Consiglio di Stato: Del Ghingaro torna sindaco

Dopo una lunga attesa ci siamo, il nodo si è sciolto. L’esito della sentenza della Consiglio di Stato annulla il ricorso presentato, non ci sarà nessuna nuova consultazione elettorale e Giorgio Del Ghingaro è riconfermato alla guida di Viareggio. Una vicenda della nostra Repubblica francamente destabilizzante, principalmente per una città già commissariata che si è vista tarpare le ali sullo slancio di una nuova ripresa. Nel rispetto adesso dei tempi istituzionali della Prefettura per l’applicazione della sentenza, si può tranquillamente affermare che per tutta la nostra provincia questo è la fine di un incubo.

“Quanto accaduto a Viareggio è inverosimile e si spiega in poche parole: dopo le elezioni amministrative, a causa di una disputa per una manciata di voti fra il secondo e il terzo, a rimetterci è stato il primo arrivato nonostante gli oltre 3mila voti di distacco dai due”, spiegava di recente proprio Giorgio Del Ghingaro in una nostra recente intervista.

“Il sindaco regolarmente eletto è stato sospeso, e tutti i progetti iniziati sono caduti nel limbo dell’ennesimo commissariamento in attesa che il medagliato di bronzo possa ritenere soddisfatte le proprie pretese.
Nel frattempo la città ha rallentato la corsa: l’economia ristagna, gli investitori guardano altrove, la compagine sociale si disgrega. Tutto questo arriva dopo la fase di rilancio rappresentata dalla mia Amministrazione. A Viareggio è accaduta una cosa molto semplice e terribile al tempo stesso: una persona ha ritenuto che le proprie frustrazioni fossero più importanti delle aspirazioni, dei sogni e delle speranze della maggioranza dei cittadini. Tutte le aspettative che naturalmente derivano dall’elezione di un nuovo sindaco sono state congelate, derise, rimandate.
In breve, l’interesse di uno solo è stato anteposto a quello della città.”

Da Lo Schermo

Jenco: la differenza tra un sindaco e un commissario

Jenco: la differenza tra un sindaco e un commissario

La storia della mancata riapertura del teatro Jenco è la dimostrazione concreta della differenza che esiste tra un sindaco e un commissario.
Noi approvammo mesi fa una delibera, con la quale si stanziavano 30.000 per lavori di messa in sicurezza del teatro, lavori che avrebbero permesso ai cittadini di poter riavere a disposizione un bene pubblico destinato alla cultura, alle scuole, alle associazioni, insomma a tutta la comunità. Su quella delibera c’erano le firme di tutti i dirigenti competenti, che la rendevano legittima dal punto di vista giuridico.
Oggi veniamo a sapere che il dirigente dell’ufficio tecnico, non ha dato il via all’iter perchè non vuole assumersi la responsabilità di una spesa che, secondo lui, (ripeto: secondo lui) non è obbligatoria e quindi non proponibile in caso di un ente in dissesto come quello di Viareggio. Ora, mi verrebbe da chiedere a quel dirigente: ma allora perchè noi si sono stanziati e spesi centinaia di migliaia di euro per la messa a norma di altri luoghi, che hanno a che fare con la cultura, con la sua autorizzazione? Eppure neanche quelli avrebbero potuto avere l’imprimatur dell’obbligatorietà, secondo la sua recente interpretazione . Potrei fare decine di esempi diversi e ugualmente validi…
In realtá per la giunta quelle spese erano legittime e perfettamente in linea col dettato normativo sui comuni in dissesto e, per il sindaco, lo rimangono tuttora.
E allora? Cos’è successo?
Semplice: lo zelante dirigente, burocrate di professione, va a cercare il pelo nell’uovo per non assumersi nemmeno lontanamente una responsabilità (onper altri motivi che non elenco perchè potrebbero apparire maliziosi) e il commissario non chiede al dirigente di andare avanti, come avrebbe fatto il sindaco, per evitare complicazioni , interpretazioni, decisioni che possono anche lontanamente
sottoporlo a problemi.
Il sindaco avrebbe chiamato il dirigente, gli avrebbe detto di andare avanti. Se non lo avesse fatto avrebbe fatto una delibera nella quale si attestava che quelle spese erano obbligatorie, precisandole, documentandole, specificandone il perchè è il percome, si sarebbe assunto la RESPONSABILITÀ di quella decisione e il teatro Jenco sarebbe stato aperto.
Questa è la differenza tra un sindaco e un commissario, questo è il classico esempio tra le decine, le centinaia, di provvedimenti che passano dalla scrivania del capo di un comune, in più in dissesto.
Ora mi sono spiegato? Ora quei geni che esultano per il commissariamento hanno capito meglio? L’hanno chiaro che, nonostante il valore di un commissario, la città si ferma, arretra?
Termino chiedendo al commissario di approfondire bene quella delibera, magari si risolve in qualche modo la situazione, per il bene di tutti.

