«Sei dipendenti a rischio licenziamento: sei persone recentemente assunte in Mover che si troveranno a breve senza lavoro perché in Comune si preferisce rimandare piuttosto che assumersi anche pur minime responsabilità.

Si tratta degli ex dipendenti della fallita Viareggio Patrimonio che dal 1 luglio scorso sono stati assorbiti in Mover con contratti a tempo indeterminato.

Come si ricorderà l’Amministrazione Del Gingaro, all’indomani del fallimento della Viareggio Patrimonio, aveva ideato un unico grande progetto volto sia al mantenimento dei servizi che alla salvaguardia dell’occupazione: un insieme di atti, approvati sia dalla Giunta che dal Consiglio comunale, che avevano permesso che, unico caso in Italia tra i Comuni dissestati, nessuno degli ex dipendenti della Patrimonio perdesse il posto di lavoro.
Sono stati firmati protocolli d’intesa tra il Comune, gli Amministratori Delegati delle Società partecipate coinvolte, il Curatore del fallimento ed i Sindacati, previa autorizzazione del Giudice Delegato.

Un lungo percorso che ha visto protagonisti, seduti allo stesso tavolo dell’Amministrazione, i lavoratori stessi e i sindacati: mesi di incontri e di trattative che hanno portato ad un accordo condiviso che ha visto un totale complessivo di 63 persone assunte nelle Partecipate del Comune, grazie al nuovo assetto societario di alcune, ai nuovi servizi acquisti e alla conseguente necessità di personale aggiuntivo.

A queste vanno aggiunti i 7 lavoratori della Versilia Congressi per i quali erano stati firmati accordi sindacali per il loro riassorbimento già con l’assegnazione delle prime gara effettuate (pulizie e gestione e riscossione imposta di pubblicità).

In particolare, per quanto riguarda MoVer, il passaggio dei 7 dipendenti (oggi divenuti 6 per un intervenuto pensionamento) doveva essere subordinato alla firma delle convenzioni con il Comune legate ai servizi del sigi, (ex sit – 4 dipendenti) e riscossione delle sanzioni al Codice della Strada (3 dipendenti, poi diventati 2) e di quelle emesse dagli addetti alla sosta.

Per favorire i lavoratori, l’Amministrazione chiese a Mover di stipulare sin da subito, vale a dire dal 1 luglio 2016, i 6 contratti a tempo indeterminato con i dipendenti in questione, legando com’è ovvio il loro mantenimento in servizio all’effettivo passaggio di funzioni.

Ad oggi, questi sei dipendenti rischiano il licenziamento perché, a distanza di mesi, le convenzioni con Mover non sono ancora state firmate.

Ancora un atto bloccato, una decisione che non viene presa, una firma che non viene messa. Perché chi è chiamato, e sottolineo pagato, per assumersi responsabilità fa di tutto per scaricarne il peso? Perché qualcuno, all’interno della macchina comunale, ha deciso senza cognizione di causa di lasciare senza lavoro, definitivamente a casa, 6 dipendenti, 6 persone che come tutti noi, avranno figli a scuola, bollette, affitti e mutui da pagare. Famiglie che si ritroveranno senza uno stipendio solo perché, pur con tutti gli atti pronti, c’è chi ostacola per motivi che davvero non comprendo, l’iter di pratiche definite ormai da mesi.

Viene da chiedersi: dov’è il sindacato adesso e perché non alza la voce come più volte ha fatto in passato e non fa rispettare un contratto già firmato?
Ma soprattutto che prova di forza è mai quella che pretende il licenziamento di dipendenti che già hanno dovuto sopportare sulla loro pelle l’incertezza di una società fallita? A chi giova?

Non certo al Comune che anzi potrebbe andare incontro a gravissime conseguenze: infatti eventuali responsabilità per danno erariale, saranno tutte da imputarsi all’Ente che, inspiegabilmente ha interrotto la stipula senza ragione alcuna.

Non certo a Viareggio che resta bloccata, senza sindaco e senza Amministrazione, nelle mani di quelle stesse persone burocrati di professione, che per anni hanno congelato la macchina comunale infischiandosene delle conseguenze per la città.

C’è una decisione del Consiglio Comunale che risale al 30 maggio scorso: una delibera che impone di dare prosecuzione al Protocollo d’Intesa che prevede da un lato la firma delle convenzioni dall’altro il completo e reale riassorbimento in MoVer dei lavoratori provenienti dalla Viareggio Patrimonio.

Gli atti ci sono e sono stati tutti approvati. Non c’è niente che ostacoli il mantenimento del posto di lavoro per i 6 dipendenti MoVer se non la volontà di chi si ostina a non mettere l’ultima firma».

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