire, se gli interessi politici di Del Ghingaro si sposteranno su Lucca. Lasciando perdere le indiscrezioni, ad oggi è sufficiente limitarsi ai dati oggettivi: l’asse con Tambellini è saldo.
Altro tema caldo è quello dei rifiuti. Del Ghingaro sostiene e difende l’ipotesi di costituire un’azienda unica interprovinciale che unisca le cinque esistenti sul territorio e che coinvolga tutti i Comuni della provincia di Lucca: “Solo così – ribadisce – potremo far pesare maggiormente gli interessi del territorio, in un’ottica di confronto all’interno della realtà dell’Ato”. In sottofondo, immancabile, il tema del compostaggio: “Proveremo a discuterne nuovamente – chiude il sindaco, che nel precedente question time aveva annunciato “sorprese” – Io continuo a rimanere favorevole sia alla costruzione dell’impianto sia alla localizzazione da noi indicata. Vedremo”.
Un passaggio anche sulle elezioni per il consorzio di bonifica, in programma per il 30 novembre. Del Ghingaro ha il “suo” candidato: “Non ho nessun dubbio – dice – Il sostegno è massimo, in vista della nuova autorità comprensoriale, per l’attuale presidente dell’Auser Bientina, Ismaele Ridolfi”.
In chiusura la buona notizia, dopo cinque anni di trattative a gennaio si dovrebbe definire e presentare la gara per il parcheggio scambiatore al casello del Frizzone. E sempre in tema di infrastrutture il sindaco chiude respingendo le critiche di Abc, il movimento degli ex assessori Ciacci e Quilici, che avevano stigmatizzati i troppi soldi spesi per l’aeroporto: “L’aereoporto per noi – chiude il sindaco – rimane una priorità”.

13/11/13. Il sindaco boccia le critiche di ABC sull’aeroporto di Tassignano

Da La Gazzetta di Lucca

di Massimo Stefanini

Azienda unica dei rifiuti, compostaggio, aeroporto, politica. Un Del Ghingaro a 360 gradi quello che ha animato il tradizionale e periodica question time con la stampa. Il sindaco ha dichiarato che si attende una politica elevata in vista della volata elettorale, con idee e proposte e non solo polemiche come avvenuto sinora. Senza mai rammentare la Pisani e il movimento ABC il primo cittadino ha commentato: “C’è qualcuno che sinora era con noi nella coalizione che ha governato Capannori per anni che si vuole proporre come l’avvento del cambiamento. Ma quale? Leggo ed ascolto solo contrarietà alla mia persona e alla giunta, alle decisioni prese dove alcuni di loro hanno contribuito e addirittura avallato. Non ravviso nessuna nuova proposta. Siete contrari, faccio un piccolo esempio, alla raccolta differenziata che viene presa a modello non solo in Italia ma anche oltre? Ok, mi sta bene – tuona Del Ghingaro – proponete concetti, idee, non partorite solo sterili polemiche. Mi piacerebbe un livello più elevato, non le piccole beghe da cortile”.

Per l’aeroporto di Tassignano, in merito all’intervento di Alleanza per i Beni Comuni, attacca: “Abbiamo sempre avvisato che l’obiettivo, vista la situazione pregressa, era il pareggio di bilancio in tre anni, il terzo sarà il 2014. Abbiamo ridotto le perdite, puntiamo al pareggio per investire in una infrastruttura fondamentale e tra le nostre aspettative c’è pure la concessione totale Enac. Ma certa gente si ricorda da dove siamo partiti per lo scalo di Tassignano? C’erano solo erbacce”.

Sull’azienda unica dei rifiuti è possibilista: “In un ambito territoriale vasto come l’Ato che comprende Massa, Pisa, Livorno e Lucca, siamo noi a Capannori – prosegue Del Ghingaro – e la stessa Provincia di Lucca ad avere le cifre più meritorie, non siamo sulla stessa lunghezza d’onda con i territori tirrenici dove procedono spesso con inceneritori, quindi potremmo far valere questa nostra forza definiamola contrattuale. Le mozioni sul compostaggio? Se nel consiglio, fra una decina di giorni, saranno discusse voteremo. Nessun problema. Confermo che a Capannori si vuole l’impianto, abbiamo già espresso la nostra localizzazione”.

Domani alle 10 in Comune ci sarà il summit con il comitato di Marlia contrario alle antenne in zona stadio: “Con il paino perla telefonia mobile abbiamo evitato – dichiara il sindaco – che le compagnie avessero completamente carta bianca. Vi sono al contrario dei paletti e delle regole da rispettare. Siamo in una fase non definitiva, ci saranno le osservazioni che i cittadini possono fare e se i tecnici le valuteranno positivamente non vedo perché dovrei andare contro ai residenti, studieremo luoghi più idonei”.

Infine su Mc Donald’s che sembra possa sbarcare a Lammari una sorpresa: “Intanto non è sicuro tutto ciò, non so nulla di richieste effettuate dalla catena americana, se vi sono tutti i requisiti non posso certamente oppormi, ma sotto il profilo culturale, diciamo così, sono contrario alla globalizzazione del cibo, favorevole alla filiera corta, ai negozi di vicinato, alle tradizioni. Io sto con il tortello”.

Risolta anche l’impasse per il parcheggio accanto al nuovo casello del Frizzone mentre Del Ghingaro appoggerà Ridolfi alle elezioni sui Consorzi di Bonifica.

13/11/13. Del Ghingaro: “Le primarie? Vedrei bene un match Pizza-Menesini. Per ora non c’è progetto di alta politica”. Il suo futuro? “Nè Regione nè Europa: sogno il golf”. Sul McDonald’s: “decideranno le norme”

Da “LoSchermo.it

di Silvia Maria Cristina Senette

CAPANNORI (Lucca), 13 novembre – Dall’ipotesi McDonald’s al futuro del cinema locale, dalla proposta di un’azienda unica dei rifiuti alla spina nel fianco dell’impianto di compostaggio, dai retroscena della sua tessera di partito alle prossime primarie per il candidato alla sua successione, fino al piano della telefonia mobile, alle nomine ai vertici del consorzio di bonifica e alla futura area di sosta all’uscita del nuovo casello autostradale.

È un “Del Ghingaro pensiero” a tutto tondo, quello distillato questa mattina in occasione del breve ma intenso question time voluto dal sindaco di Capannori per rispondere alla stampa su una molteplicità di questioni cogenti per il vasto territorio comunale.

Sorridente e sicuro di sé, il primo cittadino si è presentato in sala giunta per “l’ora delle domande” mentre già i giornalisti dibattevano del tema caldo del giorno: la presunta e imminente apertura di un fast-food della nota multinazionale americana a Lammari. A chi lo accoglie con un “qui si parla di hamburger”Giorgio Del Ghingaro replica composto: “io sto con i tordelli”. Slogan a cui segue ampia argomentazione, anche a risposta per le polemiche immediatamente seguite alla notizia dirompente.

“Tutte le nostre politiche, in questi anni, sono state mirate a privilegiare la filiera corta e le tipicità locali, impedendo alla grande distribuzione la colonizzazione del territorio e preservando i negozi di vicinato, che hanno anche un valore di coesione sociale”, esordisce il sindaco uscente. “Ricorderete la mia battaglia contro l’Esselunga di svariati anni fa. Io però non sono un imperatore e non posso impedire a McDonald’s di aprire perché non mi garba. Ci sono delle normative e la pratica è in Comune. Valuteremo la richiesta e se corrisponde alle norme vigenti non potremo farci nulla. Anche perché ci confrontiamo con una realtà che il McDonald’s lo vuole; la mia posizione radical chic si scontra con quella di gran parte della cittadinanza che lo vede come un servizio”.

Scontro di opinione che pare essersi consumato anche tra le mura domestiche di casa Del Ghingaro. “L’ultima volta che ci sono stato sarà stata una quindicina di giorni fa, costretto da mio figlio, al rientro da una partita di golf”, confessa il primo citadino. “Ci siamo fermati al fast-fod e ho preso un “coso” doppio, di quegli affari alti così (indica una spanna, ndr). Un “big-qualcosa”. L’ho digerito dopo sei, sette giorni, però l’ho mangiato”. Ancor più indigesta sarebbe, però, la questione rifiuti. “Qui abbiamo criteri ferrei sulla raccolta differenziata. Bisogna vedere come si comporta in proposito questa catena”.