Per i dipendenti Mover manca solo una firma

«Sei dipendenti a rischio licenziamento: sei persone recentemente assunte in Mover che si troveranno a breve senza lavoro perché in Comune si preferisce rimandare piuttosto che assumersi anche pur minime responsabilità.

Si tratta degli ex dipendenti della fallita Viareggio Patrimonio che dal 1 luglio scorso sono stati assorbiti in Mover con contratti a tempo indeterminato.

Come si ricorderà l’Amministrazione Del Gingaro, all’indomani del fallimento della Viareggio Patrimonio, aveva ideato un unico grande progetto volto sia al mantenimento dei servizi che alla salvaguardia dell’occupazione: un insieme di atti, approvati sia dalla Giunta che dal Consiglio comunale, che avevano permesso che, unico caso in Italia tra i Comuni dissestati, nessuno degli ex dipendenti della Patrimonio perdesse il posto di lavoro.
Sono stati firmati protocolli d’intesa tra il Comune, gli Amministratori Delegati delle Società partecipate coinvolte, il Curatore del fallimento ed i Sindacati, previa autorizzazione del Giudice Delegato.

Un lungo percorso che ha visto protagonisti, seduti allo stesso tavolo dell’Amministrazione, i lavoratori stessi e i sindacati: mesi di incontri e di trattative che hanno portato ad un accordo condiviso che ha visto un totale complessivo di 63 persone assunte nelle Partecipate del Comune, grazie al nuovo assetto societario di alcune, ai nuovi servizi acquisti e alla conseguente necessità di personale aggiuntivo.

A queste vanno aggiunti i 7 lavoratori della Versilia Congressi per i quali erano stati firmati accordi sindacali per il loro riassorbimento già con l’assegnazione delle prime gara effettuate (pulizie e gestione e riscossione imposta di pubblicità).

In particolare, per quanto riguarda MoVer, il passaggio dei 7 dipendenti (oggi divenuti 6 per un intervenuto pensionamento) doveva essere subordinato alla firma delle convenzioni con il Comune legate ai servizi del sigi, (ex sit – 4 dipendenti) e riscossione delle sanzioni al Codice della Strada (3 dipendenti, poi diventati 2) e di quelle emesse dagli addetti alla sosta.

Per favorire i lavoratori, l’Amministrazione chiese a Mover di stipulare sin da subito, vale a dire dal 1 luglio 2016, i 6 contratti a tempo indeterminato con i dipendenti in questione, legando com’è ovvio il loro mantenimento in servizio all’effettivo passaggio di funzioni.

Ad oggi, questi sei dipendenti rischiano il licenziamento perché, a distanza di mesi, le convenzioni con Mover non sono ancora state firmate.

Ancora un atto bloccato, una decisione che non viene presa, una firma che non viene messa. Perché chi è chiamato, e sottolineo pagato, per assumersi responsabilità fa di tutto per scaricarne il peso? Perché qualcuno, all’interno della macchina comunale, ha deciso senza cognizione di causa di lasciare senza lavoro, definitivamente a casa, 6 dipendenti, 6 persone che come tutti noi, avranno figli a scuola, bollette, affitti e mutui da pagare. Famiglie che si ritroveranno senza uno stipendio solo perché, pur con tutti gli atti pronti, c’è chi ostacola per motivi che davvero non comprendo, l’iter di pratiche definite ormai da mesi.

Viene da chiedersi: dov’è il sindacato adesso e perché non alza la voce come più volte ha fatto in passato e non fa rispettare un contratto già firmato?
Ma soprattutto che prova di forza è mai quella che pretende il licenziamento di dipendenti che già hanno dovuto sopportare sulla loro pelle l’incertezza di una società fallita? A chi giova?

