09.12.2012 I certificati anagrafici? Si fanno con un clic da casa

Le code agli sportelli per richiedere un certificato anagrafico presto diventeranno solo un ricordo. Dai primi mesi del 2013 le attestazioni riguardanti la residenza, lo stato di famiglia, la cittadinanza, la nascita o il matrimonio potranno essere richieste gratuitamente dal proprio computer di casa. L’operazione richiederà solo pochi minuti, visto che basterà collegarsi al sito del Comune (www.comune.capannori.lu.it) e inserire i propri dati nell’apposita sezione. A questo punto il cittadino potrà stampare o salvare il certificato, che avrà valore legale grazie a uno speciale timbro digitale.

La novità sarà disponibile dai primi mesi del 2013 grazie all’adesione del Comune, varata oggi (venerdì) dalla giunta Del Ghingaro al progetto “e.comune” di cui è capofila il Comune di Campi Bisenzio (Firenze) e che vede coinvolte anche le amministrazioni comunali di Cecina (Livorno), Fucecchio (Firenze), Ponsacco (Pisa) e Santa Maria a Monte (Pisa), che rientra nel programma regionale per la promozione dell’amministrazione elettronica. Proprio la Regione Toscana ha finanziato con 40 mila euro l’implementazione di questo nuovo servizio nei Comuni aderenti.

“Capannori continua il proprio percorso di innovazione offrendo servizi che vanno incontro alle esigenze dei cittadini ed è tra i primi Comuni toscani ad introdurre i certificati anagrafici on line.  – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Se finora per ottenere un certificato era necessario rivolgersi agli uffici comunali, molto presto sarà possibile compiere l’operazione da casa, a qualsiasi ora del giorno. Questo si traduce innanzitutto in un risparmio di tempo, ma anche in una maggiore praticità offerta dai formati digitali. La novità si affiancherà ai servizi offerti dal nostro ente e che vengono svolti anche dagli Sportelli al cittadino, che per l’amministrazione comunale continuano a essere un valore aggiunto in un’ ottica di maggiore presenza sul territorio”.

Sarà possibile richiedere nove tipi ci certificati anagrafici in formato digitale: quello contestuale (cumulativo + stato di famiglia), cumulativo personale, di matrimonio, di morte, di nascita (senza indicazione di paternità e di maternità), di residenza, di residenza e stato di famiglia, di residenza e cittadinanza e di stato di famiglia per assegni familiari.

Una volta che il cittadino si sarà autenticato sulla pagina relativa a questo servizio online, potrà scegliere fra i vari certificati disponibili per se stesso o per i propri familiari ed eventualmente selezionare il riferimento normativo che gli consente di ottenere un certificato esente da bollo. In caso di emissione di bollo, sul certificato viene lasciato lo spazio nel quale apporlo.

A proposito di servizi online, il prossimo anno il Comune attiverà anche i  pagamenti delle multe e di alcune tipologie di servizi.

30.11.2012 A Roma un convegno del Cnel su Maria Eletta Martini

Il Tirreno

Una donna impegnata nella politica e attenta ai giovani, alla famiglia, agli ultimi. Questa è l’immagine dell’onorevole Maria Eletta Martini scomparsa quasi un anno fa e ricordata ieri nell’ambito del convegno “Protagonisti del proprio tempo. Dalla memoria di Maria Eletta Martini al futuro del volontariato”. L’incontro – promosso da Centro nazionale per il volontariato, Comune di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Istituto Luigi Sturzo, si è svolto a Roma nella sede del Cnel – ha visto la partecipazione dei rappresentati delle istituzioni e del terzo settore che hanno avuto l’opportunità di conoscere la madre del volontariato italiano. La mattinata è stata coordinata dal presidente del Centro nazionale per il volontariato Edoardo Patriarca, che ha ricordato la fondatrice del Cnv rileggendo alcuni passaggi dei suoi scritti più recenti, «testimonianze – le ha definite – di una donna sobria e culturalmente elegante, impegnata, per trent’anni, a tessere sempre il mondo civile con le istituzioni». Tra i partecipanti anche il giurista Nicolò Lipari, relatore alla Camera della legge quadro sul volontariato, la 266 del 1991: «Sono molte le persone che uno incrocia nella vita, ma sono poche quelle che ti lasciano un segno – ha dichiarato – e non si può conoscere il mondo del volontariato se non si passa dal ricordo di Maria Eletta». Al convegno su quella che è considerata la madre del volontariato italiano era presenta anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: «Purtroppo l’ho conosciuta tardi – ha raccontato il primo cittadino Alessandro Tambellini – M’invitò nel suo studio in un giorno di luglio. Mi trovai di fronte ai carteggi che raccontavano la storia, le relazioni con i padri costituenti, con la resistenza. E poi De Gasperi e Moro… Mi si spalancò il mondo, mi mise in contatto con la grande storia. Di lei ho apprezzato la straordinaria cultura politica e l’assenza di impostazioni ideologiche. Pur nell’irrinunciabile appartenenza cristiana, di lei si poteva apprezzare la laicità, la disponibilità all’incontro con l’altro. Il suo esempio e la sua capacità di essere proiettata verso il futuro ci accompagna ancora con quel suo forte senso della democrazia». Tra i presenti al convegno monsignor Giuseppe Pasini, i presidenti Emma Cavallaro (Convol), Diego Cipriani (Caritas Italiana) e Stefano Tabò (Cnvnet), oltre ad Arturo Lattanzi della Fondazione Cassa di Risparmio, istituto che negli ultimi dieci anni ha destinato oltre 13 milioni di euro al fondo nazionale per il volontariato e circa 29 milioni per sostenere le attività di enti e associazioni della provincia che operano nel terzo settore. Alla memoria di Maria Eletta Martini sarà dedicato il primo appuntamento del prossimo “Festival del volontariato – Villaggio Solidale”, che si terrà a Lucca dal 21 al 24 febbraio 2013.

