da “Il Tirreno” di Fabrizio Tonelli
LUCCA Il Comune di Lucca è alla preistoria per quanto riguarda la programmazione sanitaria ma la maggioranza consiliare fa finta di nulla e pensa che avere la presidenza della conferenza dei sindaci sia la panacea di tutti i mali. Invece si dovrebbe concentrare sui ritardi accumulati in questi anni e sulle strade da percorrere. L’affondo arriva da Giorgio Del Ghingaro, attuale presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, intervistato dal nostro giornale dopo quanto successo nel consiglio comunale di Lucca dedicato alla sanità. E in particolare appunto sulla richiesta della maggioranza della presidenza dell’organismo per il sindaco Alessandro Tambellini. Del Ghingaro mette i puntini sulle i e spiega:
«La conferenza dei sindaci è disciplinata dalla legge regionale 40 e da un regolamento con il compito di indirizzo, verifica e controllo delle Asl. Ogni comune mette a disposizione la propria programmazione sanitaria e la conferenza di concerto con l’Asl verifica che non ci siano sovrapposizioni e avalla le scelte. Come accadde quando Lucca indicò l’area per il nuovo ospedale». La conferenza dei sindaci è un organo elettivo e per essere eletti presidente è necessario avere la maggioranza determinata da quote fissate in base a un regolamento.
«Se il sindaco Tambellini – dice Del Ghingaro – farà richieste al presidente della conferenza di mettere all’ordine del giorno la modifica della presidenza, sarò ben lieto di farlo e di verificare se Tambellini ha la maggioranza. Ricordo che lo stesso Favilla manifestò la medesima intenzione, ma non aveva i numeri. Inoltre di solito un avvicendamento alla guida dell’organismo c’è quando va al voto più del 50% dei comuni. Se Lucca intende farlo anzitempo non ho niente in contrario, ma deve arrivare una richiesta formale». Dalla forma alla sostanza. E qui le parole di Del Ghingaro sono ancora più pesanti. «Sulla sanità Lucca deve correre per colmare il gap che ha con gli altri comuni della Piana e della Valle del Serchio e non deve perdersi in basse polemiche. E’ sotto gli occhi di tutti che nei 5 anni precedenti nulla è stato fatto sulla programmazione territoriale e per l’accoglienza del nuovo ospedale. Si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, non è stato riconosciuto il monoblocco e quindi non si poteva avviare il dibattito su cosa fare del Campo di Marte».
Ci sono poi altri elementi di forte preoccupazione, secondo Del Ghingaro. A partire dalla strada per il San Luca. «C’è un fortissimo ritardo sulla nuova viabilità che mi auguro non comporti disagi, ma sono molto, molto preoccupato al riguardo. Ma devo anche dire che nell’ultimo anno e mezzo (da quando è sindaco Tambellini; ndr) al di là di criticare chi c’era prima, a Lucca si è fatto ben poco, solo vuote polemiche, mentre è necessario essere concreti e lavorare sui progetti».
Quali? Del Ghingaro non si fa pregare a elencarli. «Come si è mosso il Comune di Lucca per l’ambulatorio pediatrico? Che cosa ha fatto per la riabilitazione? Quali proposte ha avanzato per la redistribuzione dei distretti? Quali iniziative ha preso per l’ospedale di comunità e per l’hospice? La programmazione deve essere pluriennale, ci apprestiamo a inaugurare il nuovo ospedale e a Lucca non c’è una sanità territoriale adeguata, al passo dei tempi. Basta pensare alle condizioni dei distretti di San Vito e S. Anna. Ben venga la casa della salute, come dice l’Asl, ma sarà pronta forse fra un anno. E nel frattempo che si fa?». Del Ghingaro invita Lucca a muoversi con urgenza.
Poi l’ultimo affondo: «Questo vezzo tutto lucchese di dare sempre la colpa agli altri senza guardarsi in casa non serve a nulla e fa accumulare ritardi su tutto, sanità compresa. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini».