Il Tirreno
Alle intimidazioni di matrice fascista comparse sui muri del municipio risponda una compatta azione amministrativa di condanna dell’uso della violenza nella prassi politica.
Questo l’invito che il sindaco Giorgio Del Ghingaro – all’indomani delle minacce e delle croci celtiche scritte sul retro del palazzo comunale – rivolge alle forze politiche che legittimamente e democraticamente svolgono un ruolo di rappresentanza in consiglio comunale.
Un passo necessario, secondo il primo cittadino, perché simili gesti non si ripetano.
A parere del sindaco di Capannori il compito degli amministratori, sia di maggioranza sia di minoranza, è di prendere le distanza, senza riserve, da ogni forma di intimidazione politica nell’interesse dell’intera collettività.
«Siamo di fronte a minacce di matrice squadrista – dice Del Ghingaro – che vorrebbero fermare un’azione politica e amministrativa condotta nell’interesse dei cittadini. Quanto accaduto, quindi, impone una riflessione collettiva sui toni del confronto politico. Ancora una volta, auspico che le forze di minoranza democraticamente elette in consiglio comunale siano disponibili a realizzare un percorso comune e democratico per arrivare a scelte condivise sui temi di maggior rilievo per il territorio. Già all’inizio del mandato invitai gli esponenti del centrodestra e dell’Udc a dare vita a un “Patto per Capannori”. In altre parole, a un nuovo corso per la politica capannorese, che ponesse al centro della discussione i bisogni dei cittadini, e che portasse a soluzioni condivise per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. In quest’ottica – dice il sindaco – stiamo lavorando all’istituzione di alcune commissioni comunali, incentrate sulle questioni più importanti per Capannori, quali la viabilità, la raccolta dei rifiuti e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un processo significativo per i cittadini, che porteremo avanti con serenità e serietà. Le intimidazioni che l’estrema destra ci rivolge non ci fermeranno. Abbiamo scelto di amministrare perché Capannori diventi un territorio accogliente, pacifico, dove la convivenza e la solidarietà sociale possano rappresentare una risorsa per tutti i cittadini. Anche il confronto politico, quindi, vorremmo seguisse questa linea. In particolare, di fronte ai vandali che imbrattano i muri con simboli fascisti, diventa ancora più importante che la pratica del dialogo e del confronto fra schieramenti opposti si affermi come esempio di governo. Con fermezza, pertanto, garantisco ai cittadini che non mi lascerò intimidire e che continuerò a lavorare nell’interesse dell’intera comunità. Al contempo, invito le forze di opposizione presenti in consiglio comunale, nel rispetto delle singole specificità, a aderire al progetto di avviare a Capannori un nuovo corso per la politica, fatto di partecipazione e condivisione di obiettivi a vantaggio dei cittadini».