Con i giovani, per i giovani.

Fare politica significa guardare al futuro, consapevoli che possiamo dare un contributo per la crescita di un territorio, di una comunità, di un percorso culturale, fatto da parole e gesti, importante.
Sono felice di avere un’occasione unica per fare la mia parte. Essere sindaco, infatti, mi permette di trasformare in opere concrete le idee interessanti e stimolanti che provengono dal tessuto sociale di Capannori.
Linfa vitale di questo slancio a realizzare un comune a misura d’uomo, capace di regalarci emozioni vive e indimenticabili, sono i giovani capannoresi, forse trascurati in passato dalle amministrazioni municipali.
Capannori, tradizionalmente un territorio rurale, ha probabilmente sottovaluto le sue incredibili potenzialità di sviluppo dal punto di vista di vitalità sociale, culturale e organizzativa.
Sono tanti i ragazzi e le ragazze che vivono a Capannori e che vogliono praticare le loro passioni nel proprio paese, senza dover raggiungere il comune più vicino.
Con questi giovani ho intrapreso un dialogo intenso e proficuo cinque anni da, quando sono diventato sindaco.
Per tutto questo tempo l’abbiamo portato avanti, intensificandolo. Ne ha guadagnato Capannori e i capannoresi. Il comune, infatti, è divenuto un fulcro per le iniziative d’interesse dei ragazzi e di coloro che non si stancheranno mai di sentirsi tali.
Numerose le iniziative musicali che hanno avuto luogo dal 2004 ad oggi. La ciliegina sulla torta di questo cammino sarà l’inaugurazione, a breve, di una sala prove per le band di Capannori. Uno spazio aggregativo, dove i giovani avranno a disposizione un luogo adeguato alle loro necessità di musicisti e dove potranno partorire tante altre idee brillanti per segnare e far crescere il territorio.
Che dire, poi, del Forum Giovani e del centro di aggregazione di Santa Margherita, contesti liberi e freschi per la formazione di personalità non stereotipate.
Abbiamo, inoltre, potenziato le possibilità di studio delle nostre ultime generazioni creando il mercatino dei libri usati e aderendo al progetto di tutoraggio, esperienza significativa per i giovani.
Perché la comunicazione dei ragazzi sia fluida e veloce come prevede la modernità, abbiamo portato la banda larga nei paesi che compongono Capannori, e realizzato uno sportello Informa Giovani, per fornire loro materiale e opuscoli inerenti al mondo della scuola e del lavoro.
Da mesi, infine, sono in dialogo quotidiano con tanti giovani su Facebook e sto imparando tantissimo da loro. Continuiamo così perché Capannori e noi lo meritiamo.

L’esperienza di Capannori alla scuola di formazione politica del Pd.

Un’altro riconoscimento per Capannori e per la politica ambientale portata avanti in questi anni. La scuola di formazione politica del Partito Democratico, dedicata alle tematiche dell’ambiente, ha infatti scelto Capannori come modello nella sessione dedicata ai rifiuti.
Con orgoglio andrò ad Amalfi ad esporre la nostra esperienza, frutto del lavoro svolto da tutta la coalizione. Quando abbiamo iniziato cinque anni fa, molti non credevano in questa sfida, ci consideravano dei sognatori, tanti pensavano che la nostra scommessa si sarebbe rilevata un fallimento.
E invece per Capannori è stato ed è un grande sucesso quotidiano. Devo dire che grandi meriti spettano ai cittadini che si sono impegnati, insieme a noi, con determinazione e coraggio. E’ davvero uno spettacolo emozionante attraversare le strade del comune e trovare, nei giorni stabiliti, i bidoncini di colore diverso che raccolgono i rifiuti in modo differenziato.
Oppure incontrare nei nostri paese, spesso a colloquio con la gente, gli operatori dell’Ascit che, insieme a noi, hanno determinato gli importanti risultati raggiunti.
Ad Amalfi insomma porterò l’eccellenza di Capannori, risultato del lavoro dell’intera coalizione.Un’eccellenza che vogliamo continuare e migliorare raggiungendo presto altri importanti obiettivi.

Capannori, comune dinamico proiettato verso il futuro.

Tante persone, anche ieri, all’apertura della sede elettorale di Marlia. Sì, siamo partiti per questa stupenda avventura della campagna elettorale. Un viaggio tra le gente, nei nostri paesi per costruire, tutti insieme una Capannori migliore.
Non partiamo da zero. In questi cinque anni abbiamo fatto tante cose, sarebbe davvero complicato elencarle tutto. Di una cosa sono orgoglioso e non mi stancherò mai di ringraziare i cittadini: oggi Capannori è un comune dinamico, in movimento, proiettato verso il futuro.
Abbiamo raggiunto risultati straordinari. Penso ovviamente alla raccolta differenziata dei rifiuti, progetto che ci ha fatto conoscere a livello nazionale, ma i giornali di oggi mi offrono lo spunto per riflettere anche su un altro tema: il diritto al lavoro.
Non è un caso che il nostro comune sia l’unico in Toscana dove si celebra il 1 maggio con un concerto gratuito in piazza in cui, accanto alla musica, vogliamo far risuonare la voce del diritto al lavoro. E siamo orgogliosi che la Regione Toscana ci abbia sostenuto riconoscendo la nostra manifestazione come evento ufficiale dell’intera regione.
Quest’anno avremo con noi Fiorella Mannoia, grande interprete della musica italiana, una donna che unisce alla sua voce la passione e il sentimento.
E saremo tutti in piazza per riaffermare, oggi più che mai, che il lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono diritti fondamentali. E ci auguriamo che dalla piazza di Capannori parta un messaggio di speranza per tutti.

