Sanità, il Comune di Lucca deve correre

Giorgio Del Ghingaro, primo cittadino di Capannori e presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, in un’intervista a Il Tirreno di oggi evidenzia come a Lucca negli ultimi anni si sia fatto poco sulla programmazione territoriale e per l’accoglienza del nuovo ospedale.

Fa anche presente come ci si trovi davanti a forti ritardi, come sul fronte viabilità di accesso al San Luca.

Ricorda, inoltre, come l’amministrazione lucchese sia ancora indietro sui progetti che riguardano l’ambulatorio pediatrico, la riabilitazione, la redistribuzione dei distretti, l’ospedale di comunità e l’hospice.

L’intervista al sindaco: Sanità territoriale, Lucca è alla preistoria.

27/12/13.

27/12/13. Sanità territoriale, Lucca è alla preistoria

da “Il Tirreno” di Fabrizio Tonelli

LUCCA Il Comune di Lucca è alla preistoria per quanto riguarda la programmazione sanitaria ma la maggioranza consiliare fa finta di nulla e pensa che avere la presidenza della conferenza dei sindaci sia la panacea di tutti i mali. Invece si dovrebbe concentrare sui ritardi accumulati in questi anni e sulle strade da percorrere. L’affondo arriva da Giorgio Del Ghingaro, attuale presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, intervistato dal nostro giornale dopo quanto successo nel consiglio comunale di Lucca dedicato alla sanità. E in particolare appunto sulla richiesta della maggioranza della presidenza dell’organismo per il sindaco Alessandro Tambellini. Del Ghingaro mette i puntini sulle i e spiega:

«La conferenza dei sindaci è disciplinata dalla legge regionale 40 e da un regolamento con il compito di indirizzo, verifica e controllo delle Asl. Ogni comune mette a disposizione la propria programmazione sanitaria e la conferenza di concerto con l’Asl verifica che non ci siano sovrapposizioni e avalla le scelte. Come accadde quando Lucca indicò l’area per il nuovo ospedale». La conferenza dei sindaci è un organo elettivo e per essere eletti presidente è necessario avere la maggioranza determinata da quote fissate in base a un regolamento.

«Se il sindaco Tambellini – dice Del Ghingaro – farà richieste al presidente della conferenza di mettere all’ordine del giorno la modifica della presidenza, sarò ben lieto di farlo e di verificare se Tambellini ha la maggioranza. Ricordo che lo stesso Favilla manifestò la medesima intenzione, ma non aveva i numeri. Inoltre di solito un avvicendamento alla guida dell’organismo c’è quando va al voto più del 50% dei comuni. Se Lucca intende farlo anzitempo non ho niente in contrario, ma deve arrivare una richiesta formale». Dalla forma alla sostanza. E qui le parole di Del Ghingaro sono ancora più pesanti. «Sulla sanità Lucca deve correre per colmare il gap che ha con gli altri comuni della Piana e della Valle del Serchio e non deve perdersi in basse polemiche. E’ sotto gli occhi di tutti che nei 5 anni precedenti nulla è stato fatto sulla programmazione territoriale e per l’accoglienza del nuovo ospedale. Si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, non è stato riconosciuto il monoblocco e quindi non si poteva avviare il dibattito su cosa fare del Campo di Marte».

Ci sono poi altri elementi di forte preoccupazione, secondo Del Ghingaro. A partire dalla strada per il San Luca. «C’è un fortissimo ritardo sulla nuova viabilità che mi auguro non comporti disagi, ma sono molto, molto preoccupato al riguardo. Ma devo anche dire che nell’ultimo anno e mezzo (da quando è sindaco Tambellini; ndr) al di là di criticare chi c’era prima, a Lucca si è fatto ben poco, solo vuote polemiche, mentre è necessario essere concreti e lavorare sui progetti».

Quali? Del Ghingaro non si fa pregare a elencarli. «Come si è mosso il Comune di Lucca per l’ambulatorio pediatrico? Che cosa ha fatto per la riabilitazione? Quali proposte ha avanzato per la redistribuzione dei distretti? Quali iniziative ha preso per l’ospedale di comunità e per l’hospice? La programmazione deve essere pluriennale, ci apprestiamo a inaugurare il nuovo ospedale e a Lucca non c’è una sanità territoriale adeguata, al passo dei tempi. Basta pensare alle condizioni dei distretti di San Vito e S. Anna. Ben venga la casa della salute, come dice l’Asl, ma sarà pronta forse fra un anno. E nel frattempo che si fa?». Del Ghingaro invita Lucca a muoversi con urgenza.

