Un vecchio rustico ristrutturato a Pieve S. Paolo da destinare ad attività didattico-formativa e a laboratori per soggetti svantaggiati, e un altro immobile a Segromigno in Monte da destinare a centro di accoglienza per donne con difficoltà abitative.
Due edifici per altrettanti progetti di sostegno sociale sostenuti dalla Fondazione Casa e di cui si sono conclusi i lavori di recupero funzionale. Il presidente della Fondazione Casa Stefano Baccelli, l’assessore provinciale alle politiche sociali, Mario Regoli, con il direttore della Fondazione, Aldo Intaschi, hanno compiuto un sopralluogo negli edifici coi rispettivi rappresentanti dei sodalizi promotori: il responsabile della Cooperativa Giovani e Comunità, Massimiliano Andreoni, per la struttura di Pieve S. Paolo e la Caritas Diocesana per quella di Segromigno. A di Segromigno presente anche don Michelangelo Giannotti in rappresentanza della Curia.
Di tutto rispetto l’impegno economico complessivo per sostenere il recupero dei due progetti pari a 178mila euro: 130mila per il rustico (di cui 65mila dalla Fondazione Casa) di fronte alla scuola elementare, e 48mila euro per l’immobile di Segromigno, adiacente alla chiesa, per il recupero del quale la Fondazione (di cui è socio anche il comune di Capannori) ha contribuito per 15mila euro.
Nella struttura di Pieve S. Paolo, che già accoglie alcuni nuclei familiari ed uffici della cooperativa “Giovani e Comunità”, è stata ricavata anche un’ampia aula didattica che sarà messa a disposizione di enti pubblici e privati. All’interno dell’immobile è stato anche realizzato un laboratorio per consentire l’attività di persone svantaggiate. All’esterno, invece, un grande terreno è destinato all’agricoltura biologica, attività che risponde appieno agli obiettivi della cooperativa: promuovere iniziative destinate a far fronte a situazioni di disagio che hanno origine dalla mancanza di un alloggio e favorire l’integrazione sociale.
Il progetto legato al recupero dei locali parrocchiali a Segromigno in Monte e denominato “Comunità Accoglienti”, invece, ha finalità specifiche: l’accoglienza delle donne e, eventualmente, dei loro bambini che possano trovarsi in situazioni di temporanea difficoltà abitativa. Parrocchia e Caritas hanno messo a disposizione i locali attigui alla chiesa, ora ristrutturati e in attesa di essere arredati e resi funzionali.