Mar 20, 2013
I fondi del caffè ottimi per la coltivazione di alcune specie di funghi. E’ quanto si propone di dimostrare un progetto sperimentale che intendono realizzare Concetta Vazzana e Giulio Lazzzerini, rispettivamente docente e ricercatore della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze in collaborazione con il Comune e il Centro Di Ricerca Rifiuti Zero. Dell’innovativo progetto si parlerà a Capannori nell’ambito dell’iniziativa sul caffè sostenibile in programma dal 22 al 30 marzo su iniziativa del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune coordinato da Rossano Ercolini e dell’amministrazione Del Ghingaro.
Durante lo showroom sul caffè sostenibile non si parlerà quindi solo di nuove modalità di progettazione alternative alle capsule del caffè ‘usa e getta’, ma anche di un nuovo sistema di valorizzazione agronomica dei fondi del caffè.
Anche per questo, alla luce di già consolidate e redditizie esperienze in corso in California e di un progetto in atto in Basilicata, il Centro Ricerca Rifiuti Zero sta mettendo a punto un programma da proporre ad Ascit per il ritiro dedicato dei fondi del caffè provenienti dagli oltre 200 esercizi pubblici e di ristorazione, bar, pasticcerie, ristoranti e mense presenti sul territorio comunale.
Secondo una prima stima sarebbe possibile raccogliere non meno di 500 tonnellate all’anno di fondi di caffè (considerando che al peso della polvere del caffè deve sommarsi circa il 50% di acqua) che attualmente finiscono nella raccolta differenziata dell’organico. Separando invece i fondi, non solo si risparmierebbe oltre il 50% dei costi di trattamento e di trasporto – i fondi per il caffè per la loro carica azotata sono da considerarsi “scarti verdi” come gli sfalci e potature – ma si otterrebbe dell’ottimo ammendante tal quale per la coltivazione di alcune specie di funghi tra l’altro molto richieste dal mercato.
Ed è proprio questo uno dei progetti che lo workshop del 23 marzo metterà a punto per passare poi allo studio di fattibilità del sistema di “ritiro dedicato” e di attuazione della sperimentazione della coltivazione di funghi che richiede spazi molto modesti.
L’workshop sarà preceduto venerdì 22 marzo dall’inaugurazione di uno Showroom nella sede comunale di piazza Aldo Moro intitolato ‘Separare il caffè dal suo contenitore si può: sempre!” al quale interverrà anche il sindaco, Giorgio Del Ghingaro. La mostra sul caffè sostenibile con degustazione sarà interamente dedicata alle soluzioni per rendere riciclabili le capsule di caffè ‘usa e getta’ che, secondo un caso studio del centro di ricerca rifiuti zero del Comune, in Italia costituiscono una parte considerevole dell’indifferenziato se si pensa che se ne consumano 1 miliardo l’anno (il 10% di quante ne vengono consumate nel mondo). Saranno presenti vari tipi di macchine da caffè, dalla classica macchina per espresso da bar a cloni delle macchinette del caffè domestiche, che verranno tutte utilizzate con capsule di nuova generazione. Tra queste la più rivoluzionaria è ‘Tablì ‘una compressa di caffè monoporzione di macinato di caffè compattato e autosostenuto con un procedimento del tutto naturale, inventata e brevettata dall’ingegner Gianpaolo Belloli.
Mar 7, 2013
L’Osservatorio astronomico del Comune Capannori situato in località ‘Gallonzora’ a Vorno, ha contribuito ad una importante scoperta astronomica: i mega flash precursori nell’oggetto extragalattico OJ 287. Si tratta di potenti lampi ottici provenienti da un remoto oggetto extragalattico lontano circa 3 miliardi di anni luce dalla terra, che sarebbero l’effetto indiretto di una coppia di buchi neri, individuati da una equipe guidata da astronomi finlandesi, di cui ha fatto parte anche il direttore dell’osservatorio capannorese, Matteo Santangelo. La straordinarietà della scoperta è testimoniata anche dalla pubblicazione dei suoi risultati nel numero del 10 febbraio 2013 di “The Astrophysical Journal’, la più importante rivista professionale di astronomia a livello mondiale edita dalla University of Chicago Press per conto della American Astronomical Society.
“Questa scoperta è molto importante – spiega Matteo Santangelo -, perché se l’interpretazione è corretta può essere una prova a favore dell’esistenza dei buchi neri binari, cioè coppie di buchi neri orbitanti attorno ad un comune centro di massa. E’ il risultato di una ricerca partita molti anni fa, quando un gruppo di astronomi finlandesi guidato dal professor Valtonen, scoprì che il blazar OJ 287, oggetto remoto extragalattico imparentato con i quasars, aveva un forte aumento di luminosità detto anche ‘outburst’, con una periodicità di 11-12 anni”.
Il team degli astronomi finlandesi in seguito ha creato un modello che spiega queste variazioni come causate da buchi neri binari, ma intorno alla metà degli anni ’90 e degli anni 2000 furono osservati alcuni flash che sembravano precedere l’outburst vero e proprio, che furono chiamati ‘precursor flares’ e non erano previsti dal modello finlandese.
Agli inizi del 2012 Matteo Santangelo ha inserito OJ 287 nel progetto CATS (Capannori Astronomical Transiet Survey) dell’Osservatorio Astronomico di Capannori misurando il flusso luminoso degli oggetti e scoprendo un nuovo flash luminoso di OJ 287 che non era stato previsto dal vecchio modello finlandese.
”Ho pubblicato immediatamente i risultati sul bollettino americano on-line ‘The Astronomer’s Telegram’ – racconta Santangelo – e la scoperta ha fatto il giro del mondo ed è stata confermata da altri astronomi dall’India al Cile alla Finlandia. Sono così venuto a conoscenza che il gruppo di astronomi finlandesi aveva nel frattempo modificato il modello del buco nero binario prevedendo proprio il precursor flare da me osservato”.
I precursor flares sarebbero causati dal passaggio del buco nero secondario in nubi di gas nella corona del disco di accrescimento del buco nero primario.
Come si legge nell’articolo pubblicato su ‘The Astrophysical Journal’ un nuovo ‘precursor flare’ si verificherà nel dicembre 2020. Se verrà osservato come previsto il modello sarà definitivamente confermato, così come l’esistenza dei buchi neri binari. Un preprint dell’articolo è scaricabile dal sito http://arvix.org/abs/1212.5206.
Mar 5, 2013
Un percorso di formazione in agricoltura sociale e filiera corta. E’ il corso “Orti Solidali”promosso da Cesvot in collaborazione con Comune di Capannori, Provincia di Lucca e varie associazioni e organizzato dall’associazione “La Cicoria”, che si svolgerà dal 23 marzo al 27 aprile alla sala riunioni del Comune, in piazza Aldo Moro. Un’opportunità rivolta a tutti per apprendere conoscenze teorico-pratiche sull’agricoltura sociale attraverso metodologie didattiche attive, poiché anche le lezioni teoriche saranno orientate ad un apprendimento pratico dei partecipanti. Il corso prevede la possibilità di sperimentare direttamente sul campo alcune tecniche acquisite. Tra gli argomenti trattati la preparazione del terreno, la concimazione a rotazione, la concimazione organica, la semina, i trapianti di piante, la frutticoltura. Tra gli obiettivi del percorso di formazione quello di favorire una rete di soggetti per la promozione di progetti di agricoltura sociale. Sarà inoltre possibile fare attività pratica di semina e cura dell’orto negli orti dei soggetti partner. Sono previsti un massimo di 15 partecipanti. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni segreteria organizzativa Associazione “La Cicoria”, tel. 0583 935251 cell. 327 6642290.
