Sarà ridotta la pressione fiscale a Capannori. Questa l’intenzione della giunta guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro che dovrà essere discussa in commissione bilancio per poi arrivare sul tavolo del Consiglio Comunale.
Stando al primo cittadino, infatti, la politica di razionalizzazione delle spese e la valorizzazione del personale interno consento agli amministratori di compiere scelte in controtendenza rispetto a molte realtà territoriali sul piano della pressione fiscale.
“La politica realizzata in questi anni di governo – dicono il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’assessore alle finanze Lara Pizza – ci consente oggi di prendere decisioni a favore dei cittadini, andando a ritoccare verso il basso le tariffe comunali. Quello che viene rivisto subirà una riduzione, le altre tariffe invece resteranno invariate. Nessun aumento è previsto. Inoltre, i circa 400.000 euro risparmiati con la razionalizzazione della spesa saranno investiti in prestazioni di servizi. Altro dato importante riguarda la riduzione del debito residuo: dal 2008 al 2013 lo abbiamo diminuito di quasi 10 milioni grazie alla capacità di finanziare opere pubbliche con fondi propri o da terzi, come contributi regionali ed europei. E’ evidente che il Comune di Capannori ha i conti in ordine e che, grazie a una gestione seria e responsabile, può fare interventi a sostegno della cittadinanza sia sul piano tariffario, sia su quello degli investimenti”.
Imu. Sarà ridotta l’aliquota Imu sulla prima casa, che dall’attuale 0,4 per mille scenderà allo 0,38 per mille. Una riduzione che interesserà tutte le prime abitazioni eccetto le ville. Per le seconde case date in comodato d’uso gratuito l’aliquota sarà ridotta dal 10,6 al 7,6, ad esclusione delle ville e l’agevolazione è valida per una sola abitazione. L’aliquota per le case in affitto a canone concordato, invece, resterà allo 0,4 per mille mentre per le abitazioni locate al 7,6. Per quanto riguarda gli immobili come capannoni industriali, uffici, laboratori artigianali e negozi l’aliquota è fissata al 0,96 per mille anziché all’1,06.
Diritti Suap. L’amministrazione Del Ghingaro ha abolito il pagamento dei diritti Suap a carico dei negozi e conferma anche quest’anno la manovra. Le attività che vogliono aprire o sono aperte a Capannori non hanno spese allo sportello comunale. Una scelta importante, in un momento di delicata congiuntura economica, che vuole dare un segnale di sostegno al sistema produttivo locale.
Tariffe a domanda individuale. Restano invariate, ovvero senza subire nemmeno l’adeguamento Istat, le tariffe a domanda individuale quali mensa scolastica, asilo nido, e trasporto scolastico.
Tares. L’amministrazione farà il regolamento per la Tares Puntuale (il Comune di Capannori è a tariffazione puntuale dallo scorso primo gennaio) entro il 30 giugno prossimo come previsto per legge. Intanto, la giunta ritiene di poter fissare la parte di tributo contenuta nella Tares allo 0,30, ovvero a quanto stabilito dalle legge nazionale. Una scelta che va sempre nella direzione di non gravare sui cittadini, visto che il Comune avrebbe potuto, come fanno altri, portarla allo 0,40. In questo modo, la giunta Del Ghingaro fa risparmiare ai capannoresi circa 400.000 euro.
Spesa sociale e investimenti. In questo quadro va sottolineato che la spesa sociale dell’ente resta al 30 per cento della spesa corrente, al netto del personale. Vale a dire che nelle politiche sociali sono investiti oltre 6 milioni di euro. Allo stesso tempo, cresce la spesa per le manutenzioni ordinarie (piccoli lavori agli edifici scolastici e agli impianti sportivi, per la segnaletica stradale, per il verde pubblico e per la pubblica illuminazione) che da 470.000 euro vola a 703.000 euro, con un incremento di 233.000 euro.