Il Maestro Giacomo Puccini è il cuore e l’anima di Torre del Lago. Le sue opere hanno reso Torre del Lago una piccola capitale della Musica. Lo ha dimostrato l’evento di ieri, organizzato da Giorgio Del Ghingaro, nell’Auditorium Caruso del Gran Teatro Giacomo Puccini, pieno di gente volenterosa di parlare di Musica e Cultura. Il soprano Dimitra Theodiossiu, che ho accompagno suonando il pianoforte, ha eseguito alcune delle arie più celebri del Maestro. Stefania Sandrelli, impossibilitata a partecipare, ha inviato una lettera, nella quale parla della necessità di rilanciare culturalmente Viareggio e Torre del Lago. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Carla Fracci, intervenuta a supporto di questo tipo di iniziative e di tutto ciò che in futuro sarà fatto per questo luogo incantevole.

“A tal proposito – dichiara Veronesi -, ho ribadito la mia volontà di proseguire con due progetti paralleli: la creazione di un’Università dedicata a Giacomo Puccini e il coinvolgimento di grandi artisti di fama internazionale pronti a rivisitare la sua musica.

Nel mondo, nel 2013, ci sono stati ben 629 allestimenti de La bohème. Ha senso per il Festival Pucciniano limitarsi a presentare il 630esimo allestimento, magari senza nemmeno artisti eccelsi? No, è necessario per questa istituzione creare un valore aggiunto, un qualcosa di unico. La mia proposta è quindi di estendere l’oggetto del Festival sia a tutti i grandi artisti viareggini, o che hanno gravitato attorno a Viareggio, sia a tutti i grandi autori Pop contemporanei interessati a rivisitare le opere pucciniane.

I grandi autori Pop contemporanei, come mi suggeriscono gli amici Mimmo D’Alessandro e Tony Renis, considerano Puccini come il vero inventore del grande filone popolare della musica moderna, colui che ha creato quel melodizzare che si imprime nella memoria e che tanta influenza ha avuto sui Beatles e su tutti i gruppi Pop della fine del ‘900 e inizio del nostro secolo”.

“Quindi è fattibile pensare di fare di Torre del Lago un centro attorno al quale possano gravitare artisti come Elton John, Roger Waters, Paul McCartney, Andrea Bocelli, a presentare loro personali rivisitazioni delle opere che stanno a cuore a noi come a milioni di persone.

Ciò darebbe un grande nuovo impulso a tutto il territorio – prosegue Veronesi -, un grande impulso al Festival, ciò farebbe di Torre del Lago e Viareggio una destinazione per centinaia di miglia di nuovi spettatori”.

“In questi giorni sto allestendo a Pompei l’opera “L’Ultimo giorno di Pompei” dell’autore Giovanni Pacini, uno dei più grandi autori che hanno vissuto al tempo di Bellini e Donizetti. Pacini trascorse molti anni della sua vita a Viareggio, che proprio in quegli anni, nella prima metà del 1800, stava affermandosi come città di Cultura, grazie anche alla presenza di Paolina Bonaparte, con la quale Pacini ebbe una relazione. La sua musica – chiude infine il maestro – è veramente bellissima e ritengo che questo autore, come altri autori che hanno gravitato attorno a Viareggio come Alberto Franchetti e come Ruggero Leoncavallo possano avere in Torre del Lago una casa ideale per poter essere riscoperti”.

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