Siamo in Italia… Come ogni anno a Capannori siamo pronti per approvare il bilancio preventivo 2014, ieri in giunta ne abbiamo parlato ma, c’è un ma…. Il ma è dato da quello che leggerete di seguito….
“SIAMO PRONTI AD APPROVARE IL BILANCIO DI PREVISIONE MA LA MANCANZA DI CHIAREZZA NORMATIVA A LIVELLO NAZIONALE CI OBBLIGA A FAR SLITTARE I TEMPI” “La nostra amministrazione è pronta ad approvare il bilancio di previsione in tempi celeri per garantire l’operatività dell…’ente, ma la grande incertezza in materia fiscale a livello nazionale, di fatto impedisce ai Comuni di lavorare con efficienza e ci obbliga a slittare i tempi di approvazione. Un fatto che va a ritardare l’espletamento delle funzioni da parte di alcuni uffici con ripercussioni negative sui servizi erogati ai cittadini. La Iuc (Imposta Unica Comunale), la nuova tassazione su casa e rifiuti che di fatto ingloba l’Imu e accorpa le imposte su spazzatura (Tari) e servizi indivisibili (Tasi) è stata approvata solamente lo scorso 27 dicembre, ed è già in fase di totale revisione. La Tasi, che si applica su tutti gli immobili, comprese le prime case e si calcola sulla stessa base imponibile dell’Imu, anche nella versione dell’aliquota al 3,3 per mille proposta con un emendamento dal Governo su richiesta di Anci (la legge prevede un range di aliquote tra l’1 per mille e il 2,5 per mille) risulta un provvedimento insufficiente a garantire le risorse necessarie ai Comuni per poter erogare ai propri cittadini i servizi essenziali. Di fatto si è tolta l’Imu sulla prima casa e la si è sostituita con un’imposta, che, al di là delle sottigliezze normative, ha solo cambiato nome, perché in realtà i Comuni si trovano obbligati a tassare l’abitazione principale non avendo a disposizione altri margini di manovra. Negli ultimi tre anni abbiamo subito almeno quattro cambiamenti legislativi in merito alla finanza locale, che hanno provocato grandi difficoltà operative, per non parlare delle modifiche intervenute in corso d’anno, che hanno comportato doppio lavoro e spreco di denaro. Stiamo assistendo ad una assurda complicazione del sistema, invece che ad una sua semplificazione. E’ ormai divenuto inaccettabile che gli sprechi e le cattive gestioni a livelli superiori continuino a ricadere sui Comuni, che sono in prima linea sul territorio e sono chiamati, tra l’altro in un momento molto difficile economicamente, a rispondere ai bisogni dei cittadini . Il Governo continua ad essere sordo alle richieste degli enti locali che, oltre a sostenere l’onere del rispetto del patto di stabilità e aver operato, in questi ultimi anni, una consistente opera di razionalizzazione delle spese, anche relativamente al personale, adesso si trovano costretti a svolgere anche il ruolo di nuovi impositori”.
“SIAMO PRONTI AD APPROVARE IL BILANCIO DI PREVISIONE MA LA MANCANZA DI CHIAREZZA NORMATIVA A LIVELLO NAZIONALE CI OBBLIGA A FAR SLITTARE I TEMPI” “La nostra amministrazione è pronta ad approvare il bilancio di previsione in tempi celeri per garantire l’operatività dell…’ente, ma la grande incertezza in materia fiscale a livello nazionale, di fatto impedisce ai Comuni di lavorare con efficienza e ci obbliga a slittare i tempi di approvazione. Un fatto che va a ritardare l’espletamento delle funzioni da parte di alcuni uffici con ripercussioni negative sui servizi erogati ai cittadini. La Iuc (Imposta Unica Comunale), la nuova tassazione su casa e rifiuti che di fatto ingloba l’Imu e accorpa le imposte su spazzatura (Tari) e servizi indivisibili (Tasi) è stata approvata solamente lo scorso 27 dicembre, ed è già in fase di totale revisione. La Tasi, che si applica su tutti gli immobili, comprese le prime case e si calcola sulla stessa base imponibile dell’Imu, anche nella versione dell’aliquota al 3,3 per mille proposta con un emendamento dal Governo su richiesta di Anci (la legge prevede un range di aliquote tra l’1 per mille e il 2,5 per mille) risulta un provvedimento insufficiente a garantire le risorse necessarie ai Comuni per poter erogare ai propri cittadini i servizi essenziali. Di fatto si è tolta l’Imu sulla prima casa e la si è sostituita con un’imposta, che, al di là delle sottigliezze normative, ha solo cambiato nome, perché in realtà i Comuni si trovano obbligati a tassare l’abitazione principale non avendo a disposizione altri margini di manovra. Negli ultimi tre anni abbiamo subito almeno quattro cambiamenti legislativi in merito alla finanza locale, che hanno provocato grandi difficoltà operative, per non parlare delle modifiche intervenute in corso d’anno, che hanno comportato doppio lavoro e spreco di denaro. Stiamo assistendo ad una assurda complicazione del sistema, invece che ad una sua semplificazione. E’ ormai divenuto inaccettabile che gli sprechi e le cattive gestioni a livelli superiori continuino a ricadere sui Comuni, che sono in prima linea sul territorio e sono chiamati, tra l’altro in un momento molto difficile economicamente, a rispondere ai bisogni dei cittadini . Il Governo continua ad essere sordo alle richieste degli enti locali che, oltre a sostenere l’onere del rispetto del patto di stabilità e aver operato, in questi ultimi anni, una consistente opera di razionalizzazione delle spese, anche relativamente al personale, adesso si trovano costretti a svolgere anche il ruolo di nuovi impositori”.