Mar 1, 2013
Modello in Italia per la gestione dei rifiuti e precursore dell’obiettivo dei Rifiuti Zero, Capannori è uno dei pochi comuni italiani che dal 1º gennaio ha introdotto la Tares puntuale (ex Tia). Questo nuovo sistema di tariffazione differente da quello tributario permetterà alle aziende del territorio di detrarre l’Iva sulla fatturazione con un risparmio complessivo per il comparto industriale stimato in circa 500 mila euro all’anno. Dall’incontro con l’assessore alle finanze Lara Pizza e il presidente di Ascit Maurizio Gatti sono usciti soddisfatti i rappresentanti dell’Associazione degli Industriali della provincia che ha presentato all’amministrazione comunale una piattaforma di proposte sui rifiuti. L’associazione di categoria sta chiedendo ai comuni che al posto del tributo sia introdotta una tariffa corrispettiva. «L’introduzione della tariffa corrispettiva – afferma il direttore di Assindustria Claudio Romiti – consentirà alle aziende di pagare il servizio in base alla quantità dei rifiuti urbani effettivamente conferiti, secondo il principio comunitario di “chi inquina paga” e non come accaduto fino ad oggi sulla base ai metri quadrati delle superfici e permetterà inoltre, il recupero dell’iva pagata».
Mar 1, 2013
Il Tirreno
Via libera dalla commissione bilancio alla riduzione dell’Imu sulla prima casa (ad eccezione delle ville) e soprattutto per le seconde case date in comodato d’uso gratuito con l’aliquota che scende dal 10,6 al 7,6, ad esclusione delle ville e l’agevolazione valida per una sola abitazione. La commissione bilancio oltre all’approvazione dello schema del bilancio di previsione del 2013 ha affrontato il tema della rimodulazione delle aliquote dell’imposta municipale con particolare riferimento a quelle relative alle abitazioni concesse in comodato gratuito ai figli e utilizzate come abitazione principale, che finora erano soggette all’aliquota massima consentita pari al 10,6 per mille. Diminuirà anche l’Imu sulla prima casa che, secondo le indicazioni della giunta Del Ghingaro, passerà dall’attuale 0,4 per mille passa allo 0,38 per mille. L’aliquota per le case in affitto a canone concordato invece resterà allo 0,4 per mille mentre per le abitazioni locate sarà fissata al 7,6. Riduzione a che per capannoni industriali, uffici, laboratori artigianali e negozi, allo 0,96 per mille anziché ll’1,06. Dopo la discussione in commissione bilancio la proposta approderà in consiglio comunale, probabilmente nella seduta del 14 marzo. «Il documento è stato approvato all’unanimità, anche dall’opposizione – dice il presidente della commissione bilancio Claudio Giampaoli –. Un provvedimento di grande importanza per i risvolti sociali ed economici. Anche sulle aliquota sulle seconda case la maggioranza non era contraria, ma attendevamo chiarimenti normativi a livello nazionale. Altri comuni hanno fatto queste modifiche a loro rischio». Il punto più controverso ha riguardato l’aliquota sulle seconde case concesse in uso gratuito sulle quali è stata dura la battaglia dell’Udc che ha presentato una proposta di riforma e dato vita ad un acceso dibattito in consiglio comunale che ha “pungolato” l’amministrazione comunale. Soddisfazione del capogruppo Gaetano Ceccarelli. «Il gruppo consiliare dell’Udc ha da sempre sostenuto che tassare in modo così elevato e non ben rapportato al reale utilizzo dell’abitazione fosse una profonda iniquità, oltre che causa di un prelievo tributario spesso difficile da sostenere per le famiglie, soprattutto in un momento come l’attuale congiuntura. La nostra battaglia è stata condotta sia in consiglio comunale che sui mezzi d’informazione e fra la gente e dopo il voto in commissione bilancio possiamo dire che è stato centrato un primo tangibile obiettivo con l’abbassamento dell’aliquota relativa alle abitazioni in comodato gratuito ai figli dal 10,6 allo 07,6 mille, alla pari con le abitazioni locate destinate a prima casa. Tutto ciò è stato possibile grazie al costruttivo ma serrato confronto con l’amministrazione comunale, portato avanti dall’Udc nella commissione dalla consigliera Serena Frediani. Nella stessa seduta è stato poi assunta un’altra decisione importante e cioè la diminuzione dell’aliquota inerente l’abitazione principale». Su questa tema c’è stata una forte convergenza tra Pd ed Udc. Prove d’intesa per le elezioni del 2014? L’amministrazione Del Ghingaro più in generale ha deciso di ridurre la pressione fiscale. Invariate la tariffe di mensa e trasporto scolastico ed asilo nido. La spesa sociale inciderà ancora del 30% ed è stato ridotto il debito residuo di quasi 10 milioni in 5 anni.