Il piano strutturale coordinato per uno sviluppo etico del territorio.

La questione della nuova viabilità. Prevedere il fabbisogno di case. La gestione del trasporto delle merci. E ancora, le dinamiche di raccolta dei rifiuti, la tutela del patrimonio ambientale, monumentale e culturale. Sono questi, e molti altri, i temi al centro della proposta di progettazione intercomunale dello sviluppo della Piana di Lucca che stiamo portando avanti in queste settimane.
Siamo consapevoli che per uno sviluppo etico del territorio c’è bisogno di un tavolo di coordinamento fra i comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo e Villa Basilica, con la supervisione di Regione e Provincia.
Questo l’obiettivo della nostra proposta: prospettare una crescita dell’intero comprensorio con uno sguardo che superi i confini politici locali. In altre parole, vogliamo riflettere sulla realizzazione di un Piano Strutturale Coordinato della Piana, che gli enti locali dovrebbero coordinare per abbreviare e ottimizzare i tempi di progettazione.
L’idea di un piano strutturale coordinato, infatti, porta in sé il progetto di sviluppo sostenibile: analizzare e condividere soluzioni su tematiche d’interesse dell’intera Piana, intesa come città policentrica, può essere un’opportunità per compiere le scelte migliori in ambito di viabilità, di previsione del fabbisogno di case, di gestione del trasporto delle merci. E siamo convinti che un progetto del genere potrebbe avere grande rilevanza anche per lo sviluppo turistico, economico, e commerciale di tutto il territorio.

Occasioni di crescita e sviluppo da comprendere, cogliere e creare proprio quando tutto, intorno a noi, pare immobile.

Stiamo vivendo tempi difficili. Ci sono persone che stanno perdendo il posto di lavoro, e altre che non riescono a stabilizzare la loro posizione occupazionale. L’Italia, come gli altri Paesi, è stata colpita da una crisi che impone la riflessione politica e l’elaborazione di strategie per lo sviluppo.

In un momento delicato come questo, sono soprattutto i sindaci, essendo più vicini alle necessità della popolazione e avendo conoscenza del territorio, a dover dare sicurezza ai cittadini. Se è vero che è anzitutto a livello di governo nazionale che occorre attuare manovre anticrisi, è altresì vero che nel nostro piccolo dobbiamo aiutare famiglie e lavoratori a fronteggiare questo momento.

Assieme al sostegno alle fasce più deboli della popolazione, dobbiamo dare loro la certezza dell’avvio di meccanismi virtuosi per facilitare lo sviluppo e la competitività del comparto produttivo locale. La politica non deve essere chiacchiere, deve essere sostegno alle nostre imprese, puntando su qualità e innovazione.

Bisogna guardare avanti e iniziare a pensare alla Piana come a un unico corpo territoriale, dotato di numerose potenzialità, in particolare dal punto di vista economico. Perdere un’occasione di sviluppo dell’economia come il G8 della Scienza, oggi, non dobbiamo permetterlo.

Perché chance di visibilità e prestigio come questa non vadano mai più perdute è necessario collaborare. E’ fondamentale che la Piana di Lucca divenga una figura territoriale unica, sia per la progettazione urbanistica e infrastrutturale, sia per la promozione di iniziative culturali e turistiche. Nel rispetto delle diversità e peculiarità dei territori, ritengo –lo sottolineo per l’ennesima volta- opportuno realizzare un Piano Strutturale Coordinato, d’interesse intercomunale. Sarà un nuovo strumento che i Comuni interessati, con Provincia e Regione e categorie economiche, potranno utilizzare per introdurre la Piana di Lucca nel panorama nazionale come luogo di creatività imprenditoriale e di strategie di ricerca.

Con l’obiettivo di innescare un meccanismo virtuoso di crescita del territorio, che potrebbe col tempo tradursi in nuovi posti di lavoro e innalzamento della qualità della vita, a fine giugno Capannori ospiterà un convegno di alto contenuto scientifico, a cui prenderanno parte tre premi Nobel della fisica: Klaus Von Klitzing, tedesco, direttore dell’Istituto Max-Planck di Stoccolma e premio Nobel per la fisica nel 1985; Daniel Tsui e Horst Stormer, americani, professori nelle famose Università di Princeton e della Columbia di New York e premi Nobel in fisica nel 1998.

L’iniziativa non è solo interessante di per sé. Vuole anche rappresentare un traino per il polo tecnologico, che dovrà essere un’officina di creatività, propositiva e attiva.

Assieme alle eccellenze già presenti sul territorio, come il Ce.Se.Ca, all’interno della nuova struttura che nascerà a Segromigno potrebbe essere sviluppato, ad esempio, il filone delle nanotecnologie. Al contempo, si potrebbe avviare un’analisi del rifiuto come risorsa, considerato il successo che la raccolta differenziata ha ottenuto.

A Capannori, quando compiamo delle scelte politiche, lo facciamo nell’ottica del benessere della collettività. Benessere vuol dire, soprattutto adesso, studiare nuove strategie di sviluppo del territorio perché ne possano godere le imprese e, di conseguenza, i lavoratori e le famiglie.

Le occasioni di crescita, quindi, vanno colte. E create, quando intorno a noi tutto pare immobile.

Questo stiamo facendo a Capannori e, se realizzassimo un Piano Strutturale Coordinato, potremmo addirittura farlo a livello di Piana di Lucca.

Giorgio Del Ghingaro

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