Il Tirreno
Dall’inizio di questa settimana i cittadini hanno a disposizione un nuovo numero verde, 800.556060, cui potranno rivolgersi per veder rispettato il loro diritto a essere operati entro tre mesi. Questa la novità annunciata dall’assessore regionale alla salute Enrico Rossi.
«Se nell’arco di sette giorni – ha precisato Rossi – gli operatori del numero verde non saranno in grado di trovare una soluzione per il ricovero e l’intervento, nel pubblico o nel privato accreditato, a quel punto il cittadino potrà andare ad operarsi dove vuole vedendosi rimborsato il costo dell’intervento, in base alle tariffe regionali, dalla propria Azienda sanitaria locale di riferimento».
«Nel 99,9% dei casi – ha tenuto a precisare l’assessore – il centro unico di prenotazione riuscirà a trovare una soluzione per il paziente all’interno dell’area vasta, o comunque entro i confini regionali».
La delibera regionale n. 638/2009 istituisce per prima in Italia un registro unico delle operazioni chirurgiche in base al quale decade il vecchio sistema secondo cui quanti erano in condizione di potersi permettere un intervento a pagamento in una struttura privata venivano prontamente operati, a differenza degli altri pazienti meno facoltosi che, dovendo star dietro al pubblico, erano costretti ad attese lunghe spesso diversi mesi.
In base alla nuova normativa regionale, tutti i pazienti toscani, senza alcuna distinzione, a seguito di una visita specialistica che stabilisca la necessità di intervento, saranno iscritti in un unico registro di attesa comprendente sia le strutture ospedaliere pubbliche, sia quelle private e convenzionate, il costo delle cui prestazioni non ricadrà più sui singoli cittadini.
Riscontrata una certa resistenza nell’effettiva messa a regime del nuovo sistema, Cgil e Uil della Toscana assieme ad Adusbef e Federconsumatori hanno chiamato a raccolta tutti i cittadini toscani per esprimere attraverso la loro firma, il proprio sostegno a «una legge – si può leggere nell’appello – che sancisce l’effettiva uguaglianza di tutti i pazienti dinanzi ai trattamenti sanitari».
L’iniziativa sembra essere stata positivamente accolta dal titolare dell’assessorato alla salute toscana: «Un’azione molto utile che ci gratifica».
«Di solito – ha rimarcato compiaciuto Rossi – i cittadini si mobilitano contro provvedimenti di leggi, questa volta si muovono invece a sostegno di una delibera: un fatto direi unico nel panorama politico nazionale».
In conclusione Rossi ha tenuto a rassicurare i pazienti sul fatto che il processo di attuazione dei contenuti del provvedimento è già in fase avanzata in tutta la Toscana. Se ci sono dei ritardi, è perché «si tratta di un processo lungo, di una vera rivoluzione: domani comunque faremo una riunione per verificare lo stato di avanzamento».
In merito alle liste pregresse, quelle precedenti al primo febbraio, l’assessore Rossi ha garantito: «Contiamo di smaltirle entro giugno. Vorrei tra l’altro ricordare che abbiamo stanziato ben venticinque milioni di euro».