Restando in argomento, il tema successivo riguarda la proposta del sindaco di creare un’azienda unica provinciale per la raccolta dei rifiuti. “È un po’ che ci lavoro, l’idea non è recentissima e una società che metta insieme una novantina di comuni è cosa lunga e complessa. Ma in ambito Ato – tra Massa, Carrara, Pisa, Livorno e Lucca – la realtà più simile a noi per filosofia “rifiuti zero” è senz’altro Lucca, in contrapposizione al sistema Pisa-Livorno. Noi portiamo avanti il paradigma “meno produzione di rifiuti, più raccolta differenziata”, e insieme possiamo farci valere. So che Tambellini sta valutando l’ipotesi; Viareggio e Camaiore hanno già aderito. Oggi manderò un documento all’Ato dicendo che la battaglia di Capannori non è sovrapponibile al loro sistema”.

Sulla questione delle elezioni per il consorzio di bonifica, la sua posizione è chiara e a favore del presidente in carica. “Io sto con Ismaele Ridolfi. Lo sostengo in modo convinto perché credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Si è fatta una cassa di espansione qui a Lammari che è un lavoro meraviglioso, una pulizia delle canalette minuziosa. Sto con Ridolfi, l’ho già detto e lo ripeto”.

Altro nodo spinoso: l’impianto di compostaggio. Sulla patata bollente che tre anni fa ha causato lo strappo insanabile interno al Pd comunale, il sindaco non cede di un passo ma, per un istante, perde il suo aplomb scagliandosi contro chi domanda informazioni ulteriori senza accontentarsi del suo vago “Abbiamo la tranquillità di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Valuteremo la mozione”. Un breve fuoco d’artificio, poi Del Ghingaro si ricompone e approfondisce. “Noi vogliamo assolutamente costruire un impianto di compostaggio per completare il ciclo virtuoso dei rifiuti e lo faremo. L’area è già stata individuata e il sito scelto è quello alla Lista”. Che poi questo abbia provocato la frattura nella maggioranza, che il progetto sia fermo da tre anni a causa dell’impasse di Palazzo Ducale, che i dissidenti del Pd comunale abbiano bocciato anche l’opzione B in località Frizzone Nord, questo pare non scalfire le intenzioni di Del Ghingaro.

Il question time prosegue parlando dell’aeroporto. “Crediamo molto nel suo sviluppo”, chiarisce il sindaco. “È necessario investire, ma ci sarà un ritorno socio-economico molto ampio. Si parla di una concessione totale e l’Enac si è già espressa in proposito”. Del Ghingaro getta acqua sul fuoco delle recenti polemiche.“L’amministrazione non è in campagna elettorale: ha fatto il proprio lavoro e i bilanci sono pubblici, basta andarli a vedere. Abbiamo rilevato una società con 750mila euro di rosso e contiamo di andare in pareggio già quest’anno. Quelli che si propongono alle primarie del Pd sono dentro la maggioranza e per nove anni hanno fatto quello che si è deciso insieme. Capisco che siano in campagna elettorale, ma attaccare quello che si è fatto di comune accordo pare francamente ridicolo”.

A proposito delle elezioni comunali, il primo cittadino cerca di mantenere un atteggiamento di distacco. “Ci sono persone che ritengono di dover fare una proposta propria per diventare sindaco e ci sono movimenti che vogliono avanzare proposte politiche di cambiamento. Io, però, non vedo proposte all’altezza della politica espressa fino ad oggi a Capannori. Noi ci siamo caratterizzati per una politica che ha allargato gli orizzonti al territorio comprensoriale, regionale, a volte nazionale, dando risposta alle richieste dei capannoresi. Non vorrei che nella piccola lotta per le piccole cose si smarrisse la via maestra, perché allo stato attuale non vedo ancora una proposta alta in grado di dare risposte concrete a Capannori per i prossimi dieci anni”.

