Il Tirreno

CAPANNORI. Minacce e insulti al sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro via posta. E il primo cittadino decide di sporgere denuncia contro ignoti. È accaduto ieri. Una lettera minatoria come tante Del Ghingaro ne ha ricevute, ma a far perdere la pazienza al sindaco è stato un riferimento assai poco garbato ai suoi recenti problemi di salute.
Dal primo cittadino capannorese un appello a opposizione e mezzi d’informazione: «Abbassiamo i toni per dare il buon esempio ai cittadini».
«Caro sindaco, sono un abitante di Gragnano, le volevo dire che la via Vecchia Pesciatina è un disastro». Inizia così la lettera arrivata sulla scrivania di Giorgio Del Ghingaro ieri mattina di buon’ora. All’apparenza una normale lettera con la quale un cittadino segnala un problema all’amministrazione. Scritta con grafia incerta, non firmata (fatta eccezione per un generico “gli abitanti di Gragnano”).
Niente di strano, dunque, se non che, dopo le prime righe, il tono cambia e dalle segnalazioni si passa agli insulti. Molti insulti. Per concludere con il tetro augurio per il primo cittadino di finire di nuovo in ospedale, come gli è successo in agosto per un infarto.
È stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Giorgio Del Ghingaro, che ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. La lettera passa così nelle mani dei carabinieri.
«Tra le altre cose il problema sulla via Vecchia Pesciatina segnalato è stato risolto da tempo», sottolinea, Del Ghingaro che aggiunge: «No, non sono intimorito. Purtroppo però devo dire che, dopo l’incendio della sede del mio comitato durante la campagna elettorale, questo non è il primo episodio spiacevole. Ne ho ricevute altre di missive anonime, ma questa supera qualsiasi livello tanto da arrivare ad augurarmi un altro infarto. Questa lettera piena di insulti non è altro che l’ennesima spia del fatto che la politica è ormai vuota di contenuti e programmi e che il clima si fa sempre più teso. Ma non mi lascerò fermare da certe intimidazioni».
«Lo scontro politico è diventato un attacco alla persona. È sbagliato. Certi atteggiamenti rischiano di trasformarsi in qualcosa di più, di dare motivazioni a qualche malintenzionato. Invito tutti a riflettere di nuovo sulla proposta di creare un Patto per Capannori al quale collaborino tutti, in sinergia e nell’interesse del territorio».

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