Gen 5, 2014
Tutto esaurito per il ‘Concerto di Inizio Anno’ che la Filarmonica ‘G.Puccini’ di Colle di Compito ha eseguito ieri sera, venerdì, ad Artè. Un’iniziativa promossa in collaborazione con il Comune, in occasione delle Festività Natalizie e del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, che ha visto anche la partecipazione del Coro ‘Santa Cecilia’ di Marlia e della corale ‘A. Catalani’ di Lammari. Tra le molte persone presenti nell’affollata platea, anche il sindaco Giorgio Del Ghingaro, il vice sindaco, Luca Menesini e gli assessori Claudio Ghilardi e Gabriele Bove.
Nella prima parte del concerto si è esibita solo la filarmonica ‘Puccini’ eseguendo brani di musica natalizia e leggera, tra cui un medley del famosissimo musical “Jesus Christ Superstar”. Nella seconda parte sono stati eseguiti, insieme alle corali, alcuni brani verdiani per commemorare i duecento anni della nascita del celebre compositore. Il concerto è stato diretto dal Maestro Carlo Pucci Una serata musicale molto apprezzata dal pubblico che conferma l’importanza di uno spazio culturale come Artè.
Gen 5, 2014
I lavori per il nuovo ponte sul Casale, in via dei Bocchi a Segromigno, si concluderanno – se le condizioni meteorologiche le consentiranno – entro sabato 25 gennaio. Ad annunciarlo sono il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina (che sta realizzando questo importante intervento per la sicurezza idraulica del Capannorese) e il Comune di Capannori, che stamani (sabato 4 gennaio) si sono ritrovati nella sede comunale di piazza Aldo Moro per fare il punto con una conferenza stampa sullo stato dell’arte dell’opera alla quale hanno preso parte il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, e il Commissario del Consorzio di Bonifica Auser Bientina, Ismaele Ridolfi.
“Il nuovo ponte è stato già sottoposto al collaudo di idoneità statica, da parte di un tecnico del Ministero dell’Ambiente, lo scorso 9 dicembre – spiega il commissario del Consorzio Ismaele Ridolfi – Le lavorazioni che restano da completare, prima dell’inaugurazione dell’opera e alla conseguente riapertura della strada, attengono ora alla conclusione della messa in sicurezza della nuova carreggiata; in particolare, si tratta di realizzare il marciapiede, la segnaletica, i guard-rail e gli impianti d’illuminazione”. “Il nostro territorio è particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico, così come abbiamo potuto constatare anche durante gli eventi alluvionali degli ultimi anni – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Per questo la realizzazione di opere di messa in sicurezza dal rischio idraulico delle abitazioni e delle attività produttive sono necessarie e, aggiungerei, doverose, se vogliamo proteggere i nostri cittadini e il nostro territorio. Siamo consapevoli dei disagi che i residenti e gli operatori economici hanno dovuto affrontare a causa dei lavori di costruzione del nuovo ponte sul Rio Casale, ma la lunghezza dei tempi di realizzazione dell’opera, che sarà ultimata nel giro di una ventina di giorni, sono principalmente ascrivibili al rispetto di severe prescrizioni previste dalla legislazione nazionale. Crediamo che le garanzie di sicurezza idraulica che questa nuova infrastruttura consente rappresentino un risultato importante, che sarà certamente apprezzato. Non vorremmo che un’opera positiva per il territorio venga trasformata in qualcosa di negativo”. “Il Consorzio, nelle scorse settimane, ha posto in essere un forte impegno per la riapertura parziale della carreggiata già prima delle festività natalizie, anche per venire incontro alle comprensibili richieste dei cittadini e alle legittime aspettative degli operatori economici della zona – prosegue Ridolfi – Purtroppo, però, la valutazione tecnica sulla sicurezza del cantiere ha fatto ritenere più opportuna la riapertura della viabilità solo al termine del completamento dei lavori. E’ importante sottolineare come gli innegabili sacrifici registrati permetteranno di accrescere sensibilmente la sicurezza idraulica delle abitazioni e delle attività produttive di una vasta area della Piana di Lucca. Stiamo per portare a termine uno step fondamentale di una lunga serie d’interventi già realizzati nella zona (il cantiere, infatti, completa un adeguamento più complessivo, per il quale sono stati investiti oltre 2milioni di euro), e che proseguirà anche nei mesi a venire. In programma, infatti, ci sono l’adeguamento della cassa di espansione sul Rio Caprio (per il quale abbiamo già ottenuto il relativo finanziamento) e un comune impegno per individuare le risorse necessarie per realizzare la nuova cassa d’espansione che vedrà la luce a sud del ponte; alla fine si andrà così a formare un meccanismo di trattenimento delle acque che, in caso di eventi alluvionali, riguarderà l’intero reticolo formato dal sistema Caprio-Casale”. “I tempi dei lavori – sottolinea Ridolfi – sono stati particolarmente lunghi perché la legislazione nazionale prevede, per opere del genere, requisiti tali da poter sopportare ondate di piena dalle caratteristiche duecentennali. Si è trattato quindi di armonizzare tali puntuali prescrizioni con la presenza delle abitazioni e le aziende a monte a valle del ponte, al fine di mitigare quanto più possibile il significativo impatto sul territorio che norme tanto stringenti non possono che comportare”.