Sui due nomi dati per certi nella tenzone delle primarie del Pd – il vicesindaco Luca Menesini e la capofila dei “dissidenti” Silvana Pisani – e sugli altri due di cui si vocifera – l’assessore alle finanze Lara Pizza e la pluricontesa Maria Pia Bertolucci – Del Ghingaro ha le idee chiare. “Ho letto che la Bertolucci ha declinato l’invito e, sapendo che non ha la lingua biforcuta, credo davvero che non intenda candidarsi. Sulla Pisani preferirei non esprimere commenti, ma nella sua candidatura non vedo alcun disegno politico. Lara e Luca sono due persone molto diverse, molto giovani e molto valide, e voglio a entrambi molto bene. Se si presentassero alle primarie sarebbe una bella sfida: sarebbe bellissimo poter presenziare alle primarie di due cavalli di razza come Pizza e Menesini”.

I sindaco si sofferma rapidamente e malvolentieri sulla controversa vicenda del suo tesseramento al Partito Democratico che lo ha visto al centro delle cronache nazionali. “È una faccenda che ho vissuto molto male”, ammette. “Uno spettacolo che definisco triste. Per chi da tre anni era fuori dal dibattito interno al Pd, aver preso la tessera vuol dire ripartire da zero, da semplicissimo iscritto nel circolo di Lucca che con mio gran piacere mi ha offerto la tessera. Non mi occupo del Pd di Capannori perché, non essendo iscritto, non ne so nulla. E non mi occupo delle faccende lucchesi perché sono l’ultimo arrivato. Non ho nessun incarico, non voglio nessun incarico e volutamente non sono andato a votare alle primarie del Pd”.

Il suo tesseramento tardivo però, garantisce Del Ghingaro, non prelude a nessuna sua mossa – imminente o futura – in campo politico. “Abbiamo cambiato Capannori. Era il contado di Lucca e ora conta qualcosa, c’è una comunità capannorese. Questo è il vero risultato di questi dieci anni da sindaco senza madrine né padrini. Sono felice così”.

Nel futuro di Del Ghingaro, a suo dire, non ci sarebbero dunque progetti politici e nei suoi sogni non vede né la Regione né l’Europa. “Sogno Tirrenia”, ironizza. “Ci sono due campi da golf, uno da nove e uno da diciotto buche. Questo è il mio sogno. E da giugno in poi avrò tempo di andarci, tra una pausa e l’altra, dopo essere tornato al mio lavoro di tributarista per 12 ore al giorno in studio”.

Davvero nessuna ambizione sovracomunale? “Non potrei mai avere il consenso necessario per arrivare in Regione o in Europa”, chiosa. “Capannori è diventata un’eccellenza nazionale e godo di una grande stima da parte dei capannoresi, ma in provincia, in regione e in italia non sono nessuno. Ho sempre rotto le scatole e ho sempre detto quello che penso. Un sindaco così non può piacere alla politica”.

Verrebbe da ribattere che anche Grillo e Renzi hanno rotto parecchio le scatole dicendo quello che pensano e li ha attesi un destino diverso dai campi da golf. Ma forse, come per le primarie del Pd di Capannori, anche per Del Ghingaro non è ancora tempo di giocare i suoi assi nella manica.

10/11/13 Del Ghingaro: «Una sola azienda di rifiuti in provincia»

Da “Il Tirreno” ed. Lucca del 10/11/13
di Barbara Antoni

Capannori: Del Ghingaro lancia la proposta a tutti i colleghi sindaci di Piana, Valle e Versilia: un tavolo entro fine mese

LUCCA Esce dal coro. Una fuga in avanti e una proposta precisa: creare un soggetto unico per la gestione del ciclo dei rifiuti su tutto il territorio provinciale, in modo da essere più forti – una candidato assai più autorevole – al banco di prova che sarà rappresentato dal concorso per il gestore unico dei rifiuti nell’Ato Toscana costa, che riunisce le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. Una sola società, in sostanza, che nasca da una fusione dalle attuali Sistema Ambiente (Lucca), Ascit (Piana), Severa (Garfagnana e Media Valle, Sea ed Ersu (Viareggio e Versilia).