Poi l’ultimo affondo: «Questo vezzo tutto lucchese di dare sempre la colpa agli altri senza guardarsi in casa non serve a nulla e fa accumulare ritardi su tutto, sanità compresa. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini».

Aperto il parcheggio al casello autostradale del Frizzone

Aperto il parcheggio al casello autostradale del Frizzone

23/12/13. Da oggi è aperto il nuovo parcheggio nell’area del casello autostradale in località Frizzone. Un’opera realizzata dalla società Autostrade per l’Italia e data in gestione al Comune, che l’ha subito messa a disposizione dei cittadini.

Su una superficie ampia circa 2500 metri quadrati sono stati ricavati 103 stalli di sosta gratuiti per le auto. L’accesso è garantito 24 ore su 24 dalla zona della rotatoria, mentre l’uscita avviene da una strada che si innesta su via del Frizzone, nel senso di marcia che va verso sud e il cavalcavia autostradale.

Vengono così rispettati i tempi di un’opera ritenuta prioritaria dall’amministrazione comunale, che risolve una criticità della zona del casello A11 di Capannori, visto che le auto venivano lasciate in divieto di sosta al bordo della strada. La disponibilità di un parcheggio consentirà inoltre l’adozione da parte degli automobilisti di soluzioni “intelligenti” di mobilità, quali il car pooling e il car sharing, promosse anche dal Comune che ha aderito ad alcuni progetti in merito, che permettono ai cittadini di abbattere i costi del viaggio e di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera.

Soddisfazione da parte del sindaco, Giorgio Del Ghingaro, che ha partecipato alla presa in consegna dell’opera assieme al vice sindaco, Luca Menesini e a Gianni Marchi della società Autostrade per l’Italia: “L’impegno assunto coi cittadini è stato rispettato – dichiara -. Il parcheggio del Frizzone è un’opera che da sempre abbiamo ritenuto fondamentale per migliorare la fruibilità di una delle più grandi infrastrutture che siano mai state realizzate a Capannori. Ringrazio la società Autostrade per l’Italia, e in particolare l’ingegner Riccardo Mollo e il geometra Gianni Marchi, per l’impegno e per avere mantenuto i tempi concordati. Il prossimo passo sarà la riqualificazione dell’ex casello autostradale di Carraia; contiamo che i lavori possano partire a gennaio”.

Nell’area del vecchio casello di Carraia, attivo fino a luglio 2008, è prevista la creazione di un’area di sosta, uno spazio verde e una sistemazione davanti all’ingresso della chiesa parrocchiale, dove per anni sono transitate giornalmente centinaia di auto e mezzi pesanti.

Nasce ‘Daccapo’:un sistema di raccolta e riuso per la solidarietà contro la crisi

Nasce ‘Daccapo’:un sistema di raccolta e riuso per la solidarietà contro la crisi

21/12/13. Si chiamerà “Daccapo” e sarà un sistema di riuso solidale in grado di coniugare il valore del recupero e della sostenibilità ambientale con quello della cittadinanza solidale.

Parte in maniera ambiziosa e si riassume tutto nel suo nome “Daccapo”, appunto,  il progetto che la Diocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas e l’associazione Ascolta la mia voce ONLUS lanciano in collaborazione con il Comune di Lucca e di Capannori e le aziende di gestione dei rifiuti operanti sui rispetti territori, Sistema Ambiente e Ascit e che è stato presentato oggi in una conferenza stampa presso la Curia di Lucca, alla presenza del Vescovo Italo Castellani, dei sindaci di Lucca e Capannori, Alessandro Tambellini e Giorgio Del Ghingaro, dei presidenti di Sistema Ambiente e Ascit, Matteo Romani e Maurizio Gatti, del presidente dell’associazione Ascolta la Mia Voce ONLUS Alessandro Toccafondi e della responsabile del progetto per la Caritas diocesana Amina Santi.

