07.03.2012 La casa di accoglienza rimodernata dagli ospiti

Gli ospiti della casa di accoglienza sono i protagonisti dei lavori di riqualificazione dell’edificio che li accoglie. I 17 giovani che attualmente si trovano nella struttura di Salanetti, in segno di gratitudine, hanno deciso di ripagare l’ospitalità del Comune di Capannori e della cooperativa “Odissea”, che gestisce la casa. Sotto la direzione di un professionista, hanno dato il via a una serie di opere di miglioramento della parte più vecchia dell’edificio. I lavori riguardano principalmente gli spazi della Casa: sette camere, il salotto, il soggiorno, la cucina, la lavanderia, l’ingresso e le scale. I giovani volontari stanno aggiustandogli infissi, imbiancando le camere, gessando le porte, lucidando le scale ed effettuando altre opere di riparazione. Gli interventi, che sono iniziati da qualche giorno, si concluderanno tra circa un mese. La casa di accoglienza di Lunata dalla scorsa estate, grazie alla decisione presa all’unanimità dal consiglio comunale, può ospitare non solo gli stranieri ma anche i cittadini di nazionalità italiana che sono temporaneamente senza una casa. Vi si può accedere dopo la segnalazione da parte degli uffici comunali. Affinché si possa essere accolti, inoltre, è necessario avere un lavoro oppure esserne attivamente alla ricerca. Per i casi di emergenza abitativa il soggiorno è limitato a 30 giorni, mentre per le altre situazioni si può rimanere per un massimo di 6 mesi, con possibilità di proroga per un ulteriore semestre in seguito a una valutazione da parte degli operatori. Entro questo periodo l’ospite deve trovare un’abitazione. A disposizione delle persone ci sono 12 posti letto in stanze triple arredate. Gli ospiti devono compartecipare, con una quota di modesta entità, alle spese di acqua, luce, gas, riscaldamento e rifiuti, calcolata secondo scaglioni di reddito. La vita all’interno della casa di accoglienza è improntata al rispetto e alla convivenza fra le varie persone.

07.03.2012 L’Asl dà priorità ai servizi territoriali

Il Tirreno

L’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia cala in Lucchesia. Va a Capannori, prende parte al consiglio comunale sulla sanità, dai servizi territoriali al nuovo ospedale, ma delude le attese. Di Lucca di fatto non parla, illustra solo le politiche generali della Regione, elogia la sanità toscana, rivela diminuzioni di accessi al pronto soccorso. E poi spiega le strategie della Regione, all’insegna di appropriatezza, qualità nell’ambito della logica di area vasta, investimenti (1 miliardo e 200 milioni di euro nei prossimi tre anni). Al cronista che chiede lumi sul raddoppio della spesa per il nuovo ospedale in costruzione a San Filippo e per il relativo parcheggio che sarà a pagamento, l’assessore regionale consiglia di parlare con il direttore generale dell’Asl 2. Il direttore, Antonio D’Urso, in realtà ha già parlato. Con una prima lunga conferenza stampa e con un intervento proprio durante il consiglio di Capannori. Dove in pratica ha riassunto, con una sintesi efficace, i temi in discussione e i programmi dell’Asl. Partendo proprio dal territorio. «La riorganizzazione dei servizi territoriali è prioritaria – dice D’Urso – e va da sè, al di là degli ospedali. In questa ottica è anche fondamentale il ruolo dei medici di famiglia. Il nostro obiettivo -aggiunge il direttore generale dell’Asl 2 – non è tanto mandare via i pazienti dall’ospedale prima possibile, ma non farceli entrare, proprio attraverso le attività sanitarie territoriali». D’Urso spiega meglio questo concetto: «In ospedale devono andare solo i pazienti che ne hanno realmente bisogno e che una volta guariti possono essere affidati ai servizi territoriali. E non deve passare il principio che un ospedale più piccolo non rispetta le esigenze dei malati». Il direttore generale dell’Asl illustra poi quelli che definisce punti fermi:«L’ospedale c’è, è a San Filippo e non può essere sradicato e trasferito altrove. E io lo aprirò non appena sarà pronto, diventerà un valore per la città e il comprensorio». D’Urso si dice comunque pronto al confronto con i cittadini, il volontariato e i rappresentanti istituzionali sui problemi legati all’avvio del nuovo ospedale. E paiono essere soprattutto due i temi più urgenti da affrontare: quello della viabilità e quello dei parcheggi. E’ logico che sotto questi punti di vista l’Asl 2 si attenda una presa di coscienza e iniziative concrete soprattutto da parte del comune capoluogo. In questo senso assume particolare rilievo un altro consiglio comunale aperto sulla sanità, quello in programma domani pomeriggio a Lucca, cui parteciperà anche Giorgio Del Ghingaro, presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2. D’Urso parla anche della necessità di fare delle scelte, a fronte di risorse che sono ben delimitate.«Tocca a noi assumerci quersta responsabilità, che è anche etica – afferma il direttore generale dell’Asl 2 -. E’ chiaro che c’è un obiettivo di bilancio da rispettare, ma l’entusiasmo può aiutarci ad andare avanti».