Non certo al Comune che anzi potrebbe andare incontro a gravissime conseguenze: infatti eventuali responsabilità per danno erariale, saranno tutte da imputarsi all’Ente che, inspiegabilmente ha interrotto la stipula senza ragione alcuna.

Non certo a Viareggio che resta bloccata, senza sindaco e senza Amministrazione, nelle mani di quelle stesse persone burocrati di professione, che per anni hanno congelato la macchina comunale infischiandosene delle conseguenze per la città.

C’è una decisione del Consiglio Comunale che risale al 30 maggio scorso: una delibera che impone di dare prosecuzione al Protocollo d’Intesa che prevede da un lato la firma delle convenzioni dall’altro il completo e reale riassorbimento in MoVer dei lavoratori provenienti dalla Viareggio Patrimonio.

Gli atti ci sono e sono stati tutti approvati. Non c’è niente che ostacoli il mantenimento del posto di lavoro per i 6 dipendenti MoVer se non la volontà di chi si ostina a non mettere l’ultima firma».

Del Ghingaro: “Fermate questo porta a porta. Siamo sulla strada sbagliata”

Che le cose non andassero per il verso giusto era abbastanza evidente. Molte le segnalazioni dei cittadini che protestavano per i sacchetti abbandonati ovunque, per la scarsa chiarezza delle regole della raccolta e per la situazione apparentemente fuori controllo. Cosa succede dunque al porta a porta di Viareggio?
“A Viareggio eravamo partiti con questi presupposti, che ora mi sembra si siano smarriti del tutto- dice il sindaco Del Ghingaro in attesa della sentenza del consiglio di Stato che deciderà se Viareggio deve andare a nuove elezioni, o se invece la sentenza del TAR che ha ammesso il ricorso presentato dalla lista arrivata terza a causa di alche irregolarità nelò conteggio delle schede, debba essere rigettata “Meglio fermarsi -aggiunge- perché l’andare avanti a casaccio come si sta facendo, diventerà un boomerang, creerà difficoltà allo sviluppo di un nuovo pensiero, produrrà il contrario di quello a cui si tende.!

“Per fare Rifiuti Zero -precisa Del Ghingaro- non bastano n po’ di slogan e un po’ di articoli di giornale, serve una grande applicazione di comunità ( comune, azienda, cittadini, imprese), serve dedizione e coraggio, tutte cose che mancano a Viareggio in questo momento”
Da qui l’appello “Fermatevi, è meglio”. Del Ghingaro indica poi la strategia da seguire “Fare bene la raccolta differenziata porta a porta, organizzare un servizio efficiente, guardare alla strategia Rifiuti Zero per la diminuzione dello scarto, mettere in piedi una serie di iniziative in grado di valorizzare il ruolo centrale del cittadino, individuare elementi premianti dopo una fase di sperimentazione. Incontrare la gente, in assemblea, nei condomini, nelle attività commerciali, per strada. Coinvolgere il personale dell’azienda di raccolta, formarlo, dargli obiettivi concreti e condivisi. Infine gli amministratori, quelli ci devono mettere la faccia, crederci davvero, spendersi per cambiare prospettiva”
Certo, conclude amaramente “una cosa è partire da zero una cosa è partire col piede sbagliato e dopo una debacle, ora tutto sarà più difficile”

Lavori in corso: stanziati 119mila euro per la manutenzione di tre edifici scolastici

Lavori in corso alle scuole di Viareggio: la Giunta ha infatti deliberato lo stanziamento di fondi per la manutenzione straordinaria di tre edifici scolastici del Comune. Un totale di 119mila euro che saranno investiti in interventi urgenti sia alle strutture che ai soffitti.

Nel dettaglio 8mila euro saranno destinati alla scuola d’infanzia Basalari (via Toti): da un sopralluogo infatti, sono state riscontrate lesioni nelle strutture orizzontali delle aule lato monte. E’ prioritario quindi intervenire per garantire la staticità dei solai ed eliminare le parti di intonaco in fase di distacco.

Sempre a Viareggio, ma stavolta in via Paladini, 32mila euro andranno ai lavori per la scuola d’infanzia Il Coriandolo: obiettivo impermeabilizzazione della copertura dell’edificio che presenta infiltrazioni d’acqua piovana in più punti.

