Giu 12, 2012
Il Tirreno
Un ospedale moderno a misura di paziente
Stessi posti letto rispetto al Campo di Marte, tecnologia più avanzata e gestione centralizzata di tutti i servizi. Mancano meno di dieci mesi alla fine dei lavori – previsti entro marzo del 2013 – e il direttore generale dell’Asl, Antonio D’Urso, continua a dannarsi l’anima per spiegare che il nuovo ospedale San Luca rappresenta un’opportunità importante per lo sviluppo della sanità e della cura a livello provinciale. Così per sfatare i falsi miti snocciola le cifre che mettono a confronto le due strutture che secondo i numeri sarebbero equivalenti. 68mila metri quadrati per il Campo di Marte contro i 75mila della struttura di San Filippo che può contare su una superficie coperta di 16mila metri quadrati contro i 15.300 complessivi del vecchio ospedale. Numeri che vedono in svantaggio il San Luca solo per quanto riguarda la somma della superficie utile dei vari piani che scenderà da 56mila a 50mila metri quadrati. «Ma lasceremo nel vecchio immobile tutte quelle funzioni che non sono per acuti come il Sert, la cura dei tossicodipendenti e la farmacia». Un lungo elenco già stilato dall’ex direttore generale Oreste Tavanti e che negli ultimi mesi è stato più volte ritoccato e allungato dal suo successore che conta di riuscire a razionalizzare il più possibile i servizi tra le due strutture. «Ho già dato incarico agli uffici di fare un calcolo della superficie complessiva che avremo a disposizione una volta che sarà entrato in funzione il nuovo ospedale – prosegue D’Urso – e sono convinto che alla fine il saldo sarà positivo. Del resto lo stesso Campo di Marte viene attualmente classificato dalla Regione come ospedale per acuti e quindi in pratica andiamo a sostituire una struttura vecchia con una nuovissima». Posti letto. Anche il saldo dei posti letto per il ricovero ordinario è a favore del San Luca che ne avrà 354 rispetto agli attuali 325 del Campo di Marte. Questi numeri però sono falsati dalla recente razionalizzazione effettuata all’interno dell’ospedale dove fino a un anno fa i letti per i degenti erano 410. Caleranno invece i posti letto di Day hospital, da 68 a 54, mentre i posti letto tecnici al netto delle culle saliranno da 48 a 57. Secondo le statistiche dell’Asl il 70% dei pazienti attuali del Campo di Marte possono essere dimessi dopo 5 giorni di degenza complessiva, per gli altri saranno utilizzati i letti del ciclo continuo. Pronto soccorso. Più di 2000 metri quadrati contro gli attuali 900 e 20 posti letto dedicati all’osservazione breve-intensiva – ora sono solamente 12 – dovrebbero consentire una migliore distribuzione del lavoro sulle urgenze rispetto al Campo di Marte. Intensità di cura. La vera novità è rappresentata dalla nuova concezione dell’ospedale che sarà interamente centralizzata invece che suddivisa per reparti. Un malato non sarà più smistato nei reparti all’interno della struttura ma sarà collocato per intensità di cura suddivisa su tre livelli. Il primo livello d’intensità sarà quello più critico, riservato alla terapia intensiva (14 posti letto) e alla terapia sub intensiva (16 posti letto). Al secondo livello di intensità saranno riservati 276 posti letto complessivi suddivisi tra area medica (124), chirurgica (94), materno infantile (46) e servizio psichiatrico (12), mentre al terzo livello, quello più leggero, spetteranno 48 posti letto ai quali se ne aggiungono 20 per il day hospital e 34 per la day surgery. Antisismica. Il progetto è quello di un monoblocco, sembra un unico immobile ma in verità è stato concepito e realizzato come una moltitudine di edifici più piccoli ma scomposto in vari piccoli edifici scomposti per ovviare agli effetti della dilatazione termica. Ma in caso di terremoto due edifici contigui potrebbero ondeggiare entrare in collisione uno con l’altro e così gli ingegneri hanno installato un’ottantina di shock transmitters, veri e propri pistoni che operano come una sorta di cintura di sicurezza consentendo gli spostamenti dovuti alla dilatazione termica e bloccando invece ogni movimento in caso di oscillazione sismica. «L’intera struttura – assicura l’ingegner Gabriele Marchetti – risponde alle moderne norme antisismiche ed è in grado di rimanere in funzione anche in seguito a una violenta scossa di terremoto». I tempi. – La fine dei lavori è prevista entro il marzo 2013, a quel punto inizierà la fase dei collaudi che si dovrebbe concludere entro settembre 2013 e darà il via all’operazione di trasferimento che durerà per quattro mesi, da ottobre a gennaio. La prima a essere trasferita sarà la tecnologia leggera, poi toccherà alla tecnologia pesante, poi i pazienti meno complessi, quelli più complessi e infine il pronto soccorso che al San Luca dovrebbe essere attivato il primo febbraio 2014 mentre contemporaneamente cesserà di funzionare il Campo di Marte.
Giu 5, 2012
Oltre 2mila persone tra cui diplomatici e alti ufficiali hanno visitato lo stand del Comune di Capannori a Bruxelles al quartier generale della Nato in occasione dell’iniziativa “Italian National day”. In tanti hanno assaggiato i prodotti tipici di alcune aziende capannoresi e hanno ritirato materiale informativo del territorio. Alla presenza dell’assessore Maurizio Vellutini si è anche esibito il quintetto di giovani musicisti capannoresi Gabriel Tomei, Maicol Pucci, Alberto Pagliafora, Marcello Angeli e Luca Betti.
Giu 5, 2012
Saranno proiettati mercoledì 6 giugno alle ore 21.15 ad Artè i cortometraggi realizzati dagli studenti di alcune scuole capannoresi nell’ambito del progetto ‘Ciak si gira’ inserito nella Vetrina Scolastica del Comune e finanziato dal progetto di cooperazione territoriale ’Active’ cofinanziato dal Fondo Europeo di sviluppo Regionale.
Oltre cento ragazzi hanno partecipato alla realizzazione dei video offrendo il loro contributo in qualità di attori in erba coordinati dall’esperto di cinema Pier Dario Marzi e dall’aiuto regista Giuseppe Stefanelli. Durante la serata finale verranno consegnati gli Oscar ai migliori video e agli attori che maggiormente si saranno distinti. Quest’anno la giuria è particolarmente qualificata perché composta, oltre che da Michele Moretti, tradizionale collaboratore dell’iniziativa nonché film maker locale, dall’attore Renato Raimo, noto volto televisivo e cinematografico e dal regista Edoardo Marazita, che stanno apprestandosi ad iniziare le riprese di un film poliziesco in Lucchesia e si sono prestati per l’occasione a ricoprire il ruolo di giurati tecnici che consegneranno i premi ai ragazzi
Vediamo come si intitolano i corti e da quali scuole sono stati realizzati.
La vendetta, Energia intelligente e Casa mia, Laboratorio di cinema della scuola secondaria di primo grado L.Nottolini di Lammari; L’oasi della classe 1a C della scuola secondaria di primo grado Don Aldo Mei di San Leonardo in Treponzio; La sindrome di Obsol, classe II E della scuola secondaria di primo grado ‘C. Piaggia’ di Capannori; Una pesca miracolosa, classe II B della scuola secondaria di primo grado di Camigliano; I colori dell’anima , classe VB della scuola primaria A.Manzoni di Marlia; Mi occupo di te classi V A e V B della scuola primaria A.Manzoni di Marlia.
Giu 2, 2012
La buona notizia è che lo scalo merci al Frizzone sarà aperto nel febbraio del prossimo anno. Quella che invece apre un fronte di confronto è che Rfi ha comunicato che non realizzerà il sottopasso ferroviario quale opera sostitutiva della chiusura del passaggio a livello su via del Casalino: Rfi ha dichiarato l’impossibilità di realizzare l’opera per problemi di natura idrogeologica e ha dichiarato, contestualmente, di realizzare un sovrappasso con opere di viabilità di collegamento. Il Comune di Capannori si è reso disponibile ad affrontare la questione previa discussione con i cittadini e il consiglio comunale, ma ritiene necessario che tale sovrappasso sia corredato di tutta la viabilità di collegamento tra la via Chelini e via del Casalino all’altezza del ponte dell’aeroporto. Per queste problematiche sarà attivato un confronto tra il Comune e Rfi. Tutto questo è emerso nel corso della riunione del comitato di vigilanza per l’accordo dello scalo merci. Rispetto all’allestimento dell’opera, Rfi ha confermato l’impegno a realizzare cinque binari con alcune modifiche rispetto al progetto originario. Per la gestione dello scalo merci è stato concordato che la Provincia proseguirà nel confronto con gli operatori della logistica al fine di individuare un soggetto gestore che sia in grado di offrire un servizio logistico competitivo e funzionale volto a garantire la riduzione del trasporto delle merci su gomma a favore del trasporto su ferro, riaffermando quindi l’interesse pubblico che sta alla base dell’investimento che i vari soggetti sottoscrittori dell’accordo hanno messo a disposizione per la realizzazione dell’opera. Nella riunione sono stati precisati anche gli atti e gli interventi riguardanti alcuni tronchetti ferroviari connessi al nuovo scalo compreso l’allacciamento di una nuova azienda. In questo quadro l’amministrazione provinciale di Lucca ha anticipato ai presenti i contenuti di uno studio volto a trasformare il nuovo scalo merci in un vero e proprio centro intermodale che favorisca lo scambio e l’integrazione fra i vari sistemi di trasporto nonché lo stoccaggio del materiale. Il progetto verrà illustrato ed approfondito in occasione della prossima riunione del cmitato di vigilanza per verificarne la fattibilità. La Provincia, nei prossimi giorni, riprenderà il confronto con gli operatori del settore e gli enti locali per individuare il nuovo soggetto gestore dello scalo merci. A breve, una volta superate le necessarie verifiche sulle soluzioni inerenti i problemi di viabilità connessi alla soppressione del passaggio a livello di via del Casalino, sarà concordata una nuova riunione del comitato di vigilanza. Allo scopo di sottoscrivere la variante all’accordo di programma che dovrà sancire le modifiche al progetto originario e le intese sulla gestione dello scalo. All’incontro, svoltosi a Palazzo Ducale, hanno partecipato il presidente della Provincia Stefano Baccelli, l’assessore allo sviluppo economico Francesco Bambini, il vicesindaco di Capannori Luca Menesini, il sindaco di Porcari Alberto Baccini, il direttore di Rfi ingegner Del Prete del compartimento di Firenze.
Mag 27, 2012
Il Tirreno
La ditta Contrucci Costruzioni di Bagni di Lucca si è aggiudicato l’ appalto dei lavori di restauro conservativo della Torre di segnalazione di Sant’Andrea di Compito. Si tratta dell’intervento del secondo lotto per un importo a base di gara di 50mila euro. Le offerte ricevute sono state tre. L’aggiudicazione è stata stabilita in 46.770 euro oltre ad oneri per 2.640 euro per un totale di 49.410 euro. Il secondo lotto di interventi prevede la realizzazione della scala interna. Un’operazione iniziata nel 2008, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Con la realizzazione della scala interna sarà possibile salire in cima alla torre e godere di un bellissimo panorama, oltre a valorizzare dal punto di vista turistico viene restituita simbolicamente al monumento anche la sua funzione originaria che era quella di avvistamento, essendo una torre di guardia che segnalava eventuali pericoli a Lucca. La torre di segnalazione risale al XIV secolo. Un’antica torre di guardia, situata in località “Al canto”, che serviva per segnalare a Lucca eventuali pericoli. Sulla sommità è posta una cesta di ferro dove, secondo la credenza popolare, veniva messa la testa mozza dei banditi uccisi. In realtà il recipiente era destinato a contenere il materiale infiammabile per i segnali. Tuttavia la macabra diceria potrebbe avere un fondo di verità se riferita, invece, ad una strana scatola a sbarre infissa sopra la porta di ingresso.