28.11.2012 Tra i nuovi poveri disoccupati, anziani e coniugi separati

IL Tirreno

Prima erano soprattutto immigrati senza punti di riferimento. Ora la crisi bussa anche a categorie fino a qualche anno fa al riparo dalla povertà. Lavoratori che hanno perso il proprio impiego, giovani istruiti e disoccupati, pensionati, madri e padri separati, in alcuni casi senza un posto dove dormire. Tutte facce della stessa medaglia chiamata povertà, fotografia di una provincia che negli ultimi anni ha visto sempre più cittadini rivolgersi ai centri di ascolto della Caritas. E se nel 2007 gli italiani che chiedevano aiuto rappresentavano il 20 per cento e gli stranieri l’80 per cento, nel 2011 la forbice si è drasticamente accorciata: 40 per cento italiani e 60 per cento stranieri. Il quadro è stato presentato ieri mattina nel dossier “Farsi prossimi”, promosso dalla Caritas e realizzato dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione e verrà reso noto venerdì alle 15,30 nell’Aula Magna della Curia Arcivescovile durante il convegno “Pensare insieme il contrasto alle povertà”. I dati sono stati presentati dal vicario generale dell’arcivescovo, monsignor Michelangelo Giannotti, la direttrice della Caritas Diocesana, Donatella Turri e il direttore della Fondazione Volontariato e Partecipazione, Riccardo Guidi. L’obiettivo non è solo denunciare la situazione di crisi e di povertà che sta coinvolgendo sempre più la nostra città, ma anche pensare a nuove politiche di intervento in collaborazione con gli enti locali e le associazioni del terzo settore del territorio. Ma chi sono i “nuovi poveri”? Nuovi non solo perché caduti recentemente nell’indigenza, ma anche perché appartenenti a categorie prima non interessate dalla povertà. Italianissime famiglie di lavoratori lasciati a casa da un giorno all’altro, persone che sperimentano una frattura all’interno del nucleo familiare a seguito di una separazione o divorzio, immigrati che ce l’avevano fatta a costruirsi una solidità economica e un’integrazione sociale e che ora sono ritornati al punto di partenza, giovani qualificati e donne istruite (più degli uomini), ma più penalizzate: camminano tutti su una linea di confine che mese dopo mese diventa sempre più sottile. Le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto sono state 1268 nel 2011 (con un aumento consistente della presenza maschile rispetto al passato), 26 in meno rispetto al 2010. «Ai centri di ascolto della Caritas e nelle nostre strutture arriva sempre di più una percentuale di popolazione attiva, con la compresenza di migranti e cittadini italiani – dice Turri – Ai centri sono tornate persone già conosciute e che non avevano avuto più bisogno, in particolare migranti da tempo nella nostra provincia che hanno dovuto fare la durissima scelta di mandare parte della famiglia nei loro paesi di origine, infrangendo così il percorso migratorio. Arrivano poi persone altamente qualificate, non solo fra i migranti che spesso hanno più difficoltà nel riconoscimento dei loro titoli, ma anche italiani che non trovano sbocchi lavorativi. Questo significa che ormai la povertà non è più standardizzabile». Il peso della crisi e l’aumento del costo della vita colpiscono soprattutto le famiglie con persone adulte (35-64 anni); mentre la popolazione straniera richiedente aiuto è prevalentemente giovanile.

28.11.2012 I figli? Tutti uguali Sì del Parlamento alla nuova normativa

Da ieri sera in Italia i figli naturali come quelli adottati hanno gli stessi diritti dei figli legittimi, ovvero nati all’interno del matrimonio. Il sì definitivo al riconoscimento dei figli naturali è stato sancito dalla Camera con 366 voti a favore, 31 i contrari, 58 gli astenuti. Sul testo alcuni gruppi avevano lasciato libertà di coscienza. Passato senza modifiche, dopo i cambiamenti apportati dal Senato, il provvedimento approvato diventa quindi legge. Il testo è passato malgrado la contrarietà dell’Udc condivisa anche da diversi deputati del Pdl, sulla norma che estende la possibilità del riconoscimento anche ai figli nati da un incesto, di cui i centristi avevano chiesto, senza risultato, lo stralcio. «Si sdogana l’incesto», ha sostenuto Paola Binetti. Ma alla fine è prevalsa la tesi opposta, difesa dalla relatrice Alessandra Mussolini: «Come si può impedire ad una madre stuprata di riconoscere il proprio figlio?». Ecco i punti salienti della legge. La parentela «è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo». La legge riconosce poi ai figli naturali un vincolo di parentela con tutti i parenti e non solo con i genitori. Il che significa che in caso di morte dei genitori può essere affidato ai nonni e non dato in adozione come accade oggi. E questa parificazione ha conseguenze anche ai fini ereditari. Viene poi ampliata la possibilità di riconoscimento dei figli nati da relazioni incestuose. Il testo piace agli ex ministri per le Pari opportunità dei governi Berlusconi e Prodi. Di «grande prova di civiltà» parla Mara Carfagna, mentre per Livia Turco «il Parlamento ha votato una legge di umanità e civiltà»; «l’unico atto per il quale sarà ricordata questa legislatura», dice poi la radicale Donatella Poretti. «Ora tutti i bambini saranno uguali», sottolinea Benedetto Della Vedova di Fli, mentre Anita Di Giuseppe dell’Idv definisce il testo «Un passo fondamentale per l’Italia». Ora tocca al governo: entro 12 mesi dovrà adottare «uno o più decreti legislativi di modifica delle disposizioni vigenti per eliminare ogni discriminazione tra i figli».

13.11.2012 Sala di Artemisia intitolata allo scrittore Parenti

A due anni dalla sua scomparsa l’amministrazione comunale ha intitolato a Giuliano Parenti, autore teatrale e scrittore capannorese, una sala al piano terra del polo culturale Artémisia a Tassignano. La scopertura della targa da parte della moglie e della figlia è avvenuta alla presenza del sindaco Giorgio Del Ghingaro. La cerimonia è stata l’occasione per ricordare Parenti attraverso le forme artistiche a lui più care con un’iniziativa coordinata da Luciano Luciani, che ha preso il via con la proiezione del video “La poesia salva la vita?” realizzato in occasione del premio nazionale di poesia di cui Parenti era presidente. La figlia Martina e la poetessa Debora Pioli hanno poi letto alcuni dei brani più significativi tratti dai libri scritti da Giuliano grazie all’accompagnamento musicale di Igor Vazzaz.

13.11.2012 Capannori alla fiera del turismo di Lugano

Il Tirreno

Anche quest’anno il comune sarà presente con un proprio stand alla “Fiera Internazionale del Turismo Svizzero 2012”, che si svolgerà a Lugano dal 16 al 18 novembre. Una vetrina eccezionale per promuovere il territorio e il suo importante patrimonio: culturale, con le storiche ville capannoresi e le camelie, l’osservatorio astronomico; eno gastronomico con la strada del vino e dell’olio; naturalistico con i percorsi trekking del Monte pisano e delle Pizzorne, la via dell’Acqua, l’Oasi naturale Wwf del Bottaccio. La partecipazione alla fiera del turismo svizzero e agli eventi del “Visit Italy’ al suo interno permetterà all’amministrazione”comunale di promuovere anche il “turismo religioso” con le Pievi, l’Angelo di Leonardo a San Gennaro, il percorso della Via Francigena con la presentazione del progetto “La Via Francigena in wire-less” attraverso la semplificazione dell’informazione e l’utilizzo in loco del sistema Qr Code fornito dallo sponsor Sice-Telnet. Sarà anche distribuita la Guida all’ospitalità di Capannori.

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