Più importanti infine i lavori alla scuola primaria Puccini di Torre del Lago: l’edificio ha infatti bisogno di un consolidamento soprattutto nella zona dei servizi igienici oltre all’impermeabilizzazione di parte della copertura (lato nord-est). Per questo edificio sono stati stanziati in totale 79mila euro che serviranno, ad installare una controsoffittatura antisfondellamento «realizzata con lastre in gesso rivestito con un nucleo ad elevatissima resistenza meccanica» si legge nella delibera, oltre ai lavori di impermeabilizzazione del soffitto.

«Investire nella scuola significa scommettere sul futuro – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -, così come sono importanti i programmi e i servizi, altrettanto lo è la sicurezza e la fruibilità degli edifici. Con certi argomenti non si scherza: i nostri ragazzi devono essere accolti in strutture perfette dal punto di vista funzionale. Abbiamo approfittato della pausa estiva per procedere più speditamente in modo da poter garantire che tutto sia a posto quando torneranno sui banchi di scuola».

«Quelli deliberati sono sicuramente interventi importanti – aggiunge il sindaco –, ancora di più se consideriamo il dissesto del nostro Comune. Lo sforzo è stato unanime e tra le pieghe del bilancio siamo riusciti a scovare la possibilità di garantire i fondi necessari».

«Il decoro degli edifici scolastici è segno di attenzione massima – conclude Del Ghingaro –. Un elemento in più di cultura che trasmettiamo ai nostri figli. Viareggio deve poter avere scuole in ordine e sicure: dove c’è bellezza si sta meglio e si impara con più facilità».
foto di Comune di Viareggio.

Virzì a Viareggio presenta il film “La Pazza Gioia”

Fedele alla promessa che aveva fatto durante le riprese, Paolo Virzì sarà a Viareggio venerdì 20 maggio per presentare ufficialmente La Pazza gioia, ultimo lavoro del regista, sceneggiatore, produttore toscano, considerato uno dei più importanti narratori per lo schermo dell’ultima generazione del cinema italiano.

Il film presentato in anteprima al Festival di Cannes il 14 maggio e in visione nelle sale italiane dal 17 maggio avrà la sua “presentazione ufficiale a Viareggio” organizzata dal Comune di Viareggio e dalla Fondazione Carnevale,alla presenza di Paolo Virzì il 20 maggio presso il Cinema Eden sul lungomare di Viareggio. Nella stessa giornata di venerdì il regista incontrerà i giornalisti a Firenze presso la Regione Toscana nel corso di una conferenza stampa alla presenza del vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e del vicesindaco di Viareggio Rossella Martina.

Dopo la presentazione a Firenze Virzì si trasferirà a Viareggio per presenziare ed introdurre la proiezione del film (ore 20.30 Cinema Eden) accolto dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e da Maria Lina Marcucci Presidente della Fondazione Carnevale.

Virzì ha scelto Viareggio, il suo mare ed il Carnevale per ambientare alcune delle scene della storia di Beatrice e Donatella, ovvero Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti due pazienti psicotiche della comunità terapeutica Villa Biondi per sole donne con disturbi mentali.

Il film ha avuto come set il Carnevale di Viareggio dove Virzì ha ambientato alcune scene in occasione del quarto Corso Mascherato del 2015 e aveva come quinta i capolavori dei maghi viareggini, sistemati sul lungomare in piazza Mazzini per la sfilata pomeridiana.

A Virzì la Fondazione Carnevale ha assegnato nello stesso anno il suo massimo riconoscimento il Burlamacco d’Oro.

«Ringraziamo Virzì per l’attenzione dimostrata nei confronti della nostra città: saremo lieti di accoglierlo come Viareggio sa fare, con le nostre spiagge, nostri tramonti infuocati e la nostra passeggiata da sempre set privilegiato di moltissimi film– commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Con Virzì Viareggio torna ad essere protagonista di un’importante produzione cinematografica: un grande passo verso il rilancio del nome della nostra città. Non mi resta che invitare tutti al cinema per gustare questa pellicola d’autore, ma anche per ammirare sul grande schermo gli scorci panoramici di Viareggio»

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