Feb 21, 2013
Grande attenzione e molte domande dei cittadini durante la prima riunione informativa sul parco eolico che potrebbe essere presto installato sulle Pizzorne. A organizzare l’incontro, tenuto in parrocchia, che ha visto la partecipazione di molti residenti dei paesi della zona collinare nord del Capannorese, è stata l’associazione PerSanPietro, di S. Pietro a Marcigliano. Ha partecipato l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci. L’obiettivo era informare le comunità dei paesi collinari, attente e attive nel tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale che le circonda, sulla proposta di installazione di pale eoliche presentata da un’azienda privata. Molte le domande rivolte all’assessore Ciacci, in un clima che si è contraddistinto per tranquillità e spirito partecipativo. Ciacci non ha potuto rispondere a tutti i quesiti, dato che il progetto è ancora nella fase preliminare, ma ha comunque fornito alcuni dettagli importanti. Tra gli aspetti che hanno sollevato i dubbi maggiori, quelli legati alla sicurezza idrogeologica. I cittadini hanno sottolineato che il territorio di collina è spesso soggetto a frane e smottamenti. Ciacci ha risposto che si stanno facendo studi e rilevamenti precisi. Preoccupano anche l’impatto ambientale, sulla flora e sulla fauna della zona, il modo in cui le pale verranno portate e montate nelle aree scelte (le strade sono spesso poco agevoli, strette e tortuose). In quest’ultimo caso, è stato sottolineato che l’azienda non esclude di servirsi di mezzi aerei per i trasporti. Un altro aspetto da non trascurare è quello paesaggistico. Le colline del Capannorese, infatti, sono sottoposte a vincoli strettissimi. Come si inserirà un progetto di tale portata in un ambiente di questo genere? Ciacci ha assicurato che, data la morfologia del territorio, con i suoi pendii e le sue valli, le strutture del parco eolico rimarranno assai nascoste per chi è già in collina. Saranno un po’ più visibili, invece, dalla Piana. «Non avendo ancora un progetto ben definito – commenta Ciacci – è difficile entrare nel merito. Sono comunque molto soddisfatto dell’incontro e del confronto. Si è trattato senza dubbio di un momento prezioso tanto per i cittadini, quanto per l’amministrazione. Quando avremo più elementi a disposizione, torneremo per confrontarci nuovamente con gli abitanti di queste zone». Le pale eoliche potrebbero essere due, o forse tre. L’azienda privata (il nome non viene ancora reso noto) si farà carico di ogni spesa, a partire dallo studio iniziale dei venti per finire con la realizzazione. Il Comune, e quindi i cittadini, avrà come ritorno una percentuale sulla vendita dell’energia, incassando circa il 10 per cento degli introiti. Fino ad ora i rilievi anemometrici sono stati eseguiti da una centralina sull’unica antenna presente sulle Pizzorne, ma ora l’azienda sta lavorando a una nuova postazione, per avere rilievi più attendibili. Questa seconda fase di studi andrà avanti per alcuni mesi. Alla fine di questo ulteriore periodo di verifica, l’azienda privata, che è pronta a spendere oltre un milione di euro per questo progetto, deciderà come procedere.