In partenza a gennaio, il progetto prevede di organizzare un vero e proprio sistema integrato per il recupero di beni destinati a diventare rifiuti a dispetto del loro stato di conservazione ancora buono e della loro possibilità di venir riutilizzati.

E proprio sul valore anche simbolico di questa opera si sofferma Mons. Italo Castellani, vescovo di Lucca: “Sono contento che si ponga questo ulteriore segno di speranza contro lo scenario di crisi attuale. Mi piace soprattutto pensare che le parole solidarietà e giustizia abbiano trovato un dispositivo che le coniuga con il Riuso come risorsa, in una conversione anche delle nostre organizzazioni verso stili di vita comunitari più sostenibili e attenti ad un modello di sobrietà e attenzione all’ambiente. Il vero cambiamento passa di lì”.

Dai mobili al vestiario, a oggetti per la casa, giochi, elettrodomestici e qualsiasi altra cosa possa essere utile o bella da conservare potrà essere consegnata presso due punti di ricezione, uno a Lammari, attiguo alla stazione ecologica Ascit, già attivo e l’altro a Pontetetto, alla stazione ecologica Sistema Ambiente che sarà attivo dal prossimo febbraio.

Gli oggetti verranno selezionati, sistemati, se necessario riparati, in alcuni casi re-inventati e rimessi a disposizione dei cittadini.

L’emporio di riuso, che aprirà il prossimo marzo, sarà ospitato in una struttura Ascit a Coselli e prevederà un doppio binario di accesso: totalmente gratuito, prevedendo eventualmente la possibilità di restituire qualche ora di volontariato, per i cittadini in situazioni di disagio economico segnalati da Servizi sociali territoriali e dai Centri di Ascolto Caritas o a prezzi di solidarietà per tutti gli altri.

Il ricavato di queste offerte verrà reinvestito nel funzionamento del sistema e per alimentare percorsi di accompagnamento nei confronti dei più vulnerabili.

“E’ lodevole l’iniziativa di organizzare sul territorio un centro di raccolta rifiuti che si ponga come obiettivo il riuso a fini di solidarietà. In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo è importante diffondere la cultura del riciclo e del recupero dell’esistente affinché materiali di ogni genere possano trovare nuova vita.” afferma il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini “Daccapo” nasce dalla sinergia di diversi soggetti che hanno colto, con lungimiranza, la necessità di creare un centro di questo tipo che aiuta a dare risposte a tanti cittadini e numerose famiglie. La filiera che inizia dal conferimento dei beni e termina con il loro approdo al centro del riuso è senz’altro un ciclo virtuoso per due motivi: oltre a fini di solidarietà infatti si concilia anche con il rispetto ambientale”.

“Coniugare la salvaguardia dell’ambiente con la solidarietà è il vero aspetto innovativo di questo progetto, – sostiene il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro – che dopo l’apertura del centro del riuso di Lammari, adesso cresce e si struttura permettendo di dar vita ad un vero e proprio circuito virtuoso. Da una parte si diminuisce il quantitativo di oggetti usati da gettare, dall’altra si dà la possibilità alle famiglie, che a causa della crisi fanno sempre più fatica a far quadrare i propri bilanci, di poter usufruire gratuitamente o con contributi simbolici di oggetti utili e ancora in buono stato. Un progetto che mira a cambiare la cultura del consumismo in cultura della sobrietà per una nuova responsabilità sociale. Al contempo Daccapo ha tutte le potenzialità per creare nuovi posti di lavoro e anche questo è un aspetto rilevante di questi tempi”.

Dopo un’esperienza lunga molti anni delle Caritas di Lucca e dell’associazione Ascolta la mia voce inizialmente nelle stazioni ecologiche di Sistema Ambiente a Mugnano e Monte San Quirico e poi concretizzatasi negli ultimi due anni nel centro di riuso solidale ‘La bisaccia’ a Lammari grazie alla collaborazione di Ascit e Comune di Capannori, le novità di questa iniziativa si annunciano quindi davvero interessanti e appare centrale il ruolo delle istituzioni locali e delle aziende di gestione dei rifiuti che hanno accolto con grande passione la proposta di Caritas.

Pin It on Pinterest