Il Tirreno
LUCCA. Una forte partecipazione del territorio locale per salvare 106 di storia ed iscrivere la Lucchese alla D. Una società, denominata «Territorio», che acquisti parte del capitale sociale del sodalizio rossonero. E’ questa l’idea lanciata dal sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, deciso ad impegnarsi per garantire un futuro al calcio rossonero.
L’obiettivo è dare vita, nei prossimi giorni, ad un progetto di azionariato imprenditoriale a sostegno della famiglia Maestrelli. Che per ora ha raccolto l’adesione del presidente dei giovani industriali Nicola Giannecchini e di qualche sponsor. Egiziano e Riccardo Maestrelli con il socio Andrea Bacci dovrebbero farsi carico inizialmente del 100% delle quote ed iscrivere la squadra alla serie D in soprannumero sapendo che poi ci sarebbe una nuova compagine azionaria che subentrerebbe per un 15-20 per cento. Una proposta che, se realizzata, potrebbe rappresentare una svolta al percorso di rifondazione del calcio rossonero portato avanti dai Maestrelli e dal loro uomo di fiducia: Bruno Russo. Il primo cittadino di Capannori, come sindaco e tifoso rossonero, vuole provare a dare una risposta concreta.
Domani sera alle 21 all’auditorium del centro sanitario di Capannori si terrà un’assemblea pubblica alla quale saranno invitati anche il sindaco di Lucca, Mauro Favilla, e gli altri sindaci della Piana, il presidente della Camera di Commercio e le associazioni di categoria e soprattutto rappresentanti del mondo imprenditoriale disposti a rilevare percentuali del capitale sociale della futura Lucchese.
Un progetto illustrato ieri mattina da Del Ghingaro, il quale nella prima mattinata ha incontrato alcuni imprenditori che potrebbero essere interessati ad entrare nel futuro sodalizio rossonero. Del Ghingaro vuole dare uno scossone alla tradizionale apatia del mondo imprenditoriale lucchese. E se ci sono ancora delle remore ad impegnarsi economicamente, sia pure con cifre modeste, sotto questa sorta di “ombrello” istituzionale le garanzie sarebbero doppie: la serietà dei Maestrelli e quella delle istituzioni.
IL TERRITORIO «A mio avviso, fino ad oggi, ho visto solo timidi tentativi di raggiungere un obiettivo – dice il sindaco di Capannori, uno dei feudi rossoneri – per cui credo sia venuto il momento di fare qualcosa di concreto. Io voglio provarci. Ho letto proposte interessanti, ma da sviluppare. Ora ci vogliono risposte concrete. Nessuna cooperativa, ma una compagine azionaria. I tempi sono strettissimi per cui l’unica alternativa è che Maestrelli, persona seria, acquisti il 100% delle quote della nuova società e sia pronto, subito dopo, a versarci la parte che saremo capaci di sottoscrivere attraverso una società, che chiameremo «Territorio», che dovrà rispecchiare la comunità da cui provengono i soci, nei tempi tecnici necessari, per rilevare le quote sottoscritte. Maestrelli non andrebbe ad interloquire con trenta persone mentre, ma con un soggetto che le comprenda tutte. Riccardo, con cui ho parlato, ed il padre Egiziano, sono gente seria e tutti ci mettono la faccia. E lo farò anch’io. Ma oltre ai soldi ci vuole il cuore. Rischi non ci sono: garantisco io e non soltanto con la massima trasparenza. Un’operazione di carattere sportivo che prevede un ampio investimento nel settore giovanile. Niente speculazioni o pubblicità. Non sarà facile riuscirci, prima di me ci hanno provato personaggi illustri e non solo. Non voglio generare illusioni. Ma ce la metterò tutta per trovare una soluzione nel poco tempo a disposizione».
COME IN SPAGNA Un forte legame col territorio, come accade in Spagna, col Barcellona o l’Athletic Bilbao (dove sponsor è l’amministrazione locale).
«Credo che non si possa prescindere dalla partecipazione del territorio a questa nuova avventura. – spiega Del Ghingaro – Gli imprenditori sono restii a impegnarsi direttamente come soci e preferiscono sponsorizzazioni? Ma sarebbero piccole quote. Se ci sarà una partecipazione territoriale la Lucchese potrà iscriversi alla D».