Il Consorzio di Bonifica Auser Bientina è a disposizione dei cittadini per fornire informazioni e spiegazioni sull’andamento dei lavori: gli uffici sono a disposizione per illustrare il progetto e consegnare copie del piano e del cronoprogramma dei lavori a tutti i cittadini che ne facciano richiesta (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e su appuntamento tramite numero verde 800 999778). Il cronoprogramma dell’intervento sarà pubblicato sul sito www.cbbientina.it e sarà dato conto settimanalmente dell’avanzamento dei lavori, anche attraverso la pagina Facebook del Consorzio.
Dic 27, 2013
da “Il Tirreno” di Fabrizio Tonelli
LUCCA Il Comune di Lucca è alla preistoria per quanto riguarda la programmazione sanitaria ma la maggioranza consiliare fa finta di nulla e pensa che avere la presidenza della conferenza dei sindaci sia la panacea di tutti i mali. Invece si dovrebbe concentrare sui ritardi accumulati in questi anni e sulle strade da percorrere. L’affondo arriva da Giorgio Del Ghingaro, attuale presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, intervistato dal nostro giornale dopo quanto successo nel consiglio comunale di Lucca dedicato alla sanità. E in particolare appunto sulla richiesta della maggioranza della presidenza dell’organismo per il sindaco Alessandro Tambellini. Del Ghingaro mette i puntini sulle i e spiega:
«La conferenza dei sindaci è disciplinata dalla legge regionale 40 e da un regolamento con il compito di indirizzo, verifica e controllo delle Asl. Ogni comune mette a disposizione la propria programmazione sanitaria e la conferenza di concerto con l’Asl verifica che non ci siano sovrapposizioni e avalla le scelte. Come accadde quando Lucca indicò l’area per il nuovo ospedale». La conferenza dei sindaci è un organo elettivo e per essere eletti presidente è necessario avere la maggioranza determinata da quote fissate in base a un regolamento.
«Se il sindaco Tambellini – dice Del Ghingaro – farà richieste al presidente della conferenza di mettere all’ordine del giorno la modifica della presidenza, sarò ben lieto di farlo e di verificare se Tambellini ha la maggioranza. Ricordo che lo stesso Favilla manifestò la medesima intenzione, ma non aveva i numeri. Inoltre di solito un avvicendamento alla guida dell’organismo c’è quando va al voto più del 50% dei comuni. Se Lucca intende farlo anzitempo non ho niente in contrario, ma deve arrivare una richiesta formale». Dalla forma alla sostanza. E qui le parole di Del Ghingaro sono ancora più pesanti. «Sulla sanità Lucca deve correre per colmare il gap che ha con gli altri comuni della Piana e della Valle del Serchio e non deve perdersi in basse polemiche. E’ sotto gli occhi di tutti che nei 5 anni precedenti nulla è stato fatto sulla programmazione territoriale e per l’accoglienza del nuovo ospedale. Si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, non è stato riconosciuto il monoblocco e quindi non si poteva avviare il dibattito su cosa fare del Campo di Marte».
Ci sono poi altri elementi di forte preoccupazione, secondo Del Ghingaro. A partire dalla strada per il San Luca. «C’è un fortissimo ritardo sulla nuova viabilità che mi auguro non comporti disagi, ma sono molto, molto preoccupato al riguardo. Ma devo anche dire che nell’ultimo anno e mezzo (da quando è sindaco Tambellini; ndr) al di là di criticare chi c’era prima, a Lucca si è fatto ben poco, solo vuote polemiche, mentre è necessario essere concreti e lavorare sui progetti».
