Se guardo indietro, vedo dieci anni intensi ed emozionanti, dieci anni di frenesia e di accelerazioni, dieci anni di obiettivi e di risultati.
Ora che posso guardare con più distacco, dalla scrivania del mio studio, mi rendo conto che in fondo quello che resta sono le cose realizzate e i rapporti autentici e sinceri che rimarranno nel cuore.
A volte il potere ci rende oggetto di adulazioni fine a se stesse, molti ti cercano soltanto perché conti qualcosa, poi spariscono come nuvole nel cielo terso.
Ci sono persone che sono sempre lì, anche se non le frequenti, se non le conosci bene, sono quelle che ti incontrano e ti stringono la mano, ti sorridono e ti dicono grazie. Oppure ti esprimono gioia perché la tua esperienza è finita e loro proprio non riuscivano a sopportarti. Ma lo fanno con schiettezza e semplicità, senza infingimenti.
Dieci anni per Capannori e con Capannori sono un pezzo di vita importante, un’esperienza umana, politica ed amministrativa straordinaria.
E ora che riesco a voltarmi indietro e a guardarli ad uno ad uno, mi rendo conto che niente e nessuno potrà cancellare quei ricordi che vivono nelle tante opere realizzate per la nostra gente e per i nostri paesi.
Grazie Capannori!