In attesa delle misure economiche

Si stanno delineando alcune misure economiche per far uscire l’Italia dalla crisi:riforma delle pensioni, ritorno dell’ici, aumento delle aliquote per alcune categorie di lavoratori.
E poi spunta, ma sembra subito eclissarsi, l’ipotesi di una patrimoniale, a mio parere una misura equa e giusta.
Restiamo in attesa di conoscere, nel dettaglio, quanto accadrà; una cosa è certa: gli italiani hanno bisogno di uscire da questa situazione complicata che mette a rischio il nostro futuro e crea gravi zavorre per le prospettive dei nostri figli.
In questa situazione fa davvero male sentir parlare di malumore dei parlamentari per i quali il vitalizio slitterà di qualche anno…uno spettacolo indecente che ci auguriamo sia frutto di malelingue. Se così non fosse potremmo proporre a chi si lamenta di vivere per qualche mese con lo stipendio di un italiano medio. Forse riuscirebbe a capire perchè la sua protesta ci risulta incomprensibile.

Buon anno!

Si apre un 2010 carico di aspettative e di speranze, un anno che ci auguriamo sarà meno pesante per i cittadini italiani che in questi mesi hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di una grave crisi economica.
Il mio pensiero di inizio anno va a tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro, a coloro che sono in cassa integrazione, ai giovani in cerca di prima occupazione.
Per loro l’Italia e la classe dirigente deve fare di più, da lì dobbiamo ripartire per costruire un Paese più giusto.
Sento parlare in questi giorni di riforma fiscale con l’introduzione di due sole aliquote. “Beh, ci risiamo” penso tra me e me, ancora una volta si studia il modo di far pagare meno a chi ha tanto, mentre per i redditi medio-bassi non ci sarà nessuna riduzione.
E’ vero, mi ripeto, non siamo in un Paese normale. E allora sono più determinato che mai, nel mio piccolo, a lavorare per costruirne uno migliore. Così come stiamo cercando di fare a Capannori, quello che io definisco il comune più bello del mondo.
Buon anno!

Giorgio

Noi stiamo con Lara.

Domenica 13 dicembre possiamo scegliere i consiglieri regionali. Noi stiamo con Lara Pizza perchè crediamo che Lara, con la sua competenza e passione, sia in grado di portare in Consiglio Regionale dinamismo, vitalità,concretezza come ha dimostrato nella sua esperienza di assessore a Capannori.
La Regione è per noi un interlocutore fondamentale: in questi anni, grazie all’ottimo lavoro di Claudio Martini e della sua squadra, abbiamo ottenuto risultati importanti in termini di progetti e di proposte.
Sono certo che Enrico Rossi sarà capace di innovare seguendo la strada tracciata fino ad oggi; essere un modello di riferimento nazionale nelle politiche sanitarie è, oltre che un biglietto da visita di tutto rispetto per il nostro candidato, motivo di orgoglio per tutti noi.
Per questo domenica 13 dicembre è importante scegliere: noi stiamo con Lara!

Domenica 25, sulla scheda rosa, scegli “Made in Toscana”

Carissime e carissimi,
domenica 25 ottobre si svolgono le Primarie del Partito Democratico.
Un appuntamento importante, perchè lascia ai cittadini la possibilità di esprimere la propria preferenza sul prossimo segretario del partito.
Proprio perchè considero le primarie uno strumento di vera democrazia, ho scelto di aderire alla lista “Made in Toscana”, che sostiene la conferma di Andrea Manciulli alla guida della segreteria del partito in Toscana.
Ho deciso di candidarmi perchè si tratta di una lista civica, composta da amministratori, che desiderano dare voce ai territori.
L’obiettivo, quindi, è di lavorare perchè le buone pratiche come la tutela dell’ambiente, l’integrazione e il sostegno alla popolazione per contrastare la crisi divengano pratiche condivise.
La lista “Made in Toscana” a cui aderisco punta a valorizzare le comunità locali, creando un ponte fra loro e una sede come la Regione.
Domenica 25, sulla scheda rosa, dai il tuo voto alla lista “Made in Toscana”.

Un dialogo virtuale per una Capannori dei fatti

Se penso ai cambiamenti, piccoli o grandi che siano, che riguardano un territorio e di conseguenza la sua collettività, ogni volta rimango affascinato da quel tessuto, fitto e senza corpo, che ne rappresenta le fondamenta.
La novità, soprattutto se si tratta di un’opera, spesso è subito riconoscibile e non suscita particolari domande. Siamo soliti non soffermarci sul processo che le ha permesso di venire alla luce, dandolo per scontato.
Sebbene talvolta capiti che quelle fondamenta composte di ascolto, riunioni, confronti, dialoghi, e -perché no – anche di punti di vista diversi, non siano state realizzate, è altresì vero che per la vera innovazione sono imprescindibili.
Non si può avviare e alimentare il cambiamento di un territorio senza guardare alle tradizioni, alla storia, al pensiero e alle pratiche di vita quotidiana della comunità che lo popola.
Non solo dico che non si può, dico anche che non avrebbe senso.
Per questo, ogni giorno, torno a cercare il dialogo con la mia gente. Un’idea si trasforma in qualcosa di più soltanto dopo una riflessione comune, dopo l’ascolto di perplessità e paure, dopo aver controllato il bagaglio di benessere per la collettività che è in suo possesso.
Con il primo mandato, abbiamo incarnato il desiderio di Capannori di cambiare, di riscattarsi agli occhi degli altri territori, e di tornare a brillare per le sue qualità e per la sua vivibilità.
I successi ottenuti sono stati i successi dei capannoresi, dal primo all’ultimo.
E’ grazie a voi, alla vostra voce che mi raggiunge in svariati modi, alle vostre idee e al vostro cuore che quel processo di cambiamento è partito e si è diffuso capillarmente, raggiungendo ogni singola casa.
Adesso ci troviamo al nostro secondo viaggio, con l’obiettivo di trasformare in cultura tutte le buone pratiche già cominciate e quelle che stiamo per iniziare.
E’ questo quello che i capannoresi hanno detto con il voto.
Perché anche in questo mandato si possa realizzare ciò che vogliamo, è necessario che il dialogo che abbiamo intessuto nei cinque anni precedenti non si allenti. Anzi, sarebbe bellissimo divenisse più fitto, un reticolato solido e ben strutturato.
Per questo vi chiedo la massima interazione, anche online. Attraverso il forum del sito o Facebook potrete dare suggerimenti, consigli e fare proposte. Il nostro dialogo sarà costante.
Assieme abbiamo l’opportunità di realizzare la Capannori che sogniamo.

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