L’artefice della “fuga” e della proposta – rivolta a tutti i sindaci del territorio provinciale – è Giorgio Del Ghingaro, primo cittadino di Capannori. Uno che il pallino dei rifiuti ce l’ha, e non solo per avere ricoperto, prima di diventare sindaco, incarichi pubblici nel settore dei rifiuti (nel cda di Ato due rifiuti Lucca fino al 2005, come presidente di Ascit fino al 1999, come membro della commissione amministratrice Amit fino al 1996). Ma anche, anzi soprattutto, per una questione di principio: la salute dei cittadini e dell’ambiente. Lui, lo sottolinea, è un fautore convinto della strategia “rifiuti zero”. Che Del Ghingaro non abbia sposato la linea della Regione in materia di rifiuti è cosa nota: l’ha contestata energicamente, non più tardi dello scorso settembre, in particolare per il progetto di potenziare due impianti di incenerimento, quelli di Pisa e Livorno. Adesso torna alla carica, più deciso che mai.

Perché ha deciso di farsi avanti con la sua proposta?
«Come tutti i Comuni, anche noi avevamo dato la nostra adesione alla nascita di Reti Ambiente. Ma nel frattempo la normativa è cambiata, sia a livello regionale che nazionale. Stiamo andando verso la possibilità di creare un soggetto unico per la gestione dei rifiuti a livello di Ato costa il cui 45% verrebbe ceduto a privati con gara pubblica».

E lei non è d’accordo.
«Non sono d’accordo soprattutto con il giudizio prevalente sugli inceneritori, l’idea di potenziare i due impianti presenti sul territorio dell’Ato costa, a Pisa e Livorno. Sono inceneritori, producono diossina. E non ci piace che non si tenga conto del calo di produzione dei rifiuti negli ultimi anni. Molti nostri comuni oggi sono a rifiuti zero. E questo deve valere, anche per l’impegno che i cittadini hanno profuso».

Cosa dice ai Comuni della provincia che vorrebbe riunire in un’unica società dei rifiuti?
«Li invito a proporci come un patto politico forte, per andare al tavolo dell’Ato con un’azienda unica invece che con tante aziende più piccole. Se Sistema Ambiente, Ascit, Severa, Sea ed Ersu si mettono insieme viene fuori qualcosa di buono».

Con quali impianti lavorerebbe la società unica della provincia?
«Con quelli esistenti e con l’impianto di compostaggio che Capannori vuole costruire».

E le tariffe?
«Andando dietro al progetto della Regione, gestore unico significa tariffa unica. E noi, nei nostri comuni, abbiamo tariffe più basse, quindi le dovremmo alzare. Del resto, noi siamo avanti sulla raccolta differenziata. Nella Piana Ascit arriva quasi all’80%, Lucca sta lavorando intensamente all’estensione del porta a porta, anche la Mediavalle ha cominciato, e così Viareggio e la Versilia. Le altre province sono più indietro sui rifiuti, hanno una mentalità più industriale».

Una società invece di cinque nella provincia, secondo la sua ipotesi. Si è interrogato sulle poltrone che dovrebbe tagliare?
«Ovviamente sì. Con un solo soggetto potremo razionalizzare i costi in modo pesante. Le società esistenti nella nostra provincia operano su territori di confine con metodi diversi. Se li uniformiamo, i costi sono subito ridotti. Quelli delle poltrone sono la parte minore».

Ha previsto tempi di attuazione della sua proposta? «Il primo passo è un accordo politico, un percorso nell’assemblea dei sindaci. A cui farebbe seguito una valutazione economico finanziaria delle società, e da gestire ci sarebbe la questione dei privati presenti in alcune aziende. Dovremmo valutare se tenerli o liquidarli. Fatto questo dovremmo incaricare un advisor di fare un progetto chiaro per una fusione delle società. Non ci dovrebbe volere molto tempo».

La sua ultima parola.
«Dobbiamo avere il coraggio di guardare avanti e fare scelte nell’interesse dei cittadini. Se ci vogliamo confrontare, il comune di Capannori è disponibile a ospitare il primo tavolo entro fine novembre».

26/10/13. Tambellini-Del Ghingaro, patto di ferro

Da “Il Tirreno” edizione Lucca del 26/10/13

di Marco Innocenti

LUCCA Parole no. Del resto sembrano superflue dopo i fatti e le immagini (tra l’altro postate su Facebook) relativi all’incontro che ha sancito il patto di ferro tra il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, e quello di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, il quale ha avuto in un batter d’occhio dal Pd lucchese la tessera che non riusciva e non voleva rinnovare a Capannori, dove il primo cittadino è da tempo in contrasto con gli esponenti di una fazione del partito locale. Nemmeno dopo aver ricevuto la tessera da Francesco Battistini, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Lucca e segretario della sezione Centro, Del Ghingaro ha voluto commentare. Ma neppure ci sono smentite, nel suo entourage, su motivi e significato “letti” negli ambienti della politica in merito alla rafforzata alleanza tra due sindaci che pure, ultimamente, non si risparmiavano punzecchiature, in particolare sulle scelte per gli assi viari.

Ci sono pochi dubbi insomma sul fatto che Del Ghingaro e Tambellini abbiano voluto riprendere il mano il mazzo delle carte e tentare di sparigliare rispetto alla piega che la vicenda politica pareva aver ormai preso. Nei giochi per il rinnovo degli organi dirigenti del partito i due sindaci hanno infatti individuato il tentativo di portare anche Lucca, in via definitiva, nell’orbita del “partito della Valle” (come i due primi cittadini dicono spesso) guidato dal senatore Andrea Marcucci e dal consigliere regionale Marco Remaschi. Più che in funzione anti-renziana, il patto tra Tambellini e Del Ghingaro mira proprio a sbarrare la strada alle strategie che ritengono di vedere, a torto a o ragione, nelle grandi manovre intensificatesi nel Pd, non ultima la scesa in campo dell’assessore provinciale Francesco Bambini per la segreteria comunale del Pd.

A giudizio dei due primi cittadini, sarebbe infatti in atto una iniziativa chiara per portare Marcucci e Remaschi a nuove candidature per le elezioni politiche, che potrebbero essere dietro l’angolo, e per aprire la strada alla possibile candidatura del presidente Stefano Baccelli alla guida di Palazzo Orsetti, se intervenissero fatti in grado di portare Tambellini a gettare la spugna. Un quadro non nuovo, e più volte smentito dagli interessati, ma i due sindaci non si lasciano convincere e hanno deciso di prendere in mano il pallino del gioco. Anche perché, confermano i loro più stretti collaboratori, Del Ghingaro e Tambellini ritengono non più accettabile che a livello regionale e nazionale i due Comuni più grossi della Lucchesia, dal cui sviluppo dipende il rilancio dell’intera provincia, debbano continuare a non essere rappresentati o a passare in secondo piano rispetto alle esigenze di altre realtà territoriali. Forti di un consenso elettorale che pare ancora buono, i due primi cittadini mirano quindi a riproporre con forza la centralità dei territori da loro amministrati anche sul piano politico-istituzionale, oltre che su quello economico. Oltretutto Tambellini appare da parte sua sempre più insofferente rispetto alle prese di posizioni di esponenti del Pd che votano contro le proposte della giunta o abbandonano l’aula, atteggiamento dietro al quale ritiene ci siano “mandanti” che mirano a farlo cadere.

E la perdita dei voti dei cespugli del centrosinistra, passati all’opposizione dopo il rimpasto, aggrava la sensazione di instabilità nella maggioranza. Del Ghingaro invece pensa al suo futuro dopo che, tra pochi mesi, finirà il suo secondo mandato alla guida di Capannori. A tutti dice che tornerà a fare il tributarista, ma pochi gli credono. Il suo obiettivo è il Parlamento, come esponente di Lucca e della Piana, non più rappresentate per il centrosinistra dai tempi dell’onorevole Domenico Maselli.

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