07.03.2012 A Capannori sanità più vicina ai cittadini

Il Tirreno

La visita dell’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia al consiglio comunale è stata l’occasione per fare il punto sulla sanità nel comune della Piana. «Oggi la sfida per gli amministratori – ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro – è di riuscire a interpretare il processo evolutivo in corso, in modo da garantire servizi e prestazioni ospedaliere e sociosanitarie sui territori. A Capannori, abbiamo scelto di sviluppare strutture intermedie sociosanitarie, una al nord rappresentata dalla casa della Salute, una al centro, ovvero il distretto di Capannori, e una al sud, con il centro di San Leonardo in Treponzio. Questo perché sappiamo il percorso che sta interessando la sanità, anche a livello nazionale. Adesso la questione fondamentale è quella di strutturale la governance del sistema sociosanitario, perché è sempre più necessario che i Comuni giochino un ruolo da protagonisti, viste le peculiarità che caratterizzano ogni territorio». Accanto alle tre strutture intermedie su cui i cittadini possono contare, la comunità di Capannori dispone anche di quattro team di medici di base che garantiscono un servizio continuativo, situati a Marlia, Lunata, San Leonardo e Guamo e sul centro di salute mentale a Camigliano. Nell’occasione il consiglio comunale ha votato, unanimemente, un ordine del giorno, presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Guido Angelini, in cui impegna la Regione e l’azienda Asl 2 ad ascoltare la voce del territorio prima di prendere decisioni, perché ogni realtà territoriale ha le sue caratteristiche e le scelte che condizioneranno il futuro di Capannori e dell’intera Piana dovranno essere condivise dalle istituzioni locali. Al dibattito sul quadro della sanità locale e regionale, oltre a Scaramuccia, sono intervenuti il sindaco Giorgio Del Ghingaro, il presidente della IV commissione regionale sanità Marco Remaschi, il direttore generale dell’Azienda Usl 2 di Lucca Antonio D’Urso insieme al direttore amministrativo Alessia Macchia, l’ex direttore Oreste Tavanti e il presidente dell’ordine dei medici Umberto Quiriconi. Durante il consiglio sono inoltre intervenuti: Silvia Amadei e Claudio Giampaoli del Pd, Gaetano Ceccarelli dell’Udc, Nicola Lucchesi del Gruppo misto.

21.02.2012 Pubblicato il bando per gli orti comunali

Pubblicato il bando per l’assegnazione degli ‘orti comunali’ situati nelle frazioni di Capannori in via per Corte Fontana, Marlia, traversa di via Paolinelli (ex area Peep) e Guamo, traversa di via nuova (ex area Peep). Si tratta di piccoli appezzamenti di terremo di 30 metri quadrati da destinare alla produzione di colture ortive senza scopo di lucro che saranno concessi a chi possiede i requisiti previsti dall’apposito regolamento per una durata di 4 anni. Fra i requisiti principali per l’assegnazione avere compiuto 18 anni, non avere ottenuto per sé o altro familiare un altro orto, non avere proprietà esclusiva di altri terreni coltivabili ad orto nel comune di Capannori e nei Comuni limitrofi. Nella definizione della graduatoria saranno attribuiti punteggi in base al reddito Isee dei richiedenti. er estendere le coltivazioni». Le domande dovranno pervenire entro le 13 del 9 marzo al Protocollo del Comune (piazza Aldo Moro) utilizzando il modulo disponibile all’ufficio patrimonio e all’Urp del Comune e scaricabile, insieme al regolamento, anche dal sito internet del Comune (www.comune.capannori.lu.it).

09.02.2012 Segromigno entra nella rete Asev

Il Tirreno

A giugno sarà pronto il polo tecnologico di Segromigno in Monte e l’amministrazione comunale sta lavorando per mettere a punto strategie e progetti di innovazione che avranno sede nel nuovo immobile di 1.600 metri quadrati, la cui realizzazione è stata finanziata con 5 milioni di euro da Comune di Capannori (ente capofila), Provincia e Camera di Commercio con il sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La giunta del Ghingaro nei giorni scorsi ha approvato l’adesione alla rete regionale sulle nanotecnologie e un accordo con l’Agenzia per lo sviluppo Empolese Valdelsa (Asev) che ne è ente capofila. «Grazie a questo accordo – spiega l’assessore alle attività produttive, Maurizio Vellutini – verrà a instaurarsi una proficua collaborazione tra il futuro centro di ricerca sulle nanotecnologie di Segromigno e il laboratorio sulle nanotecnologie quello di Empoli. In particolare, l’agenzia per lo sviluppo empolese metterà a disposizione del nostro centro alcuni ‘animatori’ che avranno il compito di facilitare il rapporto tra ricerca e aziende, sostenendo quindi l’attività di trasferimento tecnologico e di supporto all’imprenditorialità locale propria dei poli di innovazione, che tra i loro compiti hanno proprio anche il rafforzamento della competitività dei contesti territoriali. Un ruolo importante – conclude Vellutini -, alla luce della critica congiuntura economica che stiamo attraversando, che può essere superata proprio grazie anche alla capacità del sistema imprenditoriale di investire sull’innovazione».

09.02.2012 Senso unico dimezzato ? «Ok, ma solo per 4 mesi»

Il Tirreno

Va bene la riduzione di orario per il senso unico alternato sul viale Europa proposta dal prefetto Alessio Giuffrida, ma va riattivato il percorso per fare gli assi viari e si intervenga per migliorare la sicurezza della strada. Quattro mesi per questi obiettivi, al termine dei quali la Cna e gli autotrasportatori se non ci saranno risultati saranno di nuovo in lotta. Questi i punti principali emersi dalla riunione tenuta alla Cna con gli autotrasportatori per fare il punto sulla questione viale Europa. «Fermo restando che rimaniamo contrari all’ordinanza del Comune di Capannori, soprattutto per il fatto che è mancato il confronto con gli altri enti e le categorie, abbiamo deciso di dimostrare senso di responsabilità e di accogliere la proposta di riduzione dell’orario avanzata dal prefetto», spiega il direttore Cna Stefano Tesi. Una riduzione sensibile quella illustrata dal prefetto Giuffrida, che taglia di oltre il 50 per cento le ore interessate dal divieto. «La nostra disponibilità – prosegue Tesi –, è soggetta a condizioni precise e vogliamo dare un nuovo impulso ai piani che riguardano la viabilità della Piana. Prima di tutto, siamo disposti a lavorare in queste condizioni solo per quattro mesi. Inoltre, in questi quattro mesi, vorremmo che tutti gli enti si adoperassero per arrivare alla progettazione dei nuovi assi viari, perché sono l’unica soluzione possibile. Nel frattempo, chiediamo che sia messo in sicurezza viale Europa.Se al termine di questi quattro mesi non saranno stati fatti passi in avanti, decideremo come tornare a dimostrare la nostra contrarietà all’ordinanza, che non può essere un atto definitivo». Insomma, una sorta di ultimatum quello della Cna, che nei prossimi giorni chiederà al Comitato infrastrutture della Camera di commercio di riunirsi. «Vorremmo che le altre categorie appoggiassero la nostra posizione, così da presentarla con forza al tavolo aperto dal prefetto», conclude Tesi.

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