Quali? Del Ghingaro non si fa pregare a elencarli. «Come si è mosso il Comune di Lucca per l’ambulatorio pediatrico? Che cosa ha fatto per la riabilitazione? Quali proposte ha avanzato per la redistribuzione dei distretti? Quali iniziative ha preso per l’ospedale di comunità e per l’hospice? La programmazione deve essere pluriennale, ci apprestiamo a inaugurare il nuovo ospedale e a Lucca non c’è una sanità territoriale adeguata, al passo dei tempi. Basta pensare alle condizioni dei distretti di San Vito e S. Anna. Ben venga la casa della salute, come dice l’Asl, ma sarà pronta forse fra un anno. E nel frattempo che si fa?». Del Ghingaro invita Lucca a muoversi con urgenza.
Poi l’ultimo affondo: «Questo vezzo tutto lucchese di dare sempre la colpa agli altri senza guardarsi in casa non serve a nulla e fa accumulare ritardi su tutto, sanità compresa. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini».
Dic 15, 2013
Da “Il Tirreno”
di Barbara Antoni w
LUCCA Incontro con i sindaci dei Comuni della provincia il 13 gennaio, incontro (domani) con i sindaci dell’Ato Toscana Costa. Il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro procede sulla strada intrapresa, il suo progetto di creare una società unica sul territorio provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti, a dispetto del disegno dell’Ato di dare vita, in base a un progetto regionale, a un soggetto unico (Reti Ambiente spa) a partecipazione pubblico privata. Il primo impegno è domani, una riunione a cui sono invitati i 105 sindaci degli altrettanti Comuni dell’Ato Toscana Costa. Del Ghingaro vi parteciperà dopo aver inviato a tutti gli addetti ai lavori (lettera datata 14 novembre) una premessa di due cartelle e mezzo in cui spiega i motivi che lo inducono a non condividere il piano finalizzato alla nascita di Reti Ambiente.
Il fatto, ad esempio, che «non c’è ancora un piano interprovinciale condiviso, dopo tante versioni e modifiche ancora non si è trovato un accordo per discuterlo nei consigli provinciali», scrive nella lettera ai sindaci dell’Ato, o che «nel frattempo abbiamo compiuto profondi cambiamenti, e le buone pratiche attivate in numerosi Comuni toscani dimostrano che un altro sistema di gestione dei rifiuti, moderno e innovativo, è possibile e realizzabile».
La proposta che Del Ghingaro porterà all’assemblea sarà piuttosto di «disincentivare l’utilizzo degli inceneritori – spiega a voce -, di valorizzare le operazioni di riciclaggio delle materie prime, la duplicazione e moltiplicazione di esperienze virtuose che abbiamo in Toscana. Ritengo che il piano regionale sia nato vecchio, che il piano interprovinciale rischi di essere anacronistico. Ho esternato le mie convinzioni per annunciare il mio voto contrario all’assemblea dell’Ato. A meno che non intervengano cambiamenti sulla proposta: in quel caso sarà disposto a discutere». In particolare, pesa, secondo Del Ghingaro, che il piano regionale «non prenda in considerazione una strategia finalizzata all’obiettivo “rifiuti zero”.
Quello della Regione è un piano fatto per i gestori delle attuali discariche. Non possiamo accettarlo». Anche perché per la maggior parte il territorio provinciale lucchese si mostra virtuoso nel campo dei rifiuti. Capannori ad esempio può registrare ad oggi l’80% raggiunto nella raccolta differenziata ma soprattutto «il 35% della riduzione complessiva del rifiuto – sottolinea Del Ghingaro -. Meno rifiuti prodotti, meno spese di smaltimento: l’aspetto economico è determinante per sostenere progetti del genere».
Di queste strategie, che dovrebbero essere alla base della società unica su scala provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti, Del Ghingaro parlerà nel corso dell’incontro a cui ha invitato (a Capannori, il 13 gennaio 2014 alle 11, inviti già spediti) i sindaci dei Comuni del territorio provinciale e tutti i presidenti delle società che per conto dei Comuni sono incaricate di gestire il ciclo dei rifiuti.
E con le amministrazioni comunali maggiori della provincia già concordi con Del Ghingaro (hanno approvato la sua proposta il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, quelli di Viareggio Leonardo Betti e di Camaiore Alessandro Del Dotto) i numeri potrebbero esserci tutti per proseguire nel solco della proposta del sindaco di Capannori di «creare un patto politico forte,» come ha detto a suo tempo, per costituire una società che possa perseguire in parallelo più obiettivi: l’azzeramento dei rifiuti da una parte e il contenimento delle tariffe dall’altra.
Dic 5, 2013
Da “Il Tirreno”
Nessun “doppione” con il polo tecnologico di Lucca, che si trova all’immediata periferia della città nella frazione di a Mugnano. Lo assicura il sindaco Giorgio Del Ghingaro. L’impronta sarà più di centro per l’innovazione rispetto all’iniziale cittadella della calzatura dopo la messa in liquidazione del Ceseca (centro servizi calzaturiero). Lo spazio lasciato libero avrà un’altra destinazione. Negli ultimi tempi si è fatta avanti una multinazionale milanese specializzata in test in diversi settori. L’edificio del Polo è costituito, oltre dall’immobile principale, da una terrazza in gran parte coperta e, in prossimità dell’area di sosta principale, da un fabbricato ad uso locale tecnico. L’edificio si contraddistingue per la flessibilità, sia nella modifica degli ambienti, sia degli impianti ad un alto contenuto tecnologico.
Dic 5, 2013
Da “Il Tirreno”.
di Nicola Nucci
SEGROMIGNO IN MONTE Il polo tecnologico di Segromigno aprirà a febbraio. Confermata la collaborazione con la prestigiosa scuola Normale di Pisa. L’accordo è in fase di definizione per quanto riguarda l’acquisto delle attrezzature (telescopi, computer e altro) per le quali la Regione ha già finanziato 206mila euro al Comune di Capannori, proprietario della struttura (oltre 1600 metri quadrati) ed ente capofila insieme agli altri soci (Provincia e Camera di Commercio) e con il sostegno della Regione e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Un investimento complessivo di circa 5 milioni per dare vita al polo tecnologico che diventerà un centro all’avanguardia per la ricerca e l’innovazione (non solo nel distretto calzaturiero), con uno spazio di circa 250 metri quadrati di laboratori assegnato alla Normale per lo studio delle nanotecnologie. L’annuncio arriva dal sindaco Giorgio Del Ghingaro.
«I lavori al polo tecnologico sono ripartiti dopo i ritardi causati dal fallimento della ditta costruttrice e in seguito alla messa in liquidazione del Ceseca che hanno causato uno stop. La struttura è quasi pronta, prevediamo di inaugurarla a febbraio. Un punto di forza è l’accordo con la Normale con i quali abbiamo concordato l’acquisto dei mobili ed attrezzature. C’è anche l’ok della Regione che ha già approvato un finanziamento per attrezzare anche lo spazio della Normale. Siamo felici di collaborare con un partner così prestigioso ed importante, un percorso iniziato tre anni fa con visite reciproche e incontri proficui e cordiali. I rapporti non sono mai stati interrotti ed ora siamo a definire l’accordo».
«L’ipotesi di un accordo con il Comune non è stata abbandonata – conferma il direttore della Scuola Normale, Fabio Beltram – spero anzi che sarà possibile concretizzare l’interesse dimostrato da entrambe le istituzioni e realizzare un progetto importante per il territorio e il suo sviluppo tecnologico».
Inoltre come richiesto dalla Regione ci sarà un accordo con il polo tecnologico Asev di Empoli, ente capofila della rete delle nanotecnologie. Un iter, quello del polo tecnologico di Segromigno, che è stato anche tribolato. L’inaugurazione era stata annunciata prima per il giugno 2012, quindi ad aprile e infine per settembre. Adesso siamo davvero in dirittura d’arrivo, garantisce il sindaco.
«Entro febbraio saremo in grado di dare dei contenuti alla struttura che rappresenta una grande opportunità per il sistema produttivo ed un volano per l’economia con ricadute positive a livello locale – afferma Del Ghingaro – abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse per start up ed incubatori in linea con il progetto regionale. Capannori diventerà uno dei centri propulsori per l’innovazione tecnologica”.
L’immobile è anche improntato alla massima efficienza energetica con sistemi di protezione solare e wi-fi in tutta l’area. Oltre al centro per le ricerche delle nanotecnologie il polo ospiterà la sede del Centro Rifiuti Zero e spazi per incubatori legati alla modan ed imprese ad alto contenuto hi-tech, in collaborazione con la Camera di Commercio e Luccatech ed